Odio ergo sum

Angelo Cennamo

Quanti italiani sapevano, prima che l’altra sera uno sconosciuto provasse ad ucciderlo, che il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, vive sotto scorta da ben 8 anni? Pochi. Forse nessuno. Non è l’unico tra i giornalisti, Belpietro, ad essere attenzionato dalle forze dell’ordine. Come lui, Vittorio Feltri ed Emilio Fede. Cosa leghi i tre, oltre la professione, è facile comprenderlo : le loro testate non figurano tra quelle più progressiste di sinistra. L’attentato a Belpietro, fortunatamente sventato per una pura casualità, ci riporta indietro nel tempo, ad un periodo di forti tensioni sociali e di scontri di piazza. Erano gli anni di piombo quando le brigate rosse seminavano terrore e morte negli ambienti borghesi del Paese, alle prese con lo storico compromesso tra la Dc di Andreotti ed il Pci di Berlinguer. Prima di Belpietro, altri illustri giornalisti pagarono a caro prezzo la loro moderazione, lo stile sobrio non allineato al giacobinismo rosso. Walter Tobagi, brillante editorialista del corriere della sera, perse la vita sotto i colpi di una P38. Indro Montanelli, già fondatore de Il Giornale, venne invece graziato; a quel “fascista”gli spararono solo alle gambe. Forse per educare gli altri cento della sua redazione. Oggi si discute se quel clima da anni ’70, che aveva avvelenato la politica e trascinato il Paese in una vera e propria guerra civile, stia o meno ritornando. Il ministro degli interni Maroni non esclude che possano verificarsi altri episodi gravi, e che non si debba abbassare la guardia. La guardia no, ma i toni sì. E’ sempre sbagliato e scorretto fare i nomi e cognomi ed additare qualcuno come responsabile, se non altro a livello morale, di eventi simili a quello che ha visto come protagonista il direttore di Libero. La responsabilità penale, ci hanno insegnato, è personale. Ma non è la prima volta che fatti di estrema gravità vengano preceduti da campagne di odio a mezzo stampa o da manifestazioni pubbliche dove l’insulto e la calunnia la fanno da padrona. Come non ricordare l’omicidio del commissario Calabresi, condannato prima ancora che dai suoi killer, da un manifesto sottoscritto da un gruppetto di intellettuali, scienziati ed artisti “progressisti”. Marco Biagi fu eliminato in un clima di esasperata criminalizzazione di un certo tipo di giuslavorismo, improntato alle regole della globalizzazione e del libero mercato. Il 13 dicembre del 2009, la mano di un folle colpì con una statuetta il volto del presidente del consiglio. Qualcuno, il giorno dopo, scrisse che l’attentato era simulato, mentre il pm di Milano Spataro, investito del procedimento penale, non giudicò attendibile il referto ospedaliero prodotto dai legali di Berlusconi, e chiese la nomina di un ctu. E’ cronaca di questi giorni il fumogeno lanciato a Raffaele Bonanni alla festa ( si fa per dire) del Pd da parte di una facinorosa di un gruppo sociale, neppure arrestata per il gesto sconsiderato. Infine Belpietro. C’è da preoccuparsi? Forse no. Ma se sei di destra, come ha scritto Vittorio Feltri, rischi.  

 

63 pensieri su “Odio ergo sum

  1. Anche il suo articolo è un fumogeno.Non se ne rende conto, sig.Cennamo? Lei, come tutti noi, avrebbe l’obbligo morale di tacere, prima che i fatti siano accertati, senza peciò fare allusioni di alcun tipo, contribuendo lei stesso ad alimentare quel clima avvelenato (chissà da chi, poi?)che vorrebbe invece condannare.Inoltre le consiglierei di guardare la realtà con un binocolo piuttosto che con un monocolo e forse la riuscirà a vedere con maggiore obiettività. La saluto distintamente.

  2. Quell’elenco è solo una sintesi. Avrei potuto parlare del sindaco di Roma Alemanno e del Papa che non hanno potuto aprire bocca all’Università la Spaienza. O della decisione dello scrittore Pansa di non voler presentare il suo nuovo libro sulla Resistenza in pubblico. Ad ogni modo, visto che lei è così obiettivo ed ha i binocoli, potrebbe indicarmi un solo episodio di violenza o di intolleranza ai danni di intellettuali, giornalsiti o politici di sinistra?
    La ringrazio anticipatamente. AC

  3. Oltre al clima d’odio, avrà certamente sentito o letto qualcosa a proposito della “macchina del fango” funzionante contro chi si discosta dall’ombra del cavaliere. Per lo meno avrà ben presente la foto su quattro colonne di Fini nudo sulla spiaggia sbattuto in prima pagina, oppure l’altra “amorevole” prima pagina con le tette al vento della moglie che si dissocia, oppure i calzini del giudice strambo che li indossa addirittura turchesi.
    Sappiamo di avere a che fare con un politico proprietario di una grande potenza mediatica, per cui saremmo cauti di fronte ad un “attentato” il cui unico riscontro finora è il solo racconto dello sventatore.

  4. Può darsi, ma il paragone tra gli spari e le aggressioni fisiche e la foto di un calzino o di una tetta mi sembra azzardato. La sinistra non è contro i bavagli?

