Fisciano: Ateneo, RdB, Pasquino convochi senato accademico
Oggi il corteo di lavoratori, studenti, precari, ricercatori e alcuni docenti, che ha toccato tutte le facoltà dell’Università di Salerno, nonchè l’assemblea che si è tenuto subito dopo, hanno rilanciato la mobilitazione nell’Ateneo contro il DDL Gemini e i tagli delle ultime leggi finanziarie. Come Organizzazione Sindacale presente in Ateneo, chiediamo al Rettore Pasquino la convocazione urgente di un Senato Accademico monotematico per discutere e deliberare la sospensione dei corsi in tutte le facoltà, così come è già stato deciso in altri atenei e non solo della regione Campania. Se il teatrino mediatico della politica è avvilente, l’Università non può essere sballottata tra crisi di governo e crisi partitiche, spinta, strattonata e strumentalizzata per fini di propaganda politica. L’università ha bisogno di certezze e questo vale per il finanziamento ordinario, per il diritto allo studio degli studenti, per la qualità, per la vera efficienza, autonomia ed indipendenza di tutte le componenti universitarie. In gioco c’è il futuro dell’Istituzione Pubblica e mentre il “titanic” paese naviga verso la rottura sociale, non è ammissibile che alla protesta dell’indisponibilità alla didattica si risponde con bandi “rattoppo” che testimoniano un preoccupante decadimento della qualità nella programmazione dell’offerta didattica. Alla solidarietà e alla condivisione della protesta devono seguire fatti concreti ed istituzionali. Non sosteniamo il sesso degli angeli ma ci riferiamo ad alcuni bandi pubblici che scadono il prossimo 8 ottobre e che prevedono corsi come di “Istituzioni di diritto privato” o di “Economia aziendale” a contratto per € 150,71 lordi (comprensivi delle ritenute di legge a carico del prestatore). Quindi la riforma ci vuole ma quella che sarà votata alla Camera, insieme ai tagli, mettono in discussione ogni “rispetto” di Università Pubblica così come conquistato con il sangue e il sudore dei lavoratori in questo paese, per garantire vera mobilità sociale ad ogni nuova generazione. Sappiamo che l’accelerazione alla riforma che abbiamo denunciato nei giorni scorsi è una realtà e che, al di là delle schermaglie in seno alla maggioranza parlamentare, il 15 ottobre questa riforma sarà votata e approvata. Non ci meravigliamo perché la riforma dell’Università è un pezzo importante del disegno più generale di smantellamento di tutte le Amministrazioni Pubbliche che denunciamo e combattiamo da anni. Quello che accade in Sanità è sotto gli occhi di tutti e per questo continueremo a mobilitarci per fermare una deriva politica e sindacale che alla “crisi” risponde con licenziamenti di massa e tagli ai servizi pubblici invece di “prendere” i soldi dalla “corruzione” e dalla “evasione” che in Italia vale 180 miliardi di euro ogni anno. Pertanto, USB si mobilita, sostiene la protesta anche all’Università di Salerno e aderisce al corteo degli studenti che si svolgerà venerdì 8 ottobre a Salerno con partenza da Piazza Ferrovia.