Celiachia in aumento nel Paese
Intolleranza al glutine, ad ogni età. La celiachia, in vertiginosa ascesa nel nostro Paese. E, tra gli anziani. Contrariamente a quanti alzavano il pollice rosso solo per l’infanzia. Infatti, pare che proprio dalla produzione agricola, per certe farine e per alcuni prodotti, ricchi di glutine tossico, il doppio della popolazione americana ultrasessantenne sia raddoppiato in 15 anni. La malattia, palese senza badare al calendario, patologia autoimmune, scatenata dal consumo di glutine, presente nel grano, orzo e segale. Sintomi classici, diarrea, gonfiore intestinale e dolori addominali, associati ad articolari, stanchezza cronica e depressione. In Italia, 101.000 casi: 10.000 nuovi annualmente. Per la diagnosi, un costo: 200€. Circa 150 milioni€, la spesa complessiva per alimenti celiaci. Dinanzi alla mole incalzante, degli allergici alle farine e cereali, anche le strutture ristorative si sono attrezzate: oltre 2000, tra alberghi, tavole calde, pizzerie e gelaterie, aperti a celiaci, a fronte dei 2000 prodotti senza glutine. Da un lustro, una legge garante un pasto in tutte le mense pubbliche. Vivere senza glutine, non sempre facile, direbbe qualche buongustaio di lesta forchetta. Ma, recentemente, anche nella liturgia domenicale, previste particole consacrate ad hoc o il solo vino, per accedere all’Eucarestia. Al passo coi tempi, tutela della salute fisica e spirituale!