    AC

  5. tirare la pietra e nascondere la mano. da un lato porgere la mano compassionevole e con l’altra attaccare, con una scusa costruita ad arte, uno stato indipendente e fare strage di civili. questo è il tuo modo di esporre i fatti.
    da cittadino, italiano, mi auguro che questi fatti siano episodici, estemporanei e non organizzati. una nuova stagione di anni di piombo sarebbe una iattura specialmente per la gente normale. sarebbe legislazione di emergenza, violenze da tutte le parti, insomma chi l’ha vissuta sa di cosa parlo.
    certo, dovresti rilevare che, il compito dell’ordine spetta a chi governa, e voi siete al governo da oltre 15 anni negli ultimi 20.
    ora proprio tu ultimamente mi hai dato dell’antiberlusconismo, cosa che non contesto, come un’accusa, cosa che ti contensto, per sminuisce le mie opinioni e contributi critici ai tuoi liberi scritti, di parte, su questo giornale.
    ti posso garantire che quotidianamente gruppi neri fanno violenza a semplici cittadini, che fino a prova contraria marco biagi aveva orientamenti politici indipendenti, che quasi tutti i direttori di giornali sono sotto scorta, insieme a tanti uomini politici di sinistra. vedi in queste situazioni o si è uniti veramente e si condanna oppure la strategia del dividi ed impera porta necessariamente a queste conseguenze. in queste questioni bisogna essere accorti, responsabili, maturi, consapevoli, altruisti, disinteressati, pacati, semplici, umani, empatici.. insomma tutte qualità che tu caro angelo, cennamo, non hai messo in questo -e altri- articolo.
    quindi cennamo cala e cala parecchio.
    con affetto

  6. Gentile sig. Cennamo, non sto quì a rispondere alle sue domande, pechè mi rendo pienamente conto della sua “cecità e sordità ideologica”: Si sa, uno che fa parte del partito dell’amore è così lontano dal concetto di violenza… che non ci crederebbe neanche se lo mettessi di fronte ad un cadavere morto amazzato; direbbe che è tutto una montatura o che in fondo se l’è cercata. Ma una cosa vorrei dirle: è più facile ammazzare un uomo con l’arma della parola o con quella delle omissioni e del silenzio che non con una pistola..! Dica a Belpietro di circondarsi almeno di una scorta più affidabile, altrimenti rende vero il detto: “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei!”.

  7. Quindi per il sig. “Civetta” le parole sono più pericolose delle pistolettate o dei fumogeni. E che Belpietro è un pirla perchè la sua scorta non lo sa tutelare a dovere. E meno male che il sordo e il cieco ideologico sono io!

    Caro Michele Zecca, aspettavo il tuo commento puntuale. Apprezzo sempre il tuo punto di vista benchè lontano dal mio. Devo però correggerti : 1) non sono al governo, purtroppo. 2) il centro destra ha governato, complessivamente, 7 anni negli ultimi 16.
    3) Marco Biagi era sicuramente indipendente, ma la sua azione riformatrice era molto liberale. 4) Forse mi sono perso qualcosa : potresti dirmi i nomi e i cognomi dei direttori di giornali sotto scorta?

    Saluti – AC

  8. quello di repubblica, quella dell’unità, paolo mieli etc… e che forse tu non lo sai. e sbagli a contare 1+5+2 fa 8! non sostengo, ma è ovvio, che tu abbia responsabilità di governo e non so nemmeno che fai per campare -non mi interessa- sarò meno puntuale nel commentarti e nel leggerti perchè ultimamente sei poco amichevole. per quanto riguarda le vittime puoi trovare nome, cognome e appartenenza semplicemente consultando weekipedia (spero di aver scritto a modo), prova a farlo e acquisirai maggiore conoscenza. oddio sperando che tu non la consideri uno strumento del male.
    interverrò quando inizierai in un tuo prossimo articolo a criticare la jervolino per la monnezza.
    sempre affettuoso. michele zecca

  9. Nè Ezio Mauro, tantomeno Concita De Gregorio ( è difficile pure pensarlo) hanno la scorta. Neanche Paolo Mieli ce l’ha. L’unico giornalista di quell’area ad averla è Roberto Saviano, ma per ragioni diverse. La storia degli ultimi sedici anni è sotto gli occhi di tutti : le aggressioni fisiche, gli attentati, ed altri episodi di squadrismo, dai no global dei vertici internazionali al fumogeno di Bonanni e all’agguato a Belpietro, hanno avuto come vittime personaggi dell’area moderata e liberale. Fattene una ragione, Caro Michele.
    Sulla Jervolino ho già scritto da qualche parte. Lo rifarò.

  10. sei infantile e un poco truffaldino. ti piace avere, comunque, l’ultima parola. bene assodato che non sei il ministro dell’interno, e che immagino non hai rapporti “speciali”, mi spieghi come fai a sapere chi è sotto scorta? per definizione e per procedura la scorta e data ed è segreta.
    saviano più che un giornalista è uno scrittore che ha avuto il pregio di raccontare come in campania il pdl sia inquinatissimo di camorra. ma questa è un’altra storia.
    quindi o riveli come fai, quali sono le fonti, oppure racconti delle balle. a proposito, tanto per precisare biagi fu definito un rompicoglioni, e mi pare, se ricorso bene lui voleva la scorta che invece gli fu tolta. mi piace ricordare anche d’antona la cui moglie è stata brillante deputata (o senatrice) nelle file del centrosinistra. ora a me dispiace per belpietro, sono offeso come cittadino che non sia riuscito a proteggerlo, ma tu come fai ad accusare la sinistra? ci sei o ci fai? chiedo scusa per il tono. sempre affettuoso. michele zecca

  11. Le notizie sulle scorte le ricavo da quello che è stato detto dai mass media e dallo stesso Belpietro ( notizia mai smentita).

    Non so in che Paese vivi, io in Italia. Ci vivo da 43 anni ( la mia età). Non ricordo un solo episodio di violenza proveniente da ambienti moderati e liberali ai danni di personaggi di estrema sinistra. E’ sempre stato il contrario. I truffaldini sono altri; quelli che raccontano la storia di questo Paese con gli occhiali capovolti.

