Delibera Agcom contro “Cavaotizie.it”: Galdi vince

<<Dichiarare nel primo numero utile di “CavaNotizie.it” che la pubblicazione dei dati del sondaggio, diffuso dal periodico stesso il 18 marzo 2010, è stata effettuata in violazione dell’art. 8, comma 1, della legge 22 febbraio 2000, n.18 – divieto di rendere pubblici, nei quindici giorni precedenti la data delle votazioni, i risultati di sondaggi demoscopici sull’esito delle elezioni>>: questo, in sintesi, il contenuto della delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni inviata al direttore responsabile del mensile, Mario Avagliano, in risposta alla segnalazione al CORECOM Campania da parte dell’allora candidato sindaco del Comune di Cava de’ Tirreni, Marco Galdi. Galdi aveva denunciato il direttore responsabile di “CavaNotizie.it” poiché quest’ultimo, il 18 marzo 2010 – nel periodo di vigenza del divieto – aveva pubblicato sul suo periodico i risultati di un presunto sondaggio, effettuato da una società di Milano il 27 febbraio 2010, che vedeva in testa l’ex sindaco di Cava. L’AGCOM non ha accolto le giustificazioni fornite dalla testata giornalistica basate sull’errore tecnico dei tempi di stampa, proprio perché costituiva certamente preciso onere di “CavaNotizie.it” verificare che la diffusione dei risultati del sondaggio non ricadesse nel periodo di divieto stabilito dalla legge. Pertanto, come ordinato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, la  “Gerardo Ardito Communication” dovrà evidenziare l’avvenuta violazione da parte di “CavaNotizie.it” del divieto di diffusione di sondaggi in apposito riquadro, “con il medesimo rilievo, collocazione e caratteristiche editoriali di pubblicazione del citato sondaggio”. <<La delibera dell’AGCOM – dichiara il sindaco Marco Galdi – ha fatto giustizia di un tentativo maldestro di influire sulla volontà degli elettori. Pubblicare, negli ultimi giorni della campagna elettorale, dati, peraltro rivelatisi successivamente inconcludenti ed assolutamente infondati, che davano in testa il candidato del centrosinistra Luigi Gravagnuolo, ha costituito un tentativo di incidere sulla competizione elettorale che è da bollare assolutamente come grave e inaccettabile. Fortunatamente i cittadini di Cava hanno dimostrato di non cadere nelle suggestioni di una certa propaganda politica che ricorda tanto antichi regimi ormai superati dal tempo>>.