Salerno: Pdl, Ciccone “E la chiamano estate”
Definire ricco di appuntamenti il cartellone dell’estate 2010 a Salerno è davvero un paradosso, oltre che un’affermazione grottesca e offensiva per l’intelligenza dei salernitani. Mai come quest’anno l’agenda degli spettacoli è infatti ridotta ai minimi termini. Si salva solo la rassegna Teatro dei Barbuti e qualche appuntamento nei quartieri. Nemmeno l’arena estiva per gli spettacoli all’aperto sarà realizzata proprio per la mancanza di appuntamenti che ne giustifichino l’allestimento. Insomma un’estate decisamente in tono minore, con residenti e turisti che faranno bene a rassegnarsi a serate monotone o a cercare altrove il modo di godersi uno spettacolo di teatro o un concerto. Gli unici appuntamenti musicali sono con Eros Ramazzotti e Ligabue, ma si tratta di concerti organizzati da privati in cui il Comune si è limitato a concedere, bontà sua, solo lo stadio Arechi. Da aggiungere la data salernitana del tour di Amici, la popolare trasmissione televisiva condotta da Maria De Filippi, ma si capisce che è una serata in cui il contributo degli sponsor è decisivo. Dopo di che, il deserto. Non è esagerato dire che il Comune ha investito quattro soldi per questa limitata serie di spettacoli, che pomposamente il sindaco ha definito estate salernitana avendo il coraggio di presentarla con sfrontato orgoglio alla stampa. E’ del tutto evidente che qualsiasi comune capoluogo della nostra regione ha allestito programmi più corposi per l’estate in corso e che Salerno è ormai diventato fanalino di coda regionale in questo ambito specifico. Manca una programmazione degna di tale nome, non è ancora chiaro quale sia la linea di politica culturale del Comune e come intenda valorizzare le identità e le vocazioni del territorio. In tanti anni di amministrazione De Luca, non si è riusciti a individuare un evento, una manifestazione che identifichi la nostra città e che ne veicoli l’immagine fuori dai confini urbani. Senza contare che si spendono milionate di euro per le luminarie di Natale lasciando poi la gran massa dei salernitani nella totale assenza di occasioni di intrattenimento e di crescita della sensibilità culturale. Per i giovani di questa città, ormai l’offerta è prossima allo zero. Qualcuno si è chiesto quanti spettacoli e concerti di assoluto livello si sarebbero potuti organizzare questa estate coi soldi spesi per le luminarie? Meglio non pensarci, per non rendere ancora più amara questa estate così avara di occasioni di divertimento e di sano intrattenimento culturale.