    AC

  12. Dimenticavo: provi a guardarsi “Fascisti su Marte” e capirà chi vive su un altro pianeta!

  13. la signora civetta, guarda “certi film”, e pensa che sia la relatà….Mah????
    Probabilmente, lei, non sa che tanti giovani nelle scuole e nelle università italiane venivano picchiati fino ad essere uccisi, mentre tanti professori li bocciavano senza neanche farli sedere ai tavoli delle commissioni, solo perchè di DESTRA.
    Ripeto : quarantanni di falsa democrazia ha generato questa realtà …purtroppo.
    in bocca al lupo

  14. Sinceramente guardo questi film per farmi qualche bella risata….!
    L’ironia è l’arma migliore.

  15. cerco di aiutarti a fare chiarezza riferimento: http://www.ansa.it/web/notizie/photostory/primopiano/2010/10/01/visualizza_new.html_1757437064.html?idPhoto=1
    giornalisti sotto scorta che riporta il link: maurizio belpietro, roberto saviano, rosaria capacchione, lirio abate, magdi allam, vittorio feltri, emilio fede, maurizio costanzo
    sicuramente ce ne sono molti altri. questa situazione dimostra due cose, la prima è che chi cerca la verità, e fa cronaca senza censurare le notizie in Italia è in pericolo (diciamo che siamo nel campo del rischio del mestiere); la seconda esprimere le proprie idee liberamente (diciamo che questo non dovrebbe mai in nessun caso essere ammesso perchè questa gente si qualifica da sola) in Italia è pericoloso. ma dimostra anche una terza cosa, egualmente brutta almeno moralmente, e cioè in tutte queste storie c’è chi ci inzuppa il biscotto, fa un grande polverone e vuole trarre vantaggio da assurde, inutili e speciose polemiche senza nessuna base morale (parlo di morale politica). ora caro giovane, a 43 anni in un paese di vecchi come l’Italia si è giovani, angelo (cennamo) perchè non cerchi di calare un pochino, e per favore in futuro cerca e cita tutte le notizie per sostenere le tue tesi. ho capito che ti garba berlusconi, ormai lo sappiamo, ma non ce mica bisogno che lo infili da tutte le parti. ti riporto la tua ultima frase, nella tua ultima risposta: “Non ricordo un solo episodio di violenza proveniente da ambienti moderati e liberali ai danni di personaggi di estrema sinistra. E’ sempre stato il contrario. I truffaldini sono altri; quelli che raccontano la storia di questo Paese con gli occhiali capovolti.” ora rileggitela piano, piano e vedi che hai scritto e pensato una vera stupidaggine.
    stammi bene io la chiudo qua, tua fai come ti pare.
    sempre affettuoso. michele zecca

  16. @michele Zecca
    Sig.Michele….non c’è bisogno di sprecare inchiostro, perchè non c’è più sordo di chi non vuol sentire, nè più cieco di chi non vuol vedere.
    Purtroppo gran parte degli italiani sono fatti così: manca di obiettività e di capacità critica che non sia rivolta a salvaguardare la propria parrocchia e dunque i propri interessi; ma soprattutto manca di senso del pudore!!!! Saluti.

  17. Forse non ho tanto pudore quanto lei, che si nasconde dietro ad uno pseudonimo per dare improbabili lezioni ad altri.
    Nell’elenco di Michele Zecca figurano giornalisti di area moderata che sono sotto tiro o da ambienti di estrema sinistra o da parte della malavita organizzata. Magdi Allam è sotto scorta perchè ha il coraggio di scrivere sull’Islam quanto non sarebbe mai possibile scrivere su testate quali Repubblica o L’Unità. Si è faziosi se si dice che chi frequenta i centri sociali è particolarmente scalmanato a certe manifestazioni? Conoscete qualche iscritto ai circoli della Brambilla che vada in giro con molotov o altro? Vogliamo prenderci in giro?
    Io non appartengo a nessuna parrocchia, e se do il mio voto a certe persone è solo perchè giudico gli avversari di queste peggio di loro. In Italia si vota turandosi il naso : su questo saremmo d’accordo un pò tutti, no?

    Saluti – AC

  18. Sì, sull’ultimo punto ha perfettamente ragione: in Italia si va a votare(secondo,tra l’altro,una legge elettorale
    incostituzionale)turandosi il naso ,ma anche facendo bene attenzione a dove si mettono i piedi per non “infangarsi”(è un eufemismo) ancora più di prima.”
    Gent. sig. Cennomano, io uso lo pseudonimo in quanto tale, semplicemente perchè mi piace: sarei per lei una persona perfettamente sconosciuta anche se le dicessi il mio nome. Il pudore, credo, si misura secondo ben altri atteggiamenti e comportamenti!
    Non intendo dare lezione a nessuno, ma a volte qualche provocazione può essere di stimolo a una riflessione un pò più allargata.Però occorre predisporre il binocolo. Scherzo, sig. Cennomano, non si arrabbi. Distinti saluti.

  19. Le chiedo scusa sig. Cennamo, ho sbagliato a scrivere il suo cognome: non ho controllato perchè pensavo di averlo memorizzato bene. Come vede,in questa situazione di anonimato, un nome vale l’altro, non è questo l’importante , bensì il messaggio.

