Roma: Cirielli, non accettiamo lezioni da Fini
«Come uomo proveniente da Alleanza Nazionale, dico all’On. Fini che chi consente al proprio cognato di impossessarsi di un lascito morale al proprio Partito, non ha titolo per parlare di etica o dare lezioni di legalità a chicchessia.» Così l’On. Edmondo Cirielli, Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, commenta le ultime dichiarazioni del Presidente Fini. «Come uomo del PdL invece, chiedo al Presidente Berlusconi di far rispettare il nostro Partito. Infatti, chi è stato eletto (nominato) nelle nostre fila, non può diffamarci in questo modo e di avere l’opportunità di costituire un Gruppo parlamentare di maggioranza. In altre parole – conclude il Presidente Cirielli – è inammissibile che chi esce dal proprio Partito in polemica con il leader del Governo e del Partito stesso, possa rimanere in maggioranza. »
MI VERREBBE DA SCRIVERE PAROLE SANTE, BRAVO PRES CIRIELLI. MA IL PROBLEMA E’ CHE IL PRESIDENTE FINI HA BISOGNO DI UN BUON NEUROLOGO.
CHI E’ FEDELMENTE VICINO NE SUGGERISCA QUALCUNO. E SE LO FACCIA PAGARE DAL COGNATO.
POVERA ITALIA!!!
SONO SEMPRE PIU’ CONVINTA CHE NESSUNA L’AMA!!!
CONTINUERO’ A ESSERE SEMPRE UNA DONNA DI DESTRA MA SENZA PERDERE LA TESTA COME E’ SUCCESSO A FINI.
VINA MORRA
Meno male che Gianfranco c’è!!!
NON SOLO FINI
Comprendo il disappunto della sig.ra Vina,ma credo sia ingiusto addebitare tutte le responsabilità di quanto è successo a Gianfranco Fini.Ha sbagliato nei tempi e modi,ma non ritengo del tutto infondate le sue critiche. Si fa riferimento all’etica,ma vorrei far notare all’on. Cirielli che diversi suoi colleghi non sanno nemmeno cosa sia,lo confermano i loro colportamenti e l’essere indagati.Morale,legalità,socializzazzione erano il patrimonio della destra missina.Fini,Gasparri,La Russa e l’intera classe dirigente di AN hanno le medesime responsabilità.Non si rendono conto, che i loro comportamenti inducono moli elettori e militanti ad allontanarsi dalla politica.
Il PDL salernitano è affetto dallo stesso virus,con l’aggravante di essere divenuto sempre più l’approdo di opportunisti e saccenti tromboni.