Vietri Sul Mare: Villa Guariglia, Soirèe Schumann con il Quartetto Meridies
Sarà un’anteprima di gusto quella in programma sabato sera (31 luglio 2010) al concerto “Soirèe Schumann” che il Quartetto Meridies proporrà sul palco di Villa Guariglia a Raito di Vietri sul Mare per la XIII edizione dei “Concerti d’estate di Villa Guariglia in Costiera dei Fiori”. Concerto adottato dal Pastificio Antonio Amato. Alle ore 19 ci sarà l’educazione al gusto del formaggio e del miele con le aziende di qualità certificata della Campania in collaborazione con lo STAPACePICA di Salerno (fiordilatte, azienda di Annadora Campanile di Tramonti; Mozzarella di Bufala e Ricotta di Bufala DOp, La Bufalara di Vincenzo e Nunziante Barlotti di Paestum Capaccio); caciocavallo Podolico Irpino, coop. Agricola Molara; Provolone del Monaco Dop, az. Fior d’Agerola dei F.lli Fusco di Agerola; miele, Agrimell di Angelo Campagna di Controne). Alle ore 20 seguirà l’ultimo appuntamento del ciclo “Conversazioni”. La piazzetta antistante la Cappella di San Vito, annessa al complesso di Villa Guariglia, avrà come ospite d’eccezione Beppe Bigazzi. La riapertura della Cappella, di cui c’è traccia in un documento del 1087 custodito nell’Archivio della Badia di Cava de’ Tirreni, è una delle novità di questa edizione, fortemente voluta dall’amministrazione provinciale di Salerno e dal direttore del settore Beni Culturali Musei e Biblioteche della Provincia di Salerno, Ruggero Bignardi. Sarà poi il vino dell’azienda “Le Vigne di Raito”, presentato dall’Enoteca Provinciale di Salerno, a chiudere la parentesi delle degustazioni in programma sabato sera prima del concerto. Alle 21, protagonisti musicali del festival organizzato dal Cta di Vietri Sul Mare con il contributo della Provincia di Salerno, del Centro Studi Salernitani “Raffaele Guariglia”, del Comune di Vietri sul Mare, della Regione Campania-Assessorato Agricoltura, della Camera di Commercio di Salerno, della Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, dell’Ept di Salerno ed il patrocinio della Coldiretti e dell’Enoteca Provinciale di Salerno, saranno i musicisti del Quartetto Meridies con l’omaggio a Schumann nel bicentenario della sua nascita. Il M° Francesco Nicolosi dismetterà le vesti di direttore artistico dei concerti di villa Guariglia, per sedersi al pianoforte e dare inizio ad una articolata Soirèe Schumann, in occasione del bicentenario della nascita. Francesco Nicolosi farà duo con il clarinettista Raffele Bertolini per eseguire il Phantasiestucke op.73 di Robert Schumann, composto per clarinetto in La, un’opera inquieta, appassionata e lirica, che ci riporta al clima sonoro dei capolavori del decennio pianistico; Florestano ed Eusebio, nelle tre miniature, Delicato e con espressione, Animato, leggero e Rapido e con fuoco, tornano ad instaurare un’atmosfera musicale contrastata e dialettica, per mezzo di una scrittura intensamente espressiva. Si passerà alla prima sonata composta dal sassone datata 1851, che vedrà protagonisti il violino di Carmelo Andriani e il pianoforte di Francesco Nicolosi . L’opera 105 è una composizione ammirevole, da annoverare tra le cose più alte del suo autore. L’Allegro iniziale è pagina tormentata, in cui un commovente motivo dal carattere interrogativo si ripete insistente, ad esso sembra far da controparte un intenso e sconsolato dialogo tra pianoforte e violino, in cui ancora Schumann sfiora l’eloquenza della parola. L’Allegretto che segue, dirada in parte le nubi con le sue melodie serene (in alcuni passi sembra di rivedere saltellare Arlecchino) ma anche turbate, a tratti, da momenti più malinconici; un brano rapsodico e stimolante nella sua interna, ambigua dialettica. Il Finale, allegro, si incarica di esprimere una gioia incondizionata che esplode in temi di indubbia originalità. La seconda parte della serata sarà interamente dedicata all’esecuzione del Quintetto per pianoforte e archi op.44 in Mi bemolle maggiore che vedrà in azione l’intero Quartetto Meridies, composto da Carmelo Andriani e Gennaro Minichiello al violino, Giuseppe Pascucci alla viola e Giovanna D’Amato al violoncello, con Francesco Nicolosi al pianoforte. La grandezza di questo quintetto, datato 1842, risiede nella perfetta conciliazione di esigenze espressive romantiche e struttura classica, modificata solo in alcuni dettagli secondari e mai compromessa nelle sue esigenze di ordine ed interno equilibrio. Si respira, infatti, la stessa immediatezza che animava le raccolte di aforismi pianistici e vi si ritrovano gli slanci di Florestano accanto ai ripiegamenti di Eusebio. Il movimento iniziale, in forma-sonata, è un Allegro brillante, in cui ad un primo tema energico e irruente si contrappone, beethovenianamente, un secondo tema liricamente cantabile. Il secondo movimento, In modo di Marcia, è brano di intensa drammaticità, segue la struttura