  20. Resto davvero sconcertato. La negazione della verità da parte di una certa ideologia di sinistra è davvero il frutto della cultura del politicamente corretto. Ma mi chiedo: chi ha dato la patente di onestà a coloro che si autodefiniscono “buoni” in contrapposizione con i cattivi berlusconiani? Chi ha stabilito che Repubblica è un giornale più meritevole di Libero o del Giornale? Chi ha deciso che Anno Zero è più attendibile di Porta a Porta?In definitiva, chi consente ad una minoranza di una certa sinistra di autoreferenziarsi come la parte buona della società? Chi ha determinato per legge che i dossier di Repubblica sono giornalismo, mentre quelli del Giornale sciacallaggio? Io veramente resto basito dall’arroganza culturale di persone che condividono il pensiero della sig.ra civetta o del sig. Zecca.In questo paese per oltre 50 anni si è assistito alla massificazione della cultura ed al macero dei cervelli, per cui si è imposto all’immaginario collettivo che la sola vera cultura, onesta, antimafia, intelligente, fosse quella che apparteneva ad un certo tipo di sinistra, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Finalmente oggi una certa destra si sta riappropriando degli spazi di cultura, e questo fa inferocire i santoni della sinistra. Basta davvero con il politicamente corretto, e consiglierei alla sig.ra Civetta di usare Ella quel binocolo che consiglia al sig. Cennamo ( che non conosco). Forse, attraverso il binocolo, capirebbe che la visione che ha della realtà è davvero un pò distorta da decenni di dittatura culturale della sinistra e dei suoi santoni e sacerdoti ( mi fa ancora inorridire il premio nobel a Dario Fo). Rispetto poi al governo di Berlusconi, è vero che sono otto anni che governa, ma cambiare una massificante e mortificante situazione di privilegi, di lobbies partitico-sindacali, di logge massoniche clericalculturali, non è davvero compito semplice. E forse, il sig. Berlusconi non ne è nemmeno capace, o non ne ha la volontà. Ma che vi sia bisogno di una grande rivoluzione culturale e sociale, anche contro quei templi autoreferenziati dei sacerdoti del politicamente corretto ( i vari Santoro, Travaglio, i giornalisti della redazione di Repubblica, per intenderci e perchè no, anche Saviano), credo che non ci sia alcun dubbio. Che finalmente si torni a vedere le cose a 360 gradi, senza preconcetti e pregiudizi dettati dalla Feltrinelli, credo che sia doveroso. E può darsi che se la gente si abitui a ragionare davvero, non avremo bisogno del meno peggio, come dice Cennamo, turandoci il naso ( condivido), ma potremo finalmente aspirare al meglio, come in qualsiasi altro paese civile, nel quale, a distanza di 65 anni dalla fine della guerra, non esistino più ancora le associazioni partigiane…

  21. E aggiungo, a dimostrazione della saccenteria e del pregiudizio di qualcuno: ma chi ha stabilito che l’attuale legge elettorale è incostituzionale? quale sentenza della Suprema Corte ha dettato tale definizione? o Forse mi sono perso il colpo di stato che ha stabilito manu militari come andare a votare? E non è forse vero che la sinistra, che ha retto questo paese per due anni, non ha nemmeno tentato di cambiare la legge elettorale? E non è forse vero che con la cessazione delle preferenze, almeno qui al sud, è terminato il mercato dei galoppini dei voti, e delle segretarie dei pseudo-candidati? Ma tant’è, poichè con questa Legge la sinistra perde, la Legge non è buona.Complimenti, sig.ra Civetta, ma mi sa che nemmeno il binocolo può bastare… ci vorrebbe un radio telescopio.

  22. Non sono arrabbiato con lei sig.ra ( o sig.) Civetta. Il confronto, anche quando è acceso, è sempre uno strumento di arricchimento. Sottoscrivo, poi, quanto ha esposto il “cittadino basito”. Sto leggendo l’ultimo libro di Gianpaolo Pansa. La sua esperienza ci insegna come questo Paese sia ancora ancorato a degli schemi culturali di tipo gramsciano e dossettiano. La sinistra, ancora oggi, fa fatica a riconoscere le vere ragioni che spinsero i partigiani rossi a combattre contro i nazifascisti : far diventare l’Italia un Pese satellite dell’Unione Sovietica ( sic nel libro citato). Certe ambiguità sono continuate. L’occupzione dei centri culturali, dell’editoria, della scuola, delle università e del cinema ha consentito alla sinistra di padroneggiare in alcuni contesti. Chi non è parte di quegli ingranaggi consociativi è considerato un figlio di un Dio minore. Chi legge Libero o Il Giornale è un ignorante, chi compra Repubblica un intellettuale.
    Infine la legge elettorale. Voglio sgombrare il campo da una leggenda : Calderoli la definì una “porcata” solo perchè gli impedirono di aggiungre il premio di maggioranza anche al senato. Questa è la verità.

    Saluti – AC

  23. Nei Paesi scandinavi, in Svezia, in modo particolare, dove l’evasione fiscale è al 3% e non al 33% come in Italia, dove, proprio per questo tutto funziona meglio a livello sociale, bene in questi paesi le opere di Dario Fo vengono studiati a scuola come noi studiiamo Dante!!! Sono tutti scemi e politicizzati? Nemo profeta in patria!!!
    Poi “ve la menate” su chi legge questo o quel giornale.Il problema non è questo, il problema è chiedersi chi sta dietro ad un giornale; ecco perchè io leggo “il Fatto Quotidiano” , perchè è l’unico giornale in Italia che NON HA UN PADRONE e che NON HA FINAZIAMENTI PUBBLICI, perciò è l’unico veramente LIBERO e non OCCUPATO come qualche altro.
    Mi limito solo a questo perchè il vostro sfogo di ODIO, pardon, AMORE che trasuda da ogni rigo e da ogni parola, si commenta da solo!

  24. A PROPOSITO DEL FATTO QUOTIDIANO sono stata un pò imprecisa nel dire che NON HA finanziamenti pubblici. La frase esatta è: RIFIUTA i finanziamenti pubblici, perchè gli spetterebbero per legge. Questo è la prima peculiarità del vero GIORNALISMO: la LIBERTA’, appunto !.

