Cava de’ Tirreni: Galdi e Passa, visita alla don Bosco
Volge al termine il tour del primo cittadino, Marco Galdi, e dell’assessore alla Pubblica Istruzione ed Edilizia scolastica, Vincenzo Passa, nelle scuole dell’infanzia, di primo grado e secondarie di primo grado cavesi. Questa mattina tappa al I Circolo Didattico, e in particolare al plesso don Bosco. Il sindaco accompagnato dal suo assessore al ramo ha incontrato la dirigente scolastica dott.ssa Ester Cherri, il corpo docente e non docente, i ragazzi. Un giro nelle classi del plesso che negli ultimi anni è stato protagonista di un restyling radicale in ogni sua parte che ha riguardato la parte strutturale e che sta completandosi con l’arredo delle aule. La visita programmata ha vissuto poi dell’incontro in sala riunioni delle “quinte” con i rappresentanti locali delle Istituzioni, accolti al canto dell’Inno di Mameli. La dirigente scolastica ha fatto gli onori di casa chiedendo prima di iniziare un minuto di silenzio in memoria dei militari morti in Afganistan e in ricordo del sindaco di Pollica Angelo Vassallo. Particolarmente emozionato l’assessore Passa che ha ricordato le sue esperienze alle elementari proprio nella scuola di corso Mazzini. “Mi rivedo bambino nel vostro volto e mi rivedo giovinetto tra i vostri banchi. È con gioia che sono tra di voi. Spero di poter essere utile a voi tutti, come a tutti gli altri scolari cavesi, per quel poco o tanto che un’amministrazione comunale può fare”. Anche il sindaco Galdi ha ricordato la sua infanzia tra i banchi della Mazzini. “Apprezzo il lavoro della dott.ssa Cherri. E quello che fanno le sue insegnanti e il corpo non docente. Come per l’assessore Passa e come per tanti cavesi ho frequentato questa scuola. Sono qui per fare a voi tutti gli auguri di uno straordinario anno scolastico. Il futuro della città siete voi. E questi anni sono fondamentali per la vostra formazione e decisivi per il vostro futuro. Studiare, impegnarsi, ascoltare le vostre insegnanti sarà per voi tutti utilissimo per costruire il vostro futuro. Impegnatevi e sarà sicuramente più facile affrontare le sfide che vi attendono quando dovrete fare il vostro percorso nella società”. Poi alcuni bambini hanno proposto alcuni spunti al loro sindaco sui più svariati temi. Da quello delle scelte intraprese sui “sampietrini” alla richiesta di piste ciclabili in città o di spazi ludici e di verde nel cuore della vallata. Ma è soprattutto sull’ospedale che ci si è fermati di più. “Perché caro sindaco vuoi chiudere l’ospedale? – questa la domanda di un bambino di quinta della don Bosco. “Il sindaco qualche mese fa si è incatenato a Napoli, andando contro corrente, pur di difendere la presenza dell’Ospedale a Cava. E nulla è cambiato da allora. A voi ragazzi posso solo dire che ho annunciato che se non riuscirò a difendere dalla chiusura il nostro ospedale sono pronto a dimettermi per continuare la battaglia di civiltà al fianco di tutti i miei concittadini e libero dai lacci istituzionali”. Prima di lasciare la scuola in una cassetta postale realizzata dagli scolari della don Bosco e consegnata al sindaco sono state imbucate decine e decine di lettere. “Prometto di leggerle tutte- ha salutato così i ragazzi, che lo hanno festeggiato con bandierine e striscioni, Marco Galdi- e di rispondere con i fatti alle vostre richieste”.