Felitto: VI^ediz. “Sapori d’autunno”

Tre giorni per celebrare i sapori e le tradizioni di Felitto: è l’obiettivo della sesta edizione della manifestazione “Sapori d’autunno”, organizzata dalla Pro loco Felitto presieduta da Giuseppina Di Stasi, che si terrà da domani a domenica 17 ottobre in Piazza Matteo De Augustinis, in pieno centro storico. Un evento nato sei anni fa per continuare l’azione di valorizzazione delle risorse locali che ogni anno raggiunge il suo apice nella sagra dei fusillo felittese, che si tiene ad agosto; l’evento è dunque anche un modo per destagionalizzare gli eventi promossi sul territorio, portando i turisti ad apprezzare tutto ciò che il Paese delle Gole può offrire anche nei mesi più freddi: la manifestazione, infatti, come le precedenti edizioni abbina ai prodotti gastronomici le visite guidate nel centro storico e alle gole del fiume Calore. Nel corso della tre giorni sarà possibile acquistare dolci, prodotti tipici e manufatti artigianali, percorrendo le strette vie del centro storico di Felitto, dove è stato predisposto un parcheggio anche per i camper: si potranno inoltre gustare (sabato e domenica anche a pranzo) numerosi piatti della tradizione locale: cavatielli alla farina di castagne, fusilli felittesi, salsiccia e broccoli, porchetta alle castagne, caldarroste e vino locale. Il programma prende il via venerdì 15 ottobre, alle 19.00 con la conferenza di apertura e l’inaugurazione degli stand. Sabato si comincia presto, alle 9.30, con la visita alle Gole del Calore, pranzo con i sapori d’autunno, alle 18.00 visita guidata al museo della civiltà contadina e in serata apertura degli stand gastronomici. La giornata centrale però sarà caratterizzata da due appuntamenti culturali di rilievo: un convegno e una rappresentazione storica, curata da Gaetano Stella e Matteo Salsano, che vedranno come protagonista principale Matteo De Augustinis, illustre economista dell’Ottocento di origini felittesi, fautore della libertà. Domenica saranno riproposte le visite guidate; gli stand saranno aperti a pranzo e alle 18.30 ci sarà un laboratorio artigianale sulla lavorazione della pasta. Poi in serata un tripudio di gusto e tradizioni. Al termine delle tre serate, intorno a mezzanotte, ci sarà una fiaccolata nel centro storico per riviverne tutta la bellezza anche di notte. Al centro di quest’edizione, patrocinata dalla Provincia di Salerno, dunque, ci saranno la storia locale ed il recupero della tradizione con appuntamenti culturali di alto profilo da convegni a rappresentazioni storiche dai grandi effetti scenici. Non solo gastronomia con antichi sapori ma anche momenti di riflessione e artistico-culturali. Evento clou e novità assoluta di questa sesta edizione è la rievocazione storica sulla figura di Matteo De Augustinis che porta la firma di Gaetano Stella e Matteo Salsano. “Una storia straordinaria, che parte dal colpo di cannone di Castel Sant’Elmo che sancisce “…un monarca di meno e una repubblica in più!”, fino al 1845, vigilia di un nuovo, coraggioso, tentativo di rivoluzione (moti del 1848).Tutto vissuto attraverso la vita di una delle più significative figure di intellettuale meridionale dei primi dell’Ottocento, quel Matteo de Augustinis il quale teorizzando la nuova politica economica del sud, gettava le basi per la “questione meridionale” che sarà il momento cruciale della vita sociale della nascente Italia. La vicenda politica e sociale si intreccia con quella “umana” e personaggi come Isabella Cioffi (la moglie di Matteo De Augustinis), Domenico (il padre), Carlo Poerio, Luca De Samuele Cagnazzi e tanti altri, prendono vita, con i loro sentimenti, le loro emozioni, le loro paure!… E così il racconto diventa, oltre che storicamente corretto, anche vero e credibile dal punto di vista drammaturgico, con scene e dialoghi di grande spessore emotivo. La rievocazione storica si sviluppa anche con le ambientazioni scenografiche che porteranno (con semplici elementi) gli spettatori da Castel Sant’Elmo a Napoli alla sede rivoluzionaria di Felitto, dalla casa di Matteo De Augustinis alle carceri di Santa Maria Apparente. In definitiva un grande “film” che coinvolgerà emotivamente gli spettatori, creando, sicuramente, memoria storica ed orgoglio di appartenenza alla terra di Felitto e dell’intero Cilento”.