Cava de’ Tirreni: continuano le censure mediatiche

 Il gruppo consiliare del PD denuncia la grave situazione che da alcuni giorni si perpetua ai danni della libertà di stampa da parte dell’Amministrazione comunale. Dopo la censura e quindi la messa al bando di tutti gli Articoli di Cronache del Mezzogiorno , reo di aver portato alla ribalta con un articolo  non in sintonia con le scelte dell’Amministrazione, la questione dei Sampietrini. Riammessa dopo una vibrante protesta anche e soprattutto  da parte del Gruppo consiliare del PD,  riammissione per altro   parziale   solo per quegli articoli che vengono ritenuti idonei. Alcuni giorni fa e precisamente Martedi u.s. è toccato al Mattino che non si è visto pubblicato in rassegna un articolo, con il quale, oltre a riportare una discussione tra l’Assessore Carleo e il Consigliere Scarlino,comprendeva una domanda posta dallo stesso articolista con la quale si chiedeva di conoscere   le conseguenze dell’ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Cava  ed indirizzato alla Provincia per l’eventuale  premialità destinata ai   comuni virtuosi sulla raccolta differenziata, tra cui naturalmente Cava. Oggi oltre a Cronache di cui non viene riportata una lettera del Consigliere Scarlino  (lo si sapeva) è toccato a La Città con l’esclusione dell’articolo a firma di Annalaura Ferrara con il titolo “Lamberti: Napoli vuole zittire chi fa denunce”   L’ex Assessore replica al ViceSindaco: amministrazione sorda ai problemi. A questo punto è lecito domandarsi: chi sarà il prossimo ad essere censurato? Così come annunciato nella lettera inviata  a Cronache dal Consigliere Scarlino, il Gruppo Consiliare del Partito Democratico oltre a chiedere l’intervento del Presidente del Consiglio Comunale,  presenterà un’interrogazione per conoscere le modalità di come viene effettuata la rassegna stampa, a questo punto riteniamo che sia più giusto chiamare questo pseudo servizio: Bollettino di propaganda  dell’Amministrazione Comunale. Altresì è chiaro che la nostra battaglia “ideologica e di liberta” continuerà fin quando non tornerà tutto alla normalità, laddove la situazione abnorme invece dovesse persistere, faremo sentire la nostra voce sia all’interno del consiglio comunale con proteste eclatanti,  fino ad arrivare all’ordine nazionale dei giornalisti e a tutte le agenzie deputate al controllo della libertà di stampa.