Sapri: stipendi d’oro e disservizi, precaria situazione Ospedale Immacolata

Buste paga d’oro a medici ed anestesisti; ma anche macchine ed attrezzature mal funzionanti da mesi. È questo il paradosso che si vive presso la struttura ospedaliera dell’Immacolata a Sapri. Ha destato scalpore la diffusione dei dati relativi agli stipendi erogati dal Servizio sanitario ai medici della ex ASL SA3, ma ancor più grave appare la vicenda se paragonata ai notevoli disservizi a cui sono sottoposti i degenti ricoverati presso il nosocomio. Ad esempio capita che nel reparto di ortopedia da circa tre mesi è fuori uso la macchina del ghiaccio. Si assiste così a processioni di familiari che pur di alleviare le sofferenze dei propri congiunti si recano nei bar e nei ristoranti situati nei pressi dell’ospedale per recuperare il ghiaccio necessario e prescritto dai medici ai degenti. Ma non solo questo. Può capitare anche che, come nella giornata di domenica scorsa, al cambio turno delle sette di mattina i due infermieri che sarebbero dovuti entrare in servizio non si presentino. L’inevitabile conseguenza è che lo stesso reparto rimane sguarnito e solo per la bontà di uno dei due infermieri che avrebbe dovuto lasciare il turno, e che decide di rimanere in servizio, si riesce ad assicurare il minimo indispensabile. Insomma una situazione gravissima che fa riflettere e non poco. Ed ancora: basta fare un giro per i reparti per rendersi conto, ad esempio, che i televisori in dotazione alle singole stanze di ricovero, dove ci sono, sono quasi del tutto spenti. Quelli accesi lo sono solo perché i ricoverati hanno portato con se, dalle proprie abitazioni,  i tanto rinomati decoder per la sintonizzazione dei canali al digitale terrestre. Potrebbe apparire come un problema secondario ma invece non lo è. Basti pensare che, ad esempio, nel reparto di ortopedia i ricoverati, proprio per le conseguenze di interventi chirurgici ed ortopedici, sono costretti a restare a letto, immobili, per molti giorni. Insomma siamo alle solite. Da un lato si annunciano tagli e ridimensionamento dei servizi sanitari quali ad esempio le guardie mediche, dall’altro si scopre che proprio i virtuosismi economici della ex ASL SA 3 consentono stipendi d’oro a medici ed anestesisti. Nel frattempo però mancano i soldi per comprare una nuova macchina del ghiaccio (per la cronaca quella esistente è stata riparata nella giornata di martedi) o per dotare di un banale decoder i vecchi ed obsoleti televisori di un ospedale che, dati alla mano, ogni anno ospita circa 6.000 ricoveri.