Salerno: sequestro di Luca Cioffi, il questore Roca “Lucida follia?”
Un pomeriggio troppo lungo da sembrar vero. Cessato a lieto fine. Ad appena cinque ore di vita, Luca Cioffi, il neonato di Nocera, passato dal grembo materno alle braccia di una rapitrice nursey di fortuna. Con la fatica d’essere al mondo. “Ho parlato con la madre ed un’altra familiare- dichiara il questore di Salerno Vincenzo Roca, che ha brillantemente condotto l’intera operazione, portando al successo un fatto di cronaca di risonanza internazionale.- Le uniche che avevano avuto un rapporto diretto con l’autrice del reato, per capire ai fini dell’identikit, da me avvicinate alle ore 16,00. La giovane mamma, distrutta ed in lacrime, con un marito incredulo dell’accaduto. Abbiamo pensato alle ipotesi azzardabili e coinvolte le Forze sul territorio. Scattati controlli massimi, per evitare che il minore venisse allontanato dal luogo del sequestro. Polizia Stradale ed altre Forze, in un serrato rapporto. Ognuno verificava notizie. Privilegiati i movimenti di una donna, allontanatasi da sola. La pista d’una Smart all’interno dell’ospedale, m’ha insospettito. Un docente, all’Umberto I, ha avuto la sensazione d’ aver riconosciuto in un’infermiera di Nocera Superiore, la donna incrociata col bambino in braccio. Su tale indicazione abbiamo individuato la dimora, dopo aver acquisito la foto a casa dei genitori: in seguito, l’irruzione nella residenza al settimo piano. All’inizio, la sequestratrice s’è lamentata, per il nostro intervento: il bambino giaceva sul letto con la figlia più piccola dodicenne. La donna non aveva una percezione piena di quello che aveva fatto, per cui ha dichiarato di non aver torto un capello al piccolo Luca, ma d’averlo solo coccolato! Per un suo scotto personale, avrebbe commesso il gesto. Probabilmente, la necessità di creare un legame. Quand’era andata a prendere il bimbo in ospedale, aveva rivelato alla madre, che avere un figlio bello e fatto, comodo! Un’azione programmata, infatti avvistata anche prima che s’aggirasse: lo studio dei luoghi, già fatto. A lei serviva un maschietto, perchè aveva anticipato al suo ex compagno, di averne partorito uno! Confesso d’aver colto la pericolosità del gesto, non sapendo se l’avremmo ritrovato. Sapevamo di fare una corsa contro il tempo: non potevamo sbagliare la pista! Dalle ore 15,00 abbiamo lavorato ininterrottamente: un po’ prima della mezzanotte, ritrovato Luca sano e salvo. Attualmente la donna agli arresti, il provvedimento andrà convalidato. Cosa ne avrebbe fatto del bambino non si sa, anche se lei ha affermato che l’avrebbe reso il giorno dopo alla famiglia d’origine. Ma come si restituisce un bambino? A mio avviso, lucida follia, almeno apparentemente il gesto si colloca in tale ottica, perchè l’epilogo non poteva esser che drammatico. Tra le varie ipotesi, sequestro bambini, trapianto organi. Il comportamento della donna, da come descritto, avulso di logica. Non a caso abbiamo accentrato molto su Nocera, per evitare che s’uscisse dalla cittadina, tralasciando anche le altre, perchè non rientranti nel profilo psicologico. Le dichiarazioni di Annalisa Buonocore, assunte dal dott. Russo, sostituto procuratore che ha seguito l’indagine, in un raccordo strettissimo tra Forze di Polizia e Magistratura. Solo questo ha permesso al piccolo Luca di esser riabbracciato da genitori e familiari, in un clima di scampato pericolo! “
I visited the Cioffi family in 1952 when I was in the US Navy. I would like to communicate with one of them.