Walter Ricci all’ Ispani Jazz Festival

 Dopo il successo della serata inaugurale dell’VIII edizione dell’Ispani Jazz festival con la presentazione  del “Forte-Tude Feat: Boca” l’ lavoro ultimo discografico del chitarrista Frank Gambale che ha visto l’incontro empatico con la bellissima moglie, vocalist e pianista di talento  Caterina “Boca” Gambale vocalist unitamente ad Hans Zermuehlen alle tastiere e cori, Ian Martin al basso e cori e Joel Taylor alla batteria, sulla piazza di Capitello, affollata di un pubblico formato in maggior parte da specialisti dello strumento leader del gruppo, i quali si ritroveranno ad Ispani in novembre per degli stages che terrà il virtuoso chitarrista australiano, continuerà martedì 10 agosto la rassegna voluta dal Sindaco Edmondo Iannicelli e dal suo assessore allo spettacolo Michele Morabito, con il contributo della Provincia di Salerno, la collaborazione della Proloco di Giuseppe Cristoforo Milo e la direzione artistica del Band leader Gerardo Di Lella. Walter Ricci, l’artista napoletano, sarà  ospite del secondo appuntamento della rassegna Ispani Jazz, martedì 10 agosto (ore 22 ingresso gratuito) nella raccolta cornice della piazzetta di San Cristoforo, frazione montana del comune di Ispani. Il crooner si presenterà al pubblico in quintetto con Luca Roseto al sax altoMichele Di Martino al pianoforteTommaso Scannapieco al contrabbasso e Franco Gregorio alla batteria. Ambizioso, giovanissimo, talentuoso, appartenente alla prestigiosa tradizione musicale partenopea e perdutamente innamorato della musica in generale e del jazz in particolare, a certa critica che l’ accosta a Michael Bublè, la nostra voce precisa che: “Il suo mondo musicale è jazz, mentre quello dell’artista d’oltreoceano è più new-swing”. Fondamentale per la sua carriera è stato l’incontro con il grande sassofonista Stefano Di Battista; lo studio del canto l’accompagna tuttora, e necessaria è stata la cooperazione con alcuni collaboratori per realizzare un disco composto per metà da cover e per metà da inediti. Walter Ricci nasce e cresce in un quel che si definisce un ‘milieu’ squisitamente musicale. Suo padre, anche lui diplomato al conservatorio, lo stimola a porre attenzione a ogni genere, dalla classica al jazz. Ma è proprio il jazz a incuriosirlo e ad appassionarlo da subito. Ascolta e apprende i vari stili, dallo swing al bebop, fino al contemporary jazz. A otto anni inizia a cantare imitando colossi come Frank Sinatra, Tony Bennet ed Ella Fitzgerald, e a undici comincia a studiare, con l’ausilio del pianoforte, la tecnica dell’improvvisazione. In tre anni raggiunge una maturità vocale, tale da poter affiancare sul palco interpreti già famosi, e si allena nella miglior palestra per questo genere musicale: la jam-session. A soli quattordici anni si esibisce nei più noti jazz-club italiani. Nel 2006 vince il Premio Nazionale Massimo Urbani, occasione in cui ha la possibilità di conoscere vari grandi artisti. Nel 2008 incontra Stefano Di Battista, che diventa il suo produttore artistico, e con il quale si esibisce come ospite in varie tournée in Italia e all’estero. Elisa e Giorgia le due singer italiane preferite, e tanti gli artisti jazz che hanno contribuito alla sua formazione musicale: da Enzo Pietropaoli a Fabrizio Sferra, Fabrizio Bosso e ovviamente il già citato Stefano Di Battista. Nonostante la sua giovane età, Walter dimostra di avere la padronanza vocale e timbrica della grande tradizione dei più dotati crooner internazionali, a cui aggiunge influssi e suggestioni dei generi contemporanei, che confluiscono spontaneamente in uno stile contaminato da sonorità, che spaziano, quasi senza soluzione di continuità, dal jazz al pop. Brani come “Bambina Innamorata” e “Se Telefonando”, solo per citare alcuni esempi, da celebri pop song diventano pezzi che risplendono di nuova luce, vestite di un abito jazz, al pari della cantatissima “Mille giorni di te e di me” di Baglioni, tramutata in un’irrinunciabile “Wishing a million of days with you” grazie all’ugola di Ricci. E ancora. “Call Me Irresponsable”, cantata in tv con Bublè, “It could happen to you”, ”Autumn Leaves”, per non parlare di “Estate”, eseguita ad “Argojazz 2009” con accanto la mitica tromba di Bosso. Nelle sue interpretazioni, specie dei classici americani, riesce a istituire una sorta di ponte naturale, di legame indissolubile tra passato e presente, dando vita a esibizioni imperdibili. “Straight Line” (prodotto dall’etichetta indipendente “Alice Records” di Dario Rosciglione, Raffaele Ranucci e Giorgio Cipressi, con la produzione artistica di Stefano Di Battista e lo stesso Rosciglione) è il titolo del singolo d’esordio di Ricci. Anche per la serata dell’ Ispani Jazz Festival,  la platea sarà calata in un’atmosfera intima e raffinata, per ascoltare un repertorio musicale che affiancherà standard jazz internazionali a cover pop, rivisitate con arrangiamenti inediti, eleganza sonora e ritmi avvolgenti, ad hoc per le potenzialità e le caratteristiche vocali del singer partenopeo.