Mercato San Severino: Pasquale Foglia, scrittore versatile
Pasquale Foglia, classe 1944 e nato a Montoro Inferiore; vicequestore aggiunto del corpo forestale dello Stato è oggi scrittore motivazionale multidisciplinare e versatile. A ciò si aggiunga che sa ben navigare su Internet, il che ai nostri tempi non guasta mai. Lo studioso o meglio: curioso della psicologia appunto motivazionale che ha anche fondato un sito web (network) “PiuChePuoi.it, ha già visto pubblicata un’opera precedente al volume di cui stiamo per discutere e per illustrare; tale lavoro si intitolava: “La felicità a portata di mano”, edito per i tipi della “Boopen” nel 2008. Ed eccoci alla nuova “fatica letteraria” (nel senso costruttivo del termine) prodotta da Pasquale Foglia, stavolta pubblicata da Edizioni Gaeta; in questo nuovo libro – dal titolo significativo di “Se vuoi sbloccarti, lanciati”, sottotitolo: “Senza uno sforzo di volontà sei un fallito!” – vi è tutta una passione, una vera attenzione ai temi e ai tempi sociali, psicologici, motivazionali che pullulano nel contesto ambientale antropico (cioè creato dall’uomo “artificialmente”). Lo psicologo presenterà tale opera il 19 ottobre prossimo venturo, presso il Palazzo Vanvitelliano di Mercato S. Severino alle 18. Tale location farà da cornice all’evento, voluto proprio dall’autore a S. Severino perché, sebbene Foglia sia nato a Montoro Inferiore, ha frequentato proprio nella sede comunale sanseverinese di oggi le scuole medie inferiori, un tempo allocate in questa struttura. Per meglio comprendere in profondità la materia delle attenzioni e degli studi da parte di questo scrittore, argomento complesso ma reso da lui divulgativo e di facile fruizione anche ai non iniziati e ai profani, abbiamo sentito per un’intervista lo stesso Foglia. Chi è Pasquale Foglia, la sua biografia in breve, un piccolo “curriculum”, qualche aneddoto… La sua esperienza di vita?“Sono un ufficiale forestale in pensione, mi sono congedato nel giugno 2006 come vicequestore aggiunto forestale. Subito ho avuto la fortuna di aprire una rubrica su Internet, nel network PiuChePuoi.it. Quindi ho scoperto la mia “vocazione” di scrittore motivazionale, esperto di “sviluppo personale” o “miglioramento della persona”. Dopo circa un anno dal mio ritiro dalla vita lavorativa come agente forestale ho pubblicato il saggio “La felicità a portata di mano”. È un testo di psicologia, materia che amo e che studio dal 1972. Sono un appassionato della psiche umana, così insondabile a volte… Nel maggio 2010 invece è uscito il libro che presenterò il 19: questo volume vuole insegnare ad evitare gli eccessi, a vincere i blocchi interiori, a credere in sé stessi, per conquistare la serenità, la salute, la prosperità e la saggezza. Mi piacciono questi temi e argomenti, anche se ho compiuto studi professionali come perito agrario e poi come laureato in Scienze Agrarie. Ciò perché da piccolo ero timido, ho voluto così liberarmi dai miei problemi psicologici e ritengo di esserci riuscito, visti i risultati anche culturali. Come aneddoto posso dire questo: potevo benissimo godermi la pensione ed invece il mio pallino per la psicologia mi ha spinto prima ad aprire una rubrica di sviluppo personale sul web e poi a pubblicare i due libri citati. Tutto dunque è consequenziale e mi sto rendendo conto che dopo essere diventato “bravo a scrivere”, come affermano i lettori di PiuChePuoi.it, sto diventando anche un bravo oratore allo scopo di far conoscere le mie opere e – perché no? – anche venderle…” Perché tale libro, qual’era la necessità, o meglio: ve ne era?“Il titolo nasce dalla mia profonda maturazione psicologica, in quanto mi sono reso conto che puoi anche essere uno scienziato, un dotto, ma se non metti in pratica ciò che tu sei, è come tu fossi un perfetto ignorante. Proprio il passaggio all’azione sblocca le persone, fa vincere le paure eliminando anche la tensione e allontanando i pensieri negativi. Il volume nasce per avere contatti diretti con la gente e le persone. Tramite loro sto avendo soddisfazioni notevoli, più che in precedenza.” Perché la presentazione avverrà proprio a S. Severino? “A S. Severino ho frequentato le scuole medie e quindi mi è sembrato bello rivivere quegli anni della