Auto…galeotta!
Classe politica, privilegiata! Non solo! Quanti esercitano un lavoro alle dipendenze di enti pubblici, talvolta privati o ministeriali, dispongono di comfort anche per la privacy. Se l’episodio del governatore Piero Marrazzo, messo a tacere, come avviene per la “buona” cronaca che si rispetti nel nostro Paese chiacchiericcio, per lo sfibrante accanimento mediatico, permangono i dubbi se l’uso di certi agi, legittimato dal ruolo. In breve, se le famose auto blu, checché se ne dica in rapporto a tagli, anche parametrati sulla media europea, a tutti i costi appannaggio di ceti “graziati” dall’elettorato o dalle maniglie politiche. E mentre si discetta, a volte si riesce a farlo anche dai banchi di Montecitorio, perfino sul sesso degli angeli, poco importa se finiani o berlusconiani, un episodio cronachistico a Montecatini Terme, invita alle precauzioni del caso. Se non altro in termini di contenimento della spesa pubblica! A finir sotto tiro, stavolta, un ispettore di Polizia Municipale, 62 anni, per una relazione extraconiugale, con un’impiegata comunale, dell’ufficio contravvenzioni. I due, accusati di truffa, per incontrarsi privatamente in hotel, usavano l’auto di servizio. Per la coppia, procedimenti penali del caso. Non certamente sprovveduti, i due dipendenti potevano essere più attenti e, soprattutto…più vigili non nello scegliere la dinamica dei propri approcci, quanto piuttosto, il mezzo per viverli! Vittime…sul lavoro della legalità?