  25. Chi esprime in tutta libertà il proprio pensiero non ha nulla da temere, a maggior ragione chi fa informazione, perchè per la libertà si può anche morire.
    Travaglio è uno che non ha la scorta, perchè dalla sua parte ha il coraggio delle proprie idee e questo fa la differenza!!!

  26. signor Cennamo, io non penso lei sia sincero quando dice di schierarsi con il meno peggio. Penso che lei piuttosto abbia semplicemente scelto il più potente ricco ed influente. Mi pare di capire che lei abbia nel liberalismo il suo ideale. Quindi la sua sensibilità dovrebbe assolutamente distinguere tra populismo e democrazia, e dovrebbe avvertirla della pericolosità di un monopolista a capo del potere legislativo.
    Dove casca l’asino è quando a fronte di una collaudata ed annosa macchina del fango, se lo lasci dire da uno che si è sentito dare del “coglione” “cumunista” ed addirittura “antib.” inteso come epiteto, lei colga il clima d’odio solamente nell’occasione di un presunto attentato.

  27. E chi lo ucciderebbe uno che ha scritto decine di libri contro Berlusconi?
    Quanto a Dario Fo, continuino pure a studiarlo in Scandinavia. Anzi, speriamo che lo esportino al Polo nord.
    Non leggo il Fatto, ma, da un’altra angolazione, ammiro quell’iniziativa editoriale. Credo che venda più dell’Unità.

    AC

  28. Egr. Panormo,
    in questo Paese, un sedicente liberale ( io lo sono) non può di certo dare il suo voto o simpatizzare per una sinistra che è ancora legata ai vecchi stereotipi gramsciani. L’Italia non è come l’Inghilterra, e neppure come gli Usa. In quelle nazioni la sinistra ha una forte propulsione al riformismo, e non è succube del sindacalismo estremo. E’ di queste ore la notizia che Bersani, per rifondare il vecchio Ulivo di Prodi, stia proponendo un accordo elettorale al partito di Vendola. Nella migliore delle ipotesi, l’accordo ingloberà anche Di Pietro. E’ legittimo criticare Berlusconi, ma un moderato riformista che aspira ad una democrazia liberale non ha altra scelta. Quella battuta di spirito ( non è difficile distinguere una barzelletta da una campagna di odio)che lei ha citato nel commento, non solo non la stigmatizzo, ma la condivido, se la sinistra italiana è ridotta com’è.

    Saluti – AC

  29. sig. Cennamo, lei si è messo in un vicolo cieco. Fino a quando potrà partinareggiare per un monopolista prevaricatore in nome del liberalismo?

  30. Non vedo monopoli : l’80% di chi scrive in Italia ( giornalisti, scrittori, autori televisivi e cinematrografici, accademici) non vota Berlusconi. La destra ha ancora tanta strada da fare sul piano del liberalismo. Ma la sinistra, in questo Paese, non è arrivata neppure alla socialdemocrazia. Se lei è uno statalista convinto, continui pure a sostenere il duo Bersani-Vendola.

    Saluti – AC

  31. L’ha prorpio plagiata Mr B. Ripete le sue stesse frasi e affermazioni che non hanno nessun riscontro oggettivo. Ma tant’è, a volte basta la parola…come diceva un vecchio slogan pubblicitario.Poi a forza di ripeterla essa diventa una mezza verità e poi una convinzione. Ma cosa mi fa sig. Cennamo, lei che è una persona intelligente, presumo,usi un pò la sua testa e metta da parte il berlusconismo che tante disgrazie sta causando a questo Paese; lasci stare qualsiasi etichettatura di alcun genere e ragioni invece su diritti e giustizia, quelli sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e vedrà che ci troveremo d’accordo.
    Vorrei infine ribadire che questa Sinistra ha rotto con Gramsci già nel 1926 durante il Congresso di Lione e lei ancora non se ne è accorto, tanto è preso dall’abbaglio del berlusca.E aggiungo che questo è stato l’inizio della fine della Sinistra Italiana, perchè Gramsci è stato uno dei più grandi politici e intellettuali del ‘900
    di cui possiamo esere solo orgogliosi.Ma soprattutto è stato un grande euomo e un grande MERIDIONALISTA come pochi altri. Purtroppo viviamo in un Paese che, per natura o per ignoranza, è portato a disconoscere i suoi figli migliori! Saluti

  32. La grande intuizione di Gramasci fu quella di aver capito che per guadagnare consensi si doveva propagandare l’ideologia comunista nei più importanti centri culturali : scuola ed università. Da allora è cambiato poco. Le contestazioni dei docenti e degli studenti indottrinati ne sono la prova. Buon comunismo, sig. Civetta.

    AC

  33. Leggo di “liberismo” e si vuole intendere DESTRA, parlate di DESTRA, e citate Berlusconi….ma voi tutti che siete tanto intelligenti sapete che il LIBERISMO è l’antitesi della DESTRA?

    La DESTRA è in primo luogo, riconoscere il carattere sovvertitore dei movimenti scaturiti dalla rivoluzione francese, siano essi il liberismo o la democrazia o il socialismo.
    Essere di Destra significa, in secondo luogo, vedere la natura decadente dei miti razionalistici, progressisti, materialistici che preparano l’avvento della società plebea, il regno della quantità, la tirannia delle masse anonime e mostruose.
    Essere di Destra significa, in terzo luogo, concepire lo Stato come una comunità organica dove i valori politici predominano sulle strutture economiche e dove il detto”a ciascuno il suo” non significa uguaglianza ma equa disuguaglianza qualitativa.
    Infine essere di Destra, significa accettare come propria quella spiritualità aristocratica, religiosa e guerriera che ha improntato di sé la civiltà europea e – in nome di questa spiritualità e dei suoi valori – accettare la lotta contro la decadenza dell’Europa”.

