Pontecagnano-Faiano: esalazioni da Sardone
L’Amministrazione, guidata dal Sindaco Ernesto Sica, ancora in prima linea per tutelare l’ambiente e salvaguardare la salute dei cittadini. Dopo un tavolo tecnico presso Palazzo di Città sulla problematica-Sardone, promosso dall’Assessore all’Ambiente Gianpaolo Campione e al quale hanno preso parte il Vice Sindaco Gennaro Frasca, il Vice Segretario Comunale Nunzio Leone ed il Commissario del Consorzio Sa2 Giuseppe Corona, è stato disposto un sopralluogo presso la sede operativa della Ges.Co. Ambiente s.c.a.r.l. in liquidazione, ubicata in località Sardone di Giffoni Valle Piana avvenuto in data 19 agosto c.a. L’iniziativa è stata ancora una volta dettata delle diverse sollecitazioni dell’Ente Comune in seguito alle emissioni odorigene provenienti dal sito di stoccaggio e trasferenza che investono il centro cittadino di Pontecagnano Faiano. A prendervi parte, per la Ges.Co. il liquidatore Vincenzo Morriello ed il direttore tecnico dell’area Gerardo Sabato; per il Comune di Pontecagnano Faiano l’assessore all’Ambiente Gianpaolo Campione; per il Consorzio Sa2 il commissario Giuseppe Corona. Le parti si sono, dunque, incontrate per affrontare le problematiche inerenti le proteste pervenute da parte dei cittadini residenti nelle aree limitrofe all’impianto, i quali lamentano l’emissione di odori nauseabondi, e pertanto dal sopralluogo sono venute fuori nuove comunicazioni e disposizioni. In particolare, la Ge.Sco. sta ottemperando a quanto disposto e prescritto dall’ordinanza regionale n° 1 del 23 luglio 2010, per cui si sta provvedendo a dare corso al piano di evacuazione del rifiuto stoccato, evacuazione che deve avvenire gradualmente proprio al fine di ridurre l’emissione di esalazioni moleste, tanto è vero che la maggior parte del rifiuto viene caricato sui tir durante le ore notturne per diminuire disagi alle popolazioni limitrofe. Il piano di evacuazione non può essere attuato nei fine settimana in quanto gli impianti finali non ricevono rifiuti, Ges.Co. comunque si impegna sia ad ultimare quanto prima le opere strutturali così come prescritte, attualmente già in fase di realizzazione, sia ad intensificare i trattamenti enzimatici predisponendo un piano particolareggiato sui cumuli, precisando che è comunque in funzione H24 il sistema di nebulizzazione ed abbattimento degli odori. In ogni caso, le parti interessate, nell’esprimere tutta la solidarietà ai cittadini, ritengono che bisogna tener presente due fenomeni non dipendenti dalla gestione, ovvero il caldo straordinario degli ultimi giorni ed il naturale aumento della produzione di rifiuto organico nel periodo estivo. L’Assessore Campione, consapevole delle giuste doglianze dei cittadini di Pontecagnano Faiano, ha invitato la Ges.Co. a porre in essere tutte le misure straordinarie e necessarie a garantire la risoluzione delle problematiche innanzi evidenziate invitandoli a procedere all’evacuazione il più celermente possibile, garantendo comunque l’intensificazione dei trattamenti enzimatici soprattutto nelle giornate più calde. La Ges.Co., nel prendere atto delle richieste avanzate da Campione, si è impegnata a concretizzare quanto necessario a limitare i disagi segnalati, accogliendo le richieste avanzate dall’assessore. Da premettere che lo stesso Assessore Campione, in data 5 luglio, aveva prontamente interpellato Regione, Provincia, Comune di Giffoni Valle Piana, Asl ed Arpac ad attivare tutte le procedure del caso necessarie all’ottemperamento degli obblighi impartiti al gestore dell’impianto nel più breve tempo possibile. L’Arpac, infatti, già il 17 giugno aveva prescritto l’esecuzione di interventi minimali per l’eliminazione degli odori molesti. In data 13 luglio, dunque, sempre su sollecitazione dell’Amministrazione di Pontecagnano Faiano e della Giunta regionale, era avvenuto un primo sopralluogo sull’impianto di trasferenza. L’esito dello stesso aveva confermato le valutazioni precedenti esprimendo parere favorevole per il prosieguo delle attività relativamente a rifiuto urbano indifferenziato, sfalci di potature e, in particolare, rifiuti organici differenziati – scarti di cucine e mense, ma con accurate prescrizioni relative agli aspetti di salvaguardia ambientale e sanitaria: nel piazzale “A”, ai fini della trasferenza dell’umido è necessario che sia completata la chiusura del perimetro del capannone e realizzato un adeguato sistema di abbattimento delle emissioni odorigene; l’umido non deve stazionare oltre le 48 ore sul piazzale “A”; le quantità da trasferire non devono essere superiori a quelle dettate dalla delibera di Giunta regionale n°1411/2007; mantenere costantemente puliti i piazzali e le vie interne dell’impianto; provvedere al controllo dello sviluppo di agenti infestanti anche tramite interventi di disinfestazione e derattizzazione. Alla nota dell’Assessore Campione, datata 5 luglio 2010, è seguita l’ordinanza n. 1 del 23 luglio 2010 del Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, per l’impianto di stoccaggio e trasferenza di Sardone. All’interno della stessa si evince l’importanza del sito per il conferimento della frazione organica da raccolta differenziata dei comuni della Provincia di Salerno e delle altre province campane e le eventuali ripercussioni negative in merito ad una cessazione dell’attività e, allo stesso tempo, si ribadiscono le prescrizioni di Asl ed Arpac venute fuori dal sopralluogo del 13 luglio. La Regione, pertanto, ha ordinato l’esercizio temporaneo e speciale dell’impianto di Sardone specificando che la gestione, affidata alla Ges.Co. Ambiente s.c.a.r.l. in liquidazione, dovrà garantire sempre e comunque un elevato livello di tutela della salute e dell’ambiente, nel pieno rispetto della normativa e, allo stesso tempo, delle disposizioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e salute dei lavoratori. “L’esercizio dell’impianto di stoccaggio e trasferenza in parola, quale forma speciale di gestione dei rifiuti, è consentito per il tempo strettamente necessario all’acquisizione dell’autorizzazione ordinaria, richiesta al settore Ecologia Tutela Ambiente e Protezione Civile di Salerno della Regione Campania con prot. reg. n. 2009.1124051 del 30/12/2009, e comunque per un periodo non superiore a sei mesi dalla data di adozione del presente provvedimento” si legge infine nell’ordinanza che è stata trasmessa alla presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al Ministero della Salute, al Ministero delle Attività Produttive, alle amministrazioni provinciali della Regione Campania e al Signor Prefetto di Salerno.