Regione: precaria situazione economico-finanziaria delle Comunità Montane, Pica scrive a Caldoro

“Urge una discussione immediata dei disegni di legge di riordino delle competenze e delle funzioni delle Autonomie Locali, così come definite dal Decreto Legislativo n. 267/2000, per affrontare la grave situazione degli Enti montani in Campania” è questa la richiesta inoltrata dal Consigliere regionale Donato Pica, membro della Commissione Agricoltura, attraverso una missiva inviata nelal giornata di ieri all’indirizzo del Presidente della Giunta regionale, Stefano Caldoro, all’Assessore con delega alle Comunità Montane, Pasquale Sommese, all’assessore all’Agricoltura, Vito Amendolara ed al Presidente del Consiglio regionale, Paolo Romano.Come è noto, la legge Finanziaria dello Stato per il 2010 ha sostanzialmente azzerato i fondi erariali previsti a favore delle Comunità Montane. L’UNCEM Campania, i Presidenti degli Enti Montani e le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto interventi urgenti e risolutivi in merito, e ciò anche allo scopo di tutelare i livelli occupazionali posti seriamente a rischio per l’ormai imminente impossibilità di provvedere al pagamento degli emolumenti mensili del personale tecnico-amministrativo  di ruolo ed ex legge n. 285. Non meno grave, peraltro, appare la situazione dei numerosi operai idraulico-forestali sempre a causa delle incertezze relative allo stanziamento di idonee risorse finanziarie a livello regionale. I provvedimenti, adottati dalla Regione Campania, hanno di fatto contribuito al parziale e temporaneo superamento di criticità del momento, ma non risolvono la questione di fondo, che probabilmente richiede un diverso inquadramento di detti Enti nel contesto di un percorso ormai irrinunciabile di riforme istituzionali e di decentramento amministrativo. Le Comunità Montane possono e debbono continuare a svolgere un ruolo importante, soprattutto nelle aree interne, a supporto dei piccoli Comuni nell’esercizio di funzioni associate ma anche mediante l’attribuzione di nuovi e più significativi compiti in materia ambientale e di difesa del suolo – prosegue Pica – i condivisibili tagli alla spesa pubblica vanno operati in altra direzione, individuando gli sprechi effettivi e gli squilibri reali senza con ciò sguarnire ulteriormente il già debole tessuto delle autonomie locali, che rimangono il riferimento immediato e diretto per tutti i cittadini” ha concluso Pica