    Per cortesia, una proprietà di linguaggio adeguata, probabilmente, vi farà comprendere meglio.
    Questo solo per non farvi bisticciare inutilemte: siete tutti figli di questa democrazia.
    Perdonatemi l’intrusione, era da più giorni che vi leggevo e mi è toccato intervenire.

    in bocca al lupo

  34. Adesso stai a vedere che il liberismo è una prerogativa di Vendola e di Rosy Bindi. Lupo solitario, vive in Italia o su Marte?

    AC

  35. Probabilmente non sono stato chiaro nell’esporre il mio pensiero.
    Tutti quanti si definiscono Liberali, Democratici, Socialisti, Fascisti, Comunisti ecc. sono da definirsi di SISTRA, in quanto queste ideologie o forme di governo, in diversa misura, sono tutte figlie della Rivoluzione Francese.
    La Destra è altro, la DESTRA è quanto la Rivoluzione Francese ha inteso combattere.
    in bocca al lupo

  36. Caro Lupo, quella destra ( la destra aristocratica e reazionaria) non esiste più. Dalla rivoluzione francese ad oggi ne è passato di tempo. Oggi, in Italia, si è registrato un vero ribaltamento. La destra, storicamente conservatrice ma anche liberale ( A. Smith, J. Locke), è diventata un forza riformista e modernizzatrice, nonostante i suoi limiti. La sinistra di Vendola, Bersani e Bindi, è invece una forza politica conservatrice. Si oppone alle riforme, si oppone al nucleare, si oppone alla modifica della costituzione, che considera un totem intoccabile. Si oppone al cambiamento della scuola e dell’Università per difendere i privilegi del “baronato”.

    AC

  37. I REAZIONARI che vestono i panni degli INNOVATORI : mi ricordano tanto il LUPO nella favola di Cappuccetto Rosso, travesito con i panni della nonna. Ha fatto una brutta fine, però!

  38. …si civetta,
    sono un REAZIONARIO: reagisco alla droga e alla sua cultura dell’apparire , reagisco all’aborto e alla cultura della morte, reagisco chi fa del “genere” un fatto facoltativo e relativo, allo sfacelo di questa società che si esprime solo manifestando amore verso la materia, la relatività, l’edonismo ed il consumismo.
    Oggi reagirò, nei limiti che la legge mi impone, a chi vuol appropriarsi, dopo che hanno distrutto ogni sogno di una RESTAURAZIONE di una socialità condivisa, anche del termine DESTRA non avendo il coraggio di presentarsi con le proprie idee e le proprie proposte solo per raccattare un po di voti.
    in bocca al lupo

  39. Su alcune cose potrei anche trovarmi d’accordo con lei.Solo che a me non piacciono le generalizzazioni come anche le contraddizioni. Lei è a favore della pena di morte e poi afferma che è “contro una cultura di morte.” Cosa la fa sentire poi così sicuro delle sue verità e dei suoi valori al punto da giudicare chi non si sennte di appartenere al proprio genere: cosa ne sa della sofferenza di queste persone, che solo ora, dopo anni di umiliazioni, hanno il coraggio di esprimere liberamente il loro sentire, la loro sofferenza interiore. Non si accettano le persecuzioni e le torture per divertimento.In genere sono persone molto sensibili, di una sensibilità che permette loro di vedere laddove nè lei, nè io ci riusciamo.
    Dice che è contro l’edoonismo e la cultura dei beni materiali e poi è dalla parte di chi fa dell’edonismo e della ricchezza sfrenata e priva di qualunque etica e morale la propria bandiera, la propria battaglia di vita al punto da sentirsi un essere supremo. E’ contro la Relatività, ma poi se serve, si relativiizza anche la bestemmia…Son belle le parole ,ma vanno usate a proposito e non come fumo negli occhi. Saluti ..

  40. cARA LA “MIA” CIVETTA….SE LE è DI CONFORTO POSSO DIRLE CHE SONO UN ANTIBERLUSCONIANO DI SICURA FEDE, SA PERCHè?????
    PER TUTTI QUEI MOTIVI CHE HO SCRITTO IN PRECEDENZA E NON SOLO.

    Illustrissimo sig Michele, lei è un anti comunista? Io lo sono stato quando ci sparavano a dosso e dovevamo conquistarci con la forza della disperazione la possibilità di poter entrare negli atenei delle università non solo per studiare e quando davanti alle fabbriche andavamo a parlare di Umanesimo del Lavoro e SOCIALIZZAZIONE dei mezzi di produzione….ma tutto questo non era FASCISMO, ovvero non era tutto fascismo, erano i frutti diretti della “RERUM NOVARUM” a cui il regime fascista ispirò le sue politiche sociali.
    Fare oggi dell’anticomunismo, quando questi non esistono più e la loro ideologia e stata palesemente confutata e sbugiardata, è troppo facile.

    Lei mi chiede se sono FASCISTA? Le rispondo che se qualcuno mi identifica in queste “vesti”certamente non mi offendo, ma le assicuro che sono un uomo di DESTRA che è cosa ben diversa e……….per un liberal/liberista/libertario è ancora “peggio”.
    In bocca al lupo

  41. ….x civetta
    il V° comandamento dice “non uccidere il GIUSTO”:
    la droga e l’aborto uccidono certmente, indiscriminatamente, chi colpa non ha.
    Sulla grotta di Btlem c’era scritto: ” Pace agli uomini di BUONA VOLONTA’…..per gli altri Gesù ha portato la “SPADA” e…il “FUOCO eterno.
    in bocca al lupo

  42. Scusi, mA MI CHIEDO quale Bibbia legge lei, perchè ho l’impressione che le conclusioni siano sue libere interpretazioni e vadano ben al di là del Vecchio Testamento. “Occhio per occhio …”per lei sarebbe solo una gentilezza!!!
    Suvvia, Lupo, sia un pò più mansueto… ne ricaverebbe in pace interiore! Saluti.

