Vietri Sul Mare: GdF, sequestro Fuenti
In data 1 c.m. i militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Salerno, dopo una complessa e meticolosa indagine coordinata dal Procuratore Capo della Repubblica di Salerno, Dott. Franco Roberti ed altro Magistrato hanno dato esecuzione ad un Decreto di Sequestro Preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari. Il sequestro ha riguardato un’area di mq. 17.000 circa, sita in località Fuenti del Comune di Vietri sul Mare, dove era stato realizzato un edificio, articolato su nove livelli, per 30.000 mc. di volumetria, equivalenti a 100 appartamenti di 100 mq. ciascuno. Le misure cautelari reali hanno avuto ad oggetto anche 3.000 mq. di spiaggia su cui era stata installata una struttura lignea su tre livelli fissata con plinti in cemento in luogo di una struttura stagionale precaria ed amovibile così come previsto. Il tutto è stato realizzato sulla scorta di un progetto di restauro paesaggistico ambientale in una zona di tutela naturale dove dovrebbe vigere l’assoluto divieto di qualsiasi edificazione, sia pubblica che privata. Si tratta di una gigantesca speculazione edilizia volta alla realizzazione di un complesso turistico che sarebbe nato dalle ceneri di un altro ecomostro demolito circa 10 anni fa. La socia e gestrice della Società proprietaria del complesso, il progettista e direttore dei lavori, il titolare della ditta esecutrice degli stessi ed un Tecnico Comunale sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria per i reati di: abuso d’ufficio, falso ideologico, deturpamento ambientale, oltre alle connesse violazioni in materia urbanistica, paesaggistica e demaniale, atteso che gli abusi sono stati perpetrati, in prossimità del demanio marittimo, all’interno del perimetro del “Parco Regionale dei Monti Lattari” che rientra in zona riconosciuta dall’Unesco patrimonio dell’umanità.
E’ strano come certi interventi avvengano così raramente,ed in casi plateali tutto si rivela “lecito”, il litorale di Vietri sul Mare è stato letteralmente cementificato abusivamente durante la ricostruzione degli stabilimenti balneari, per i lavori in corso è stata distrutta la macchia mediterranea attraverso l’abbattimento illeggittimo di 30 pini marittimi, di che è facilmente costatabile attraverso gli atti comunali, e nonostante innumerevoli denuncie da parte di consiglieri comunali, cittadini ed associazioni ambientalistiche,niente di niente…bàh…
la verità
la verità è che non c’è alcuna certezza del diritto…la verità è che non c’è posto per la gente onesta che vuole riqualificare il ns. sud e rendere omaggio alla storia della campania, raccontare in modo ambizioso la cultura della regione, creare nuovi posti di lavoro, offrire valore aggiunto al territorio, per il tramite di un progetto di riqualificazione ambientale nel pieno rispetto delle autorizzazioni legittimamente ottenute in conferenza di servizi (ben 24 enti hanno approvato il progetto…)…
la verità è che solo lo sconforto e la rabbia resta a questi coraggoisi imprenditori che credono ancora ingenuamente nel valore delle istituzioni e negli ideali…spero soltanto che questo provvedimento venga immediatamente ritirato, e si dia la possibilità di valorizzare questo investimento che è costato tanti sacrifici…
la verità è che abbiamo tutti voglia di credere nella giustizia!!!!!
Verissimo, nel caso del fuenti,a differenza dei lavori di riqualificazione a Vietri, è stato pienamente rispettato l’iter tra l’altro per certi versi obbligato dalla regione per il recupero paesaggistico dopo l’abbattimento del “mostro”. Spero si faccia al più presto luce su questo equivoco che non fa altro che ritardare ulteriormente il recupero di quella parte di costa, a danno di tutti.