“L’inno all’amore” di Baratta, tra nostalgie e speranza

  Rita Occidente Lupo
Una silloge poetica da leggere tutta d’un fiato “L’inno all’amore” di Pietro Baratta, che segue i palpiti del cuore, in un eros che sfida la razionalità. Un semplice modo di rapportarsi al presente, velato dalla malinconia di ricordi ed emozioni, vivificati dalla vigile concordanza musicale. Infatti, il poeta, nativo di Salerno, ama il virtuosismo di diversi generi canori. I suoi versi, trasudano semplicidà e fluido sentire, in un costante rimpianto del passato, accentante attimi fissati alla memoria dei giorni felici. Un’altalenante simmetria del cuore, che spesso se ne va per rivoli inesplorati, ricreando sempre ulteriori stadi emotivi. la sua accattivante passione per tutto ciò che arricchisce la vita, l’ha reso degno di nota anche in pubbliche kermesse, quali “Tirreno Festival”. Passione e voglia di raccontarsi, in un gioco che costruisce reticoli di memorie, lacerti di rimpianti, sotto il cursore dell’amore, unico cursore all’umano sentire. Ed il poeta si tuffa nella memoria, come il tramonto si dilegua all’orizzonte, stemperando musica e verso, in un felice connubio poetico. ,http://www.artistisalernitani.it/