mia adolescenza, che mi ricorda anche i miei complessi di inferiorità, di cui poi mi sono liberato totalmente crescendo e soprattutto coltivando la mia passione per la psicologia. Devo molto a S. Severino e spero di presentare qui altre opere in futuro.” Perché a suo parere esistono la psicologia, la psicanalisi e la psichiatria, come rispondere ai bisogni e alle frustrazioni degli uomini? “La caratteristica delle scienze è proprio la specializzazione dello scibile umano. La psichiatria si occupa più delle persone “malate” di mente, mentre la psicologia si occupa soprattutto di gente complessata e con problemi non neurologici bensì comportamentali, appunto psicologici. La psicanalisi riguarda invece il primo sviluppo scientifico della psicologia, attuato da Sigmund Freud; da allora sono stati fatti molti passi avanti, e grazie a questo – paradossalmente – la stessa psicanalisi oggi è in declino proprio perché la cura va per le lunghe e non si riescono a risolvere completamente i problemi della gente sempre più complessi. Ora invece è “di moda”, è più efficace la terapia “breve”, sia per motivi economici – soprattutto – sia perché si è sviluppata la psicologia applicata che fa capo al Pnl, programmazione neuro linguistica, una nuova disciplina sviluppata nel 1970 in America.” Quali differenze e/o analogie tra queste scienze “mediche” e le scienze “umane” con cui si confronta la psicologia, ad esempio parlando di letteratura, religione o altro?“Lo studio dell’anima e dello spirito è stato sempre uno dei grandi obiettivi delle religioni e quando poi si è sviluppata la scienza vera e propria – nel ‘600 – lo studio della psiche si è distinto da quello del corpo e ciò è stato un cambiamento in negativo, perché sappiamo bene che corpo e anima o mente sono una cosa sola, tant’è che vale l’espressione: “Mens sana in corpore sano”. Oggi si va diffondendo la medicina olistica, che tiene conto non soltanto degli aspetti della “malattia” in sé, ma del malato come persona inserita in un ambiente, in una famiglia. Infatti la maggior parte delle malattie non sono di origine psicologica ma sono causate dal disadattamento sociale.” Il suo rapporto con il “maestro” Freud…“Ho letto per anni le opere di Freud, poi quelle di Jung, tantissimi altri libri di psicologia. I libri di Freud sono belli da leggere per un profano e per chi si avvicina alla psicologia, ma come avviene per tutte le cose il tempo fa superare la prima visione della psicologia freudiana, grazie alle scoperte sempre nuove che però ti fanno anche ripensare criticamente al rapporto con i propri maestri, e ciò è accaduto anche a me e al mio rapporto con Sigmund Freud.”Quali sono stati, a parte Freud, altri suoi maestri?“Oltre a Freud e a Jung ho imparato molto da Anthony Robins, Roy Martina, Roberto Re, Sebastiano Todero ed altri.” Cosa direbbe riguardo gli episodi di violenza (in generale) e/o di violenza sessuale che si ripetono continuamente nel mondo?“Tutto purtroppo deriva dall’ignoranza e dalla non conoscenza del proprio inconscio, per cui le persone non hanno la forza sufficiente per opporre resistenza alle loro pulsioni. Ciò che distingue una persona matura da un disadattato è la consapevolezza e quindi la conoscenza delle caratteristiche del proprio Sé Istintivo e dell’Io Cosciente. Il Sé Istintivo rappresenta le pulsioni, e quindi l’egoismo, l’invidia, la gelosia, l’avidità, la pigrizia, tutte le “negatività” dell’essere umano, che appunto sono istintive, come la sessualità. Contro il Sé Istintivo opera l’Io Cosciente che in estrema sintesi corrisponde alla forza di volontà da cui il sottotitolo del libro: “Senza uno sforzo di volontà sei un fallito.” Il Sé Istintivo ci rende pigri, abitudinari, nemici del cambiamento, ma allo stesso tempo pretende per sé il meglio, senza fare sforzi quindi in chiara e netta contraddizione proprio in quanto irrazionale. È illogico, il Sé Istintivo, mentre al contrario l’Io Cosciente è razionale e logico, quindi rappresenta la differenza tra essere umano e animale.”
Ciao Annamaria, grazie per l’intervista, sei stata molto gentile a pubblicarla qui su questo giornale. Occorrerebbe correggere qualche refuso, per esempio qualche “non” di troppo. Ma va bene lo stesso. Un abbraccio
Pasquale