Cava de’ Tirreni: Città Democratica sulla Mensa scolastica
Di fronte ad un palese disservizio, l’Amministrazione Comunale non ha fatto altro che trincerarsi dietro il muro della burocrazia. Un comunicato strettamente tecnico diramato dall’Ufficio Stampa dell’ ente, chiama in causa l’amministrazione precedente per bacchettarla e ritenerla origine del mancato servizio mensa, poiché, – udite, udite – non ha “provveduto ad iniziare un nuovo iter per una nuova gara”! Da quando ha avuto inizio la civiltà amministrativa non è mai mancato che ci sia stato un intoppo burocratico ad ostacolare la riuscita di un servizio o di un progetto; sta alle competenze, al senso di responsabilità di chi gestisce, supplire all’inconveniente. Per una maggiore chiarezza: un atto amministrativo, perché la mensa scolastica è un atto amministrativo, deve garantire sì il corretto svolgimento della procedura, ma nel contempo deve tutelare la collettività. Il secondo aspetto prevale senza alcun dubbio sul primo, ha la priorità, tant’è che la burocrazia offre un’infinità di strumenti idonei onde evitare che un servizio pubblico si interrompa, a causa degli intoppi tecnici che quotidianamente si possono presentare.In parole povere, un’amministrazione che non si improvvisi, con un minimo di esperienza, induce i propri uomini, politici o dirigenti, ad assumersi le responsabilità che l’incarico comporta, compresa quella di affidare temporaneamente la gestione della mensa scolastica ad una ditta, in attesa di espletare l’iter burocratico previsto, senza interrompere il servizio.