Bellizzi: Città Possibile “Si continua a barare sull’area industriale”
A norma della Legge 865/71 e della Legge Regionale 14/82, le aree P.I.P. sono state dichiarate pubblica utilità e vengono assegnate con un bando di evidenza pubblica – ad artigiani e imprenditori. Il bando era stato già predisposto, per i primi 20 lotti, andava solo emanato, in quanto si era solo in attesa del completamento delle opere di urbanizzazione, appaltate da noi, che l’attuale amministrazione ha bloccato con pretesti. L’assessore Cerra e il dirigente dell’ufficio tecnico sanno di mentire. Non si comprende quale interesse si nasconda dietro questo ritardo. Dell’urbanistica “pensata” dell’assessore Cerra, Bellizzi non ne ha bisogno. Non c’è nessuna difficoltà nell’applicazione del nostro strumento urbanistico. Con quello che stanno mettendo in moto, si creerà solo una paralisi degli investimenti, con il rischio della restituzione dei soldi pubblici, portati a casa da “Città Possibile”, (circa 3 milioni di euro grazie alla premialità del buon governo dell’amministrazione di “Città Possibile”, vedi Delibera di Giunta Regionale 2009). Forse la paralisi che si vuole creare, millantando una “futura” semplificazione e liberalizzazione (che non potrà mai avvenire), ha solo lo scopo di prendere in giro i proprietari dei suoli. Ci sorge un dubbio: Non è che si vogliono riempire altri contenitori industriali dei comuni limitrofi, dove la discrezionalità nell’accaparrarsi interessi è più comodo e più facile??? Bellizzi ha le sue regole ben scritte, dove sono tutelati i proprietari dei suoli e le garanzie per chi investe in modo trasparente. Basta applicarle, il resto è solo interesse privato in atti pubblici.
Gruppo Consiliare di “Città Possibile”