  43. non condivido assolutamente le posizioni di Lupo, che d’altra parte si autodefinisce “solitario”, ma a lui va tutta la mia simpatia. Come non provare solidarietà per chi vagheggia un aristocratico ordine corporativo e nel contempo affronta la misera italica contemporaneità dove l’attore assoluto è un intraprendente magliaro capace di condizionare la quotidianeità ed il futuro di 60 milioni di individui con i suoi problemi personali?
    E stasera, grazie alla Gabbanelli, ho scoperto aversi predisposto anche una sua Hammamet in quel di Antigua, naturalmente regalando una delle nuove ville all’ex primo ministro compiacente.

  44. L’ultima colpa di Berlusconi : essere ricco e potersi permettere una villa ad Antigua. Vogliamo raccogliere le firme per un bell’esproprio proletario?

    AC

  45. x il sig. cennamo
    vorrei farti meditare su alcuni comportamenti, di “politica estera” che il nostro presidente sta attuando: ville ad Antigua, amicizia con il cammelliere Gheddafi, grandissima amicizia con Putin…….ci fai caso che sono tutti “paesi” che non hanno un patto di estradizione per reati commessi in Italia?
    Non ti fa pensare che Lui si sta preparando ad un nuovo esilio….forzato dagli eventi…. ad “Hammamet”?
    ????…però il “presidente mi è molto simpatico, comunque questo non mi esime da giudicarlo non degno di rappresentare l’Italia.
    Certo….guardando il panorama politico non ci sono grandi scelte…..
    forse TREMONTI????
    comunque come ha scritto il sig. panormo….mi isolo sulla mia vetta ed “ULULO ALLA LUNA”.
    in bocca al lupo

  46. Se avessi i soldi di Berlusconi, la comprerei anch’io una villa ad Antigua. Lei no?
    Putin e Gheddafi ci passano gas e petrolio. Senza il petrolio, non staremmo qui a scriverci.
    Non sono un fan di Berlusconi, ma i suoi avversari sono di gran lunga peggio di lui. Della Loggia, non Feltri, sul Corriere di ieri ha scritto che il berlusconismo è l’unica novità politica degli ultimi venti anni.

    AC

  47. Farneticante!!!!!
    Si è mai chiesto come il Sig. B. si sia fatto tutti quei soldi o vive con la testa sotto il braccio? Si è mai chiesto qual è la differenza tra un imprenditore e un faccendiere? Sa cosa vuol dire CONFLITTO D’INTERESSE, che a quanto sembra di capire,per lei è solo un luogo comune? Sa cosa vuol dire CARTA COSTITUZIONALE, che per lei è un altro luogo comune? L’elenco sarebbe troppo lungo per un “luogo comune ” come lei!

  48. E’ farneticante l’ossessione per Berlusconi. La vicenda della villa ad Antigua si è già sciolta come neve al sole. Sul passato del cavaliere forse lei sa qualcosa che nessun altro sa, neppure la magistratura, che lo sta indagando da 16 anni.
    La carta costituzionale si difende sempre, anche quando tutela la segretezza della corrispondenza e delle conversazioni telefoniche. Il doppiopesismo rancoroso non porta da nessuna parte. Chi ha votato per Berlusconi conosceva i suoi conflitti di interessi, e se n’è fregato. Esattamente come la sinistra che non ha mai legiferato sulla materia.

    AC

  49. Il suo modo di ragionare mi ricorda il modo di fare di chi propone il gioco delle tre carte. Devo darle atto che è bravo a mescolarle, quasi quanto il suo Maestro, ecco perchè è un bravo maestro. si fa quasi superare dai suoi allievi!
    Così come quelli che vanno a parlare per lui in televisione: sembra che abbiano seguito tutti un corso accellerato di comunicazione pro Grande Maestro; è un affastellamento di frasi-slogan tutte uguali, sempre le stesse ,ripetute da tutti con lo stesso tono e lo stesso stile,spesso aggressivo e sicuramente privo di rispetto per l’interlocutore che viene costantemente impedito di parlare, in quanto gli si urla addosso mentre sta esprimendo il proprio pensiero. La tecnica ormai è perfino troppo scontata e noiosa.
    Anche lei, sig, Cennamo, usi il suo voabolario per esprimersi, altrimenti, ne risentirà anche il suo pensiero perchè poi si convincerà di ciò che si presta a dire per salvare il Grande Capo, e lo sa perchè? perchè prima o poi si sentirà “fregato”! (consiglo di amica). Lo stesso vale per i seguaci di D’Alema pensiero!

  50. Vorrei ribadirle sig, Cennamo,che io sono una persona che non ama essere etichettata, non sento il bisogno di indossare “un abito firmato”,perchè credo che non sia l’abito a fare il monaco ma la personalità. Non mi piace farmi scudo con un santo protettore, non mi piace togliermi il cappello e inchinarmi,anche se lo apprezzo come gesto di galanteria di un uomo nei confronti di una donna. Io sono come il girasole e il servitore:
    “loro si inchinano al sole, ma se uno è troppo inchinato vuol dire che è morto. Tu sei un servitore, non un servo. Servire è l’arte suprema. Dio è il primo servitore; Lui è il servitore di tutti gli uomini, ma non è il servo di nessuno..”(da LA VITA é BELLA”).
    A proposito della novità: anche Mussolini fu una novità , così come Hitler ,ma chi ha battuuto B. per 10.000 anni a 20 è stato CORTEZ, che fu l’amara novità per i poveri e tranquilli indigeni del NUOVO MONDO!
    Che poi ciò sia un’affermazione di Galli sulla Loggia è relativo. Non bisogna prendere tutto per oro colato da certi signori della penna, sig. Cennamo,non l’ha ancora capito? Alla fine mi ringrazierà per queste lezioni gratuite, se ne saprà far tesoro.

