Salerno: muore giovane chi al ciel è caro…
Tra la commozione ed il pianto, in religioso silenzio, le spoglie del piccolo dodicenne salernitano, deceduto ieri notte a causa del sonnambulismo. Fiori bianchi e corone, tra le lacrime dei compagni di scuola, di catechesi, di quanti avevano avuto modo di scherzare con lui e d’intrecciare sogni. La solenne concelebrazione presso la Chiesa dell’ Immacolata di Piazza San Francesco, ha visto riunita la famiglia francescana. Un invito a leggere anche la tragedia, alla luce della fede, quello che il parroco Padre Modesto, ha rivolto ai familiari straziati dal dolore ed a tanti astanti. I genitori del piccolo, prostrati accanto ai due fratellini, in cerca d’una spiegazione logica ad un evento così luttuoso, nel cuore della notte. Come se al dolore potesse mai esserci una motivazione. In tanti a voler porgere l’ultimo saluto al piccolo araldino, che tra i frati Cappuccini, cercava di formarsi ai valori dello spirito “Muore giovane chi al cielo è caro…” Unica risposta ad un episodio che ancora si tinge d’incredibile per la dinamica: sonnambulismo killer. Ai genitori, familiari, amici, che hanno voluto, come i compagni della scuola media Pirro ed i docenti del Liceo Da Procida, lasciare un messaggio dall’altare, la certezza che la morte solo un passaggio. E che la misericordia divina, ha spalancato le braccia ad un angelo, rapito ai suoi affetti più cari, prima che l’età adulta potesse turparne il candore! La nostra Redazione, che ha partecipato alle esequie in profondo raccoglimento, si stringe ai familiari ed al sen. Gianni Iuliano, in profondo cordoglio per la perdita d’un giovane fiore reciso.