Cava de’ Tirreni: Scarlino, caro sindaco …così non va!
All’indomani del Consiglio Comunale mi vedo costretto a scrivere questa mia lettera per rispondere al Sindaco ma soprattutto per controbattere a delle sue considerazioni visto e considerato che a termine di regolamento non ci è concesso di replicare alle sue risposte frutto di nostre raccomandazioni . Facile dire da parte del Sindaco: risponda per iscritto …risponda per iscritto…Provo a farlo con la speranza oltre a rispondere al Sindaco a far presente ai lettori quelle che sono le nostre considerazioni alle Sue risposte che purtroppo ripeto sempre per motivi regolamentari non possono trovare contraddittorio. Questione solidarietà ai Sindaci della costiera e problema ospedale. Ad una mia richiesta di mancata solidarietà del Sindaco Galdi e dell’Amministrazione Comunale nei confronti dei Sindaci della costiera per il mancato ricevimento da parte del Presidente Caldoro e da come i Sindaci erano stati trattati, lo stesso sindaco risponde che detti suoi colleghi ed in particolare Secondo Squizzato e Francesco Benincasa sono stati degli sprovveduti,non hanno coinvolto lo stesso Sindaco Galdi, visto e considerato che Castiglione e una diretta dipendenza dell’Ospedale di Cava, senza rispondere però sul fatto di come la polizia e gli addetti alla sorveglianza davanti alla sede della regione avevano trattati sette rappresentanti di altrettanti comuni e quindi popolazione della costiera.Questione canile- La mia richiesta in merito alla capienza dell’attuale canile municipale mi ha indotto a dire che a fronte dei 300 cani che la struttura può contenere, ci sono oggi 500 e più ospiti, per cui bisogna fare attenzione che la struttura non diventi un Cicerale 2.La risposta è stata che i cani e il servizio sono all’avanguardia e che la mia era solo un’illazione. Non rispondendo per altro all’altra mia raccomandazione relativa alle condizioni precarie sia sotto il profilo igienico che di mantenimento in cui si trovano i cani in dotazione al corpo di polizia municipale (lettera di protesta pervenuta da parte di un cittadino con relativa documentazione al Sindaco stesso). Questione pulizia strade. Alla mia raccomandazione con la quale riconoscevo lo sforzo dell’Assessore in merito alla pulizia delle strade in generale, molto meno nelle frazioni, facendo riferimento a Via Arti e Mestieri e Via Cesaro- Monticelli, dove al taglio dell’erba non è seguita una pulizia e prelievo adeguato dell’erba stessa. Venivano mostrate al Consiglio i lavori eseguiti attraverso documentazione fotografica. Grazie alla disponibilità del comandante sono stato accompagnato nella pausa dei lavori da una pattuglia dei vigili e mi sono portato in zona dove sempre attraverso una documentazione fotografica ho fatto rilevare (acquisendo il servizio fotografico agli atti del comune) lo stato di abbandono delle erbe sia in Via Arti e Mestieri, soprattutto in Via Cesaro-Monticelli dove abbiamo un’ulteriore attrazione turistica un tunnel di canneto che ha invaso più del 50% la sede stradale, con un cumulo di immondizie spaventoso ai due estremi del tunnel-canneto . A quanto la pulizia di questo tratto di strada? Nessuna risposta. Questione: Linee programmatiche dell’Amministrazione. Il Consigliere Gravagnuolo faceva presente che secondo il suo parere c’era stato un vizio di forma nella discussione dell’argomento del punto all’ordine del giorno del precedente consiglio (Assente Gravagnuolo) in quanto prendendo spunto dal regolamento consiliare quel punto oltre ad essere discusso senza che nella cartella fosse stata messa la delibera di giunta approvata il giorno prima del consiglio,( per cui in violazione al regolamento che prevede che gli atti debbono essere a disposizione dei consiglieri almeno due giorni prima) e che gli stessi consiglieri possono presentare emendamenti che vanno approfonditi, discussi e approvati in seno al consiglio stesso. Il Sindaco risponde che è stata una nostra scelta non voler provvedere alla votazione dell’argomento così come non si è voluto procedere all’approvazione degli emendamenti presentati. Grossa bugia, per altro riconosciuta e gliene do pieno merito al Presidente del Consiglio, in quanto proprio il sottoscritto in quella seduta faceva presente al Presidente e al Sindaco che quel punto non poteva essere discusso in quanto non c’erano i presupposti di legge, però consapevoli anche di un ruolo partecipativo e collaborativo dei consiglieri di minoranza, si arrivava all’accordo che lo si discuteva sempreché non ci fosse stato un voto finale. Cosa che effettivamente non c’è stato grazie sempre al mio intervento ma soprattutto ribadisco alla correttezza del presidente. Venire in aula successivamente e dire che è colpa nostra non averlo votato allora veramente è il colmo. Ultima considerazione per i due importanti punti finali all’ordine del giorno sulla sanità e sul lavoro, per una questione di correttezza e di responsabilità siamo rimasti in aula come opposizione non facendo cadere il numero legale in quanto per ragioni varie non c’erano i numeri per la maggioranza per continuare la discussione