  51. Gent.ma sig.ra/ sig.na Civetta, ma Lei esiste veramente? Sa perchè, a leggere i suoi commenti mi è venuto il dubbio che a scriverli sotto lo pseudonimo ” civetta” sia lo stesso Cennamo, giusto per tenere in piedi questa discussione… Mi è venuto questo dubbio perchè i suoi scritti appaiono, oggettivamente, talmente faziosi, di parte, privi di qualsiasi spirito critico, arroganti, saccenti, pieni di luoghi comuni e di citazioni a sproposito,e in definitiva inutili e sterili,a meno del loro tratto umoristico ( che in definitiva mi spinge a leggerli), che faccio fatica a pensare che esista veramente una persona in carne ed ossa che possa seriamente pensare e dire le cose che Ella dice.Ed allora, ho iniziato a maturare la convinzione che sia il sig. Cennamo a scriversi, per avere l’occasione di rispondersi. Se così non fosse, mi scusi per aver dubitato della sua esistenza. Anche se in tale ipotesi ultima, e se quanto dice e scrive è indice di una personalità reale, provo un terribile sgomento al solo pensiero di poterLa un giorno, per caso, incontrare ( viviamo, credo nella stessa Provincia e potrebbe sempre capitare). Sarebbe un’esperienza sconvolgente avere una qualsiasi forma di rapporto con Lei. Con affetto. Marcello

  52. Vorrei dissipare il dubbio di Marcello : io e la sig.ra Civetta non siamo la stessa persona. Mi fa piacere, comunque, leggere i pareri di tutti, anche quelli che non condivido.

    Saluti – AC

  53. Mi permetterei un piccolo consiglio non richiesto al signor Marcello: impari a gestire il suo sconvolgimento. Intanto perchè le Civette son molto più diffuse di quanto non appaia, ma soprattutto perchè da un giorno all’altro potrà capitare che si diventi tutti antib. Converrà con me che noi italiani ci infatuiamo facilmente dell’Uomo del Destino, salvo poi disconoscerlo appena subito, ma dopo, che il gallo abbia cantato. E senza mai fare i conti con sè stessi, ma sempre attribuendo tutte le colpe al “cavaliere” di turno.

  54. Gent.mo sig. Patorno, La ringrazio per il consiglio, anche se forse basato su un presupposto sbagliato. Io non sono nè per B nè anti B. Veda, questo proprio è il problema con la sig.ra Civetta, ed i suoi simili. Essi ritengono che si debba essere antiB, e se non lo si è visceralmente, allora si è B. Non riescono nemmeno lontanamente a immaginare che possano esistere uomini che siano semplicemente L, e cioè liberi . Uomini che non abbiano paura di dire che Gomorra è uno schifo di libro, perchè scritto male, e per questo essere immediatamente additati come C ( camorristi).Uomini che abbiano in odio ( odio ergo sum) tutto ciò che è politicamente corretto, intendendo con tale dizione quell’insieme di idee che, manifestate, ti fanno BBB( bravo,bello, buono) perchè ritenute pure e, quindi, indiscutibilmente di sinistra. Io non Le dirò se B ( il nostro B) mi sia simpatico o meno, certo, la sig.ra Civetta e i suoi simili finiranno con il farmelo amare, per contrasto, perchè certamente non riterrò mai che il B( sempre LUI) sia l’unica, enorme, impersonificazione del male dell’Italia, mentre tutto il Bene sia nel resto, nei cittadini e soprattutto nella Società Civile( che ancora debbo capire qual’è, ogni volta che ne sento parlare, mi si rizzano i capelli in testa). Caro Sig. Patorno, per chiarirLe meglio il concetto, io ho in violenta antipatia ( odio ergo sum), gli osservatori sulla legalità, gli accordi di programma, i patti territoriali, le cabine di regie,le sinergie: mi fanno venire i capogiri, come quando ero piccolo e cercavoi di immaginare le convergenze parallele ( non so se ha l’età per ricordarle, è robra da preistoria democristiana). E visto che ci sono le dirò anche che mi è un tantino antipatico anche il cinema francese ( due palle),ed ugualmente , un pochino pochino anche i profeti di verità a tanto a parola( vedi Travaglio, Fazio, ecc.); anche Benigni mi piace così e così. A causa di queste mie colpe sono per forza un B ( si, in quel senso lì)? Se ritengo insignificanti i viola e quelli del libretto rosso, sono m ( mafioso)? Ecco, dagli scritti della sig.ra Civetta, io colgo queso certo bianco/nero e comunque la sicurezza di essere dalla parte del bianco, sempre e comunque. Questo mi sconvolge.E mi scuso per i miei inopportuni ed inequilibrati commenti. Con attenzione. Marcello.

  55. Mi scusi sig. Panormo, ho indicato erroneamente il suo nome nel risponderLe. Faccio ammenda. Marcello

  56. Ha capito esattamente l’opposto di quello che intendevo dire, ma, siccome non cè più sordo di chi non vuol capire, chiudo quì la discussione: non mi interessa assolutamente far muro contro muro. Distinti saluti!

  57. Mi è piaciuto molto l’ultimo commento di Marcello. E’ perfettamente in linea con il pensiero dominante di questo Paese : se non attacchi e insulti Berlusconi, allora sei berlusconiano. Condivido anche la critica al conformismo che esiste dalle nostre parti. Non apprezzare Saviano o Benigni pare sia un tabù.

    AC

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