Salerno: Cisl, preoccupazione per i ticket sanitari dei pensionati

La Federazione pensionati della Cisl Salerno, in riferimento alla gravissima crisi della sanità in Campania, esprime grande preoccupazione per i recenti provvedimenti sui ticket sanitari e sulle prestazioni specialistiche che vanno ad aggravare una situazione di per sé già estremamente difficile. “Ancora una volta vengono colpite le fasce più deboli della popolazione ed i pensionati in particolare, che sono i maggiori utilizzatori delle prestazioni sanitarie”, ha affermato il segretario provinciale della Fnp Cisl, Giovanni Dell’Isola. “I nuovi aumenti vanno ad aggiungersi a quelli effettuati sulla tassazione Irpef, i carburanti, la Tarsu ed i trasporti. Al contrario, invece, la qualità dei servizi e delle prestazioni sono assolutamente carenti e insufficienti sia nella sanità che negli altri settori dei servizi pubblici e sulle politiche sociali”. Secondo i pensionati cislini la situazione nel comparto sanitario è diventata davvero insostenibile a causa dei nuovi processi di ristrutturazione e tagli che l’hanno resa ancora più drammatica. “Decenni di sprechi e cattiva gestione hanno prodotto questo disastro che ora tutta la collettività è costretta a pagare, mentre i veri responsabili non ne risponderanno mai a nessuno”, ha detto indignato Dell’Isola. “Non è possibile tollerare tutto ciò. Chi sbaglia o è incapace di gestire le risorse della collettività deve risponderne non solo politicamente, ma anche in termini personali e penali, altrimenti da questa situazione non se ne esce. E’ emblematica la reazione dei consiglieri regionali della Campania di tutti gli schieramenti politici che proprio in questi giorni, di fronte alla ventilata ipotesi di una modesta riduzione delle loro indennità sono insorti, opponendosi a qualsiasi decurtazione dei loro ricchi stipendi. Eppure godono di situazioni privilegiate non solo sulle retribuzioni, ma anche nel sistema previdenziale che consente a ciascuno di loro di usufruire di una lauta pensione dopo solo una legislatura. Invece, la gran parte dei pensionati è costretta a vivere con pensioni da fame dopo 40 anni di lavoro e oggi non ce la fanno più ad arrivare alla fine del mese. Pertanto, ritengo che sia fondamentale rilanciare il concetto di politiche sociali uguali a politiche di sviluppo, così come previsto nella legge regionale 11 del 2007, che alcuni versanti della politica si vorrebbero affossare”, ha concluso Dell’Isola. Una vicenda a tinte fosche inaccettabile e per questo il comitato esecutivo della Fnp salernitana si impegna, ancora una volta, a sostenere con forza e convinzione la battaglia e le azioni che la Cisl Campania e la Fnp regionale continueranno a portare avanti per rendere più equi e sostenibili i provvedimenti sulla sanità e negli altri settori dei pubblici servizi, ma soprattutto nell’azione di una maggiore attenzione e considerazione nei confronti dei pensionati, delle fasce più deboli della popolazione e per un uso più oculato e responsabile delle risorse pubbliche.