Riceviamo e Pubblichiamo: Ciucci scrive a don Antonio Sciortino
Al direttore del periodico Famiglia Cristiana, siamo rimasti meravigliati per il titolo. il taglio e il tono dell’articolo pubblicato oggi da Famiglia Cristiana a pagina 46, intitolato “Salerno-Reggio Calabria: l’inferno a pedaggio” e realizzato da Andrea Gualtieri. Sono stati presentati dati di una realtà complessa e difficile che al contrario di quanto è stato detto, dovrebbero essere valutati positivamente. Occorre ricordare che non si tratta solo di ammodernare oltre 400 km di autostrada – garantendo la continuità del traffico su percorsi in gran parte montani – ma si tratta di riprogettare e realizzare nuovi svincoli, nuove gallerie. nuovi viadotti con utilizzo di sistemi tecnologici di ultima generazione: si tratta di costruire una nuova autostrada. I1 tratto campano della nuova autostrada A3 è ormai sostanzialmente completato e realizzato in soli 7 anni di lavoro. Oltre 100 km di autostrada ai quali nell’articolo non viene riconosciuto alcun valore. Non si ammette poi, che aver completato altri 100 km in Calabria, con tutte le difficoltà che sono state elencate dal Suo collaboratore, sia un traguardo e non una minaccia all’incolumità degli utenti. È vero, si tratta di 100 km frazionati, ma occorre fare una scelta specifica: o si lavora lentamente senza ostacoli agli automobilisti per oltre 30 anni, oppure si diminuiscono i tempi e si lavora su più tratti. La decisione assunta dall’Anas è stata quella di anticipare il termine dei lavori aprendo simultaneamente più cantieri lungo tutto il percorso e per evitare di acuire i disagi si è preferito di non operare su lunghi tratti, al fine di non penalizzare eccessivamente un traffico che altrimenti sarebbe stato costretto a lunghe marce su un’unica corsia. In pratica, l’articolo non dà atto delle difficoltà che sono connesse con la realizzazione di un nuova autostrada in presenza di traffico e che presuppongono competenze specialistiche ed eccellenze,
ma fa riferimento esclusivamente ai disagi che effettivamente esistono per gli utenti e che sono ineliminabili nel contesto descritto. Dall’inizio dei lavori ad oggi sono stati ultimati 204 km, oltre la metà della lunghezza complessiva della nuova autostrada. Altri 13,5 km saranno completati entro quest’anno, mentre sono in corso o in fase di gara lavori su circa 170 km di autostrada. Considerata la difficoltà del progetto e pur comprendendo la giuste lamentele degli utenti per i disagi a cui sono sottoposti, si tratta di tempi più che giustificati se non
addirittura di tempi record. Ci spiace, inoltre, che l’articolo contenga affermazioni che non corrispondono alla realtà. Ad esempio, il problema del fango e delle frane che in più momenti hanno riguardato l’autostrada, non sono connessi ai lavori di costruzione che, almeno in un caso, non erano neanche stati avviati, ma al problema dei dissesti idrogeologici che vede impegnata 1’Anas per fronteggiare le emergenze anche dove non le competerebbe. I1 masso caduto sull’autostrada, poi, è stato determinato da un atto doloso che nulla ha a che vedere con “il fango” e che anche in questa circostanza ha visto 1’Anas. su richiesta del Prefetto, intervenire
al di fuori delle proprie competenze. Infine, per quanto attiene i l tema de1,free ,flo~,.il sistema di
esazione a flusso libero, i criteri di tariffazione sono ancora da definire e lo saranno tramite un decreto ministeriale. E tuttavia già chiaro che l’esazione verrà introdotta in modo graduale e riguarderà solo i tratti
completati del17A3, come ad esempio il tratto salernitano. A nostro avviso l’A3 è ingiustamente condannata – nel titolo – all’inferno, mentre dovrebbe essere vista almeno con ragionevole Speranza. Pietro Ciucci