Regione: Baldi, reddito di cittadinanza, al via il tavolo Assessorato-Consiglio
Il presidente della II Commissione speciale di controllo in tema di Politiche giovanili, disagio sociale e occupazione, on. dott. Giovanni Baldi, ha partecipato, quale parte attiva, questa mattina presso la Regione Campania all’insediamento del tavolo istituzionale Assessorato-Consiglio Regionale avente per oggetto il reddito di cittadinanza, insieme all’assessore alle Politiche sociali Ermanno Russo, che ha promosso tale iniziativa istituzionale, e al consigliere regionale Antonia Ruggiero, presidente della VI Commissione consiliare permanente Istruzione e cultura, Ricerca scientifica, Politiche sociali. La ricerca di nuove azioni di sostegno all’inserimento sociale in alternativa al reddito di cittadinanza è l’obbiettivo del tavolo che si è insediato oggi. “E’ indispensabile- ha sottolineato l’on. Giovanni Baldi, al termine dell’incontro- migliorare l’attuale quadro sociale della regione, che merita un confronto anche aspro ma leale sui contenuti, rifuggendo dall’idea di risolvere il problema delle politiche di welfare attraverso l’erogazione di sussidi e contributi fini a se stessi”.Il cambio di passo in tema di sostegno al reddito e di contrasto alla povertà è emerso dalla presa d’atto che l’esperienza del reddito minimo si è di fatto rivelato fallimentare, come emerge anche dal “Libro verde sul futuro del modello sociale”, presentato dal Ministero del lavoro e delle Politiche sociali. La Giunta e il presidente Stefano Caldoro si sono espressi a più riprese su una rivisitazione del sussidio finora elargito e sul subentro di nuove politiche di welfare finalizzate all’inserimento lavorativo e fatte di percorsi personalizzati per l’emersione dalla povertà. “Lo strumento del reddito di cittadinanza- ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali Ermanno Russo- appare oggi improponibile per la situazione sociale della Campania. Non solo per la mancanza di fondi, che non consentirebbe di erogare il contributo alla vasta platea ammessa a finanziamento ma anche per la scarsa incidenza della stessa misura che in questi anni non ha sortito alcun effetto sul fronte del contrasto alla povertà. Occorre- ha concluso Russo- avviare un dibattito “bipartisan” in seno alle istituzioni per trovare un’alternativa valida a tale sussidio, nell’ottica dell’inserimento lavorativo e sociale”. Anche la presidente Ruggiero ha condiviso i rilievi mossi dall’assessore: “Bisogna mettersi definitivamente alle spalle il mero assistenzialismo facendo posto a politiche finalizzate e mirate. Questa è una problematica che non ha colore politico e sono sicura che tutte le forze politiche presenti in Commissione e in Consiglio Regionale saranno ben liete di contribuire alla discussione per la riscrittura del welfare in Campania”.
Il no al reddito di cittadinanza colpisce le famiglie povere della Campania .Su di esso parecchie persone hanno fatto affidamento per sopperire le cose più importanti come il fitto di locazione ,mi sapete dire come faranno adesso ? questa è un’altra carognata della politica berlusconiana .
noi siamo al sud ,la nostra cittadina era la perla del sud,hanno messo più banche che supermercati,si vede che era anche molto fiorente,la crisi che ci sta colpendo è dovuta principalmente alla chiusura di molte fabbriche che erano del nord e che investivano,un pò per la camorra,un pò perchè all’est è più conveniente molti di loro hanno chiuso,avete fatto una zona industriale per integrare almeno in parte i lavoratori,ma hanno solo speculato sull’edilizia,hanno lasciato andare ad un altro comune i fondi per l’ospedale,avevano creato un bruciatore non a norma ed è stato chiuso perchè causava tumori,un mattatoio che nella realtà non esiste infatti devono andare a nocera per macellare,hanno rifatto la villa comunale un paio di volte,il piazzale antistante al comune che è stato modellato in base al sindaco di turno,tutti investimenti sballati con conseguenza di impoverimento,parliamo di sussidi allora,delle persone hanno lavorato una vita intera per una miseria che non gli permettono nemmeno di vivere,purtroppo so che i soldi non si scavano e non crescono sugli alberi