Salerno: Capitaneria, comandante Mollica “Grande intesa col territorio. Lascio con nostalgia”

rol

Un solo anno alla Capitaneria di Porto di Salerno, per il comandante Claudio Mollica. Sua nuova sede, dal 10 ottobre, Venezia, in qualità di caporeparto tecnico amministrativo, nel cuore della Capitaneria lagunare. Con notevole soddisfazione Mollica ha accettato il nuovo incarico, perchè si avvicina agli affetti familiari, a Padova, ma con notevoli punte di rammarico lascia Salerno “per la qualità delle relazioni istituzionali e sociali, create armoniosamente, difficilmente emulabili in altri contesti.” Le sue parole, in un’intervista fiume al nostro quotidiano, che ha seguito in questi mesi della sua permanenza in città, l’attività marittima e costierica da lui diretta, sempre con interesse e stima. Perchè Mollica, lascia senza dubbio un buon ricordo di sè per il tratto cortese ed umano, oltre che professionale, che ha sempre connotato le sue operazioni, anche raccordandosi alle altre Forze istituzionali. Un turn over rapido il suo in quanto, come da lui asserito, “esistono più ufficiali che incarichi, il che accelera i termini di permanenza dei singoli nelle diverse realtà”. “Un periodo denso di soddisfazioni, quello Salernitano- ha aggiunto il comandante- che ha encomiato l’impegno profuso senza riserve. Nel dicembre scorso, all’indomani della filiera della pesca, presentata all’ente camerale, sulla tutela del consumatore in materia, ben 250 tonnellate ittiche sequestrate a Capaccio,  Filo d’Arianna, nome dell’operazione, nonchè  altri prodotti. Anche il latte di bufala, in pessimo stato, c’indusse ad agire tempestivamente con l’attività di Polizia giudiziaria, che intervenne per inosservanze al deposito, sia per igiene, che per licenze. Molto apprrezzato l’intervento a tutela dei consumatori. Nello stesso periodo, ci dedicammo al controllo delle mense scolastiche ed ospedaliere, con intervento dei Nas. La venuta della commissione europea, in gennaio, per verificare dispositivi di sicurezza portuale, soddisfacente: report concluso, lusinghieramente, grazie anche all’Autorità Portuale, che ha ricevuto l’invito per presentare anche a Bruxelles tale Piano, adottabile per la sicurezza europea. Da febbraio a giugno, la campagna d’informazione e prevenzione per sicura balneazione da diporto, in 17 Comuni salernitani, anche per gli studenti “Mare Sicuro” e rafforzamento sul mare della Capitaneria, con consistente decremento di decessi: quest’anno solo 6, a fronte dei 12 dello scorso anno ed 1 solo sinistro marittimo, a Palinuro. Il fatto che il 15 agosto, giornata d’allerta per ogni Capitaneria, a quella di Salerno non sian giunte chiamate di soccorso, ci fa ben sperare. Sono grato dell’attenzione che il Prefetto Sabatino Marchione ha voluto dare a tale campagna, aperta e conclusa alla Prefettura, nell’ambito dell’Osservatorio sugl’incidenti stradali, che anche Napoli adotterà: siamo stati maestri in ciò. Anche l’esercitazione dell’aereo in acqua, con tanto di simulazione e coordinamento delle varie Forze dell’Ordine e delle strutture sanitarie, con un tavolo di unità di crisi, ci ha visti impegnati in prima linea. Quest’estate, 40km. di reti illecite, tra Marina di Camerota e Sapri, confiscate grazie al contributo del Nis, Nucleo Intervento Speciale. Il falso allarme dell’uranio in porto, rivelatosi fasullo! Rapporti istituzionali con la provincia, positivi: recentemente siglato col presidente Edmondo Cirielli, protocollo per il monitoraggio della costa, con le Autorità di Bacino Destra e Sinistra Sele e con gli Uffici tecnici dell’Amalfitana, per la prevenzione franosa. Realizzate 51 ordinanze d’interdizione di piccoli specchi acquei, sotto la verticale di costoni franosi, per la prevenzione. Analogo protocollo presso la Regione Campania, anche se sta subendo rallentamenti dovuti al cambio del governatore. Il 50° dell’Anmi, in apertura ha visto la presenza del sindaco Vincenzo De Luca e la presenza dell’ammiraglio Pagnottella: mi ha coinvolto, sentendomi un po’ il regista della manifestazione che, anche se vanta iscritti al di sopra degli anta, trova nei valori autentici linfa per la sua sussistenza. Credo che i rapporti veri, vadano al di là del corso degli eventi e delle distanze: quelli che ho avuto modo d’intessere con l’ex questore Vincenzo Roca, con l’ex comandante della Guardia di Finanza Angelo Matassa, mio compagno anche sportivo, con il Colonnello dell’Arma Alberto De Marco, oltre a quelli con tanti altri, resteranno un patrimonio. Ci corazziamo, noi che soggetti a spostamenti frequenti, sappiamo che dobbiamo lasciare  luoghi che non vorremmo, ma non sempre ci risulta facile o ci è facile. Di qui la mia malcelata malinconia nel salutare Salerno, perchè so che il calore dimostratomi, difficilmente lo riscontrerò in altre Capitanerie. Ho lavorato anche a braccetto con l’Autorità Giudiziaria, spesso indispensabile per venire a capo di alcune situazioni difficili e col mio amico Angelo Frattini, prima all’ambiente, oggi al tribunale dei Minori. Gli organi d’informazione, senz’altro una preziosità, anche perchè non li ho percepiti pregiudiziali nei confronti della Capitaneria. A Salerno, ritornerò quando potrò, perchè serberò un piacevole ricordo!”