Iannuzzi contro tagli a collegamenti ferroviari, risposta governativa deludente
L’on. Tino Iannuzzi, Deputato del Partito Democratico, ha ricevuto in Commissione Trasporti, nella seduta del 28 settembre 2010, la risposta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attraverso il Sottosegretario Mario Mantovani alla interrogazione che aveva presentato in ordine alla gravissima decisione di Trenitalia di tagliare, a decorrere dal 5 Settembre, trentadue treni in Campania sull’intero territorio regionale; in particolare dieci sono i tagli che riguardano i collegamenti ferroviari in arrivo o in partenza in provincia di Salerno, fra treni soppressi e treni limitati.I tagli nel Salernitano hanno comportato la soppressione di 7 treni e la limitazione di altri 3 treni, lungo le linee Salerno-Caserta e Caserta-Salerno, nonché Sapri-Salerno-Napoli e Napoli-Salerno-Sapri e fino a Cosenza. Il Ministro si è limitato ad opporre la competenza in questo campo della Regione Campania ed a scaricare sul Ministro dell’Economia e delle Finanze la questione delle risorse finanziarie disponibili. Ha, poi, esibito una nota di Ferrovie dello Stato s.p.a., secondo cui il servizio prima assicurato dai treni soppressi e limitati verrebbe garantito da autoservizi sostitutivi.In realtà, come ha evidenziato l’on. Iannuzzi, il servizio sostitutivo è del tutto inadeguato. In particolare per il collegamento mattutino Salerno-Caserta, prima espletato dal R 8144 con partenza alle ore 7.47 ed arrivo alle ore 8.50, il servizio pullman è assolutamente insufficiente ed in ogni caso sostanzialmente inutile visto che l’arrivo del pullman a Caserta avviene intorno alle ore 10.30, in totale ritardo rispetto alle esigenze lavoro e/o di studio dei tanti utenti. Viene, inoltre, fortemente penalizzato il Cilento nelle sue attività turistiche, a causa di questi pesanti tagli. L’on. Iannuzzi ha sottolineato come sia “assolutamente necessario che il Governo intervenga, nell’ambito del rapporto istituzionale con la Regione Campania – che fino ad oggi è stato del tutto assente e che è responsabile di questa scelta assolutamente sbagliata – ed anche nell’ambito del rapporto con Trenitalia, perché con questi tagli è gravemente compromessa l’universalità del servizio pubblico del trasporto ferroviario in favore di tutti i cittadini”. Inoltre questa drastica riduzione dell’offerta ferroviaria in Campania e nel Salernitano provoca pregiudizi pesantissimi soprattutto ai tantissimi pendolari con un risparmio di risorse finanziarie assolutamente esiguo e modesto ed è una ulteriore riconferma della politica infrastrutturale del Governo che mortifica e colpisce duramente il Mezzogiorno e indebolisce fortemente il servizio del trasporto pubblico ferroviario che integra un diritto essenziale delle persone. Ecco perché, a fronte di una tale menomazione nel servizio ferroviario, Governo e Regione debbono in concreto passare dalle parole ai fatti e reperire i fondi occorrenti per ripristinare questi collegamenti con l’orario invernale di prossima definizione entro il 12 dicembre. E’ necessario, pertanto, sviluppare una serrata iniziativa a livello istituzionale, parlamentare e politico per evitare disagi così gravi alle comunità salernitane.