Salerno: Crescent, il ricorso di Italia Nostra sulla legittimità del bando fissato dal Tar
Settimana decisiva per l’esito della vicenda Crescent. Come noto il prossimo 19 ottobre si discuterà in Consiglio di Stato la causa sull’aggiudicazione del Bando tra le due sfidanti Cogefer e Ati RCM. Tuttavia ai fini della fattibilità o meno dell’opera appare decisiva l’udienza che sarà tenuta due giorni dopo dinanzi al Tar di Salerno sul ricorso proposto da Italia Nostra contro l’Avviso dell’asta pubblica bandito dal Comune. L’associazione ha denunciato clamorosi vizi di legittimità del bando il quale, tra le altre cose, non sarebbe stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale italiana e della Comunità europea violando norme anche comunitarie in materia di pubblica evidenza. Le censure di Italia Nostra potrebbero avere rilievo anche in altre sedi e bloccare l’intero procedimento di gara. La stessa udienza in Consiglio di Stato del 19 ottobre potrebbe rivelarsi inutile per le contendenti. Tra le due litiganti, infatti, si inserisce con valenza decisiva l’interesse collettivo a tutela dell’area demaniale di Santa Teresa. Nel ricorso di Italia Nostra viene richiesta la nullità dell’intero procedimento perché una parte dell’area sulla quale si vuole realizzare l’edificio non è stata ancora sdemanializzata. Come è possibile, si chiede il movimento No Crescent, che si venda un’area ancora sdemanializzata? L’udienza del 21 ottobre sarà presieduta dal Presidente De Leo e vede come altri componenti i Consiglieri Grasso e Palliggiano. I legali dell’associazione, Oreste Cantillo, Pierluigi Morena e Oreste Agosto esprimono grande fiducia per l’esito dell’udienza stante le evidenti illegittimità del Bando e dell’intera procedura. Vuoi vedere che vale il detto: tra i due litiganti il terzo gode?
Comitato No Crescent