Eboli: Cariello, “L’Ospedale non si tocca!”
Ho ricevuto rassicurazioni e chiarimenti dal manager Sara Caropreso in merito a quanto apparso questa mattina sul quotidiano “il Mattino”. Ebbene, la dottoressa mi ha assicurato di non aver paventato la dislocazione nell’area di Battipaglia dell’Ospedale Unico e che lo ribadirà domani in una conferenza stampa. Nell’occasione ribadisco la posizione mia e del Nuovo Psi in merito alla vicenda sanitaria salernitana. Proponiamo con forza il mantenimento dello status quo strutturale, con la individuazione di una azienda sanitaria indipendente che comprenda gli ospedali di Battipaglia, Eboli, Oliveto Citra e Roccadaspide. Un’entità amministrativa che garantisca, comunque, il mantenimento di tutte e quattro le strutture. E’ la vera soluzione, l’unica auspicabile se si vuol mantenere intatto il livello qualitativo di tutti gli ospedali e, in modo particolare, il prestigio di quello ebolitano e dell’intero distretto sanitario. Il rientro della crisi del comparto non deve significare l’annientamento del prestigio di un ospedale come quello di Eboli, l’abbattimento dei livelli di specificità ed eccellenza raggiunti dal suo personale che, di contro, va potenziato ed integrato. I tagli sulla spesa sanitaria vanno fatti lì dove si registrano le maggiori perdite, ossia nelle convenzioni, gli appalti esterni, i fornitori. Noi del Nuovo Psi invitiamo la Regione a considerare l’ipotesi avanzata, chiarendo che difenderemo ad oltranza le eccellenze cittadine, i lavoratori, l’ospedale di Eboli, realtà come l’Hospice in località Acquarita e quelle virtuose strutture private che fanno del territorio ebolitano punto di riferimento della Sanità Campana. Questo quanto ribadirò in un incontro, da tenersi la prossima settimana, a Salerno con la dottoressa Caropreso che cercheremo di replicare ad Eboli. La nostra resta una posizione netta e chiara: il nostro ospedale non si tocca.