Cava de’ Tirreni: Ospedale, ultimi aggiornamenti
Si è svolto ieri il tavolo tecnico per la ridefinizione dei plessi ospedalieri dell’Asl. Per l’ospedale di Cava de’ Tirreni, Maria SS. Incoronata dell’Olmo, e per il plesso di Castiglione era presente il tecnico incaricato, dott. Vincenzo De Paola, direttore sanitario dell’ospedale metelliano. Insieme ai suoi colleghi per gli ospedali di Sarno, Scafati, piastra dell’emergenza 118 e alla presenza del rappresentante della struttura commissariale ha discusso del futuro dell’ospedale cavese e di quello della costiera amalfitana. “Siamo arrivati a produrre un documento comune che sarà ora nelle nani del commissario e che sarà poi presentato all’Arsan e alla Regione nei tempi stabiliti. Entro il 30 ottobre avremmo dovuto presentare le nostre proposte e lo abbiamo fatto anzitempo- sottolinea il dott. De Paola- Con risultati sicuramente incoraggianti per il nostro ospedale e anche per quello di Castiglione. Per quest’ultimo rispetto alla destinazione del piano che prevede l’istituzione di un poliambulatorio distrettuale abbiamo previsto la conservazione di un Primo Soccorso con due medici di pronto soccorso e due guardie, una di rianimazione e una cardiologica, insieme ai laboratori e alla radiologia”. Le voci di smantellamento già in atto per l’Ospedale di Cava anch’esse smentite dal dott. De Paola. “Il piano parla di punto nascita trasferito a Sarno. Al tavolo tecnico di ieri, invece, siamo riusciti a ottenre che tutto rimanga al momento in funzione a Cava, nelle more di affrontare con l’amministratore dell’Azienda Universitaria Ruggi d’Aragona. L’ospedale non è in smobilitazione. Questo il messaggio che mi sento di lanciate. Naturalmente dobbiamo essere vigili e attenti all’evoluzione ora della proposta formulata ai vertici commissariali”. Il sindaco Marco Galdi, ricordando l’impegno sull’argomento ospedale anche di tutta l’Amministrazione comunale, del vicesindaco Luigi Napoli e del consigliere regionale Giovanni Baldi, ha dichiarato sulle ultime notizie sul tavolo tecnico:“Le indicazioni che sono emerse dal tavolo tecnico vanno già nella direzione auspicata: quella, cioè, che sostanzialmente la larga parte del nostro presidio ospedaliero sia accorpata al Ruggi d’Aragona. Peraltro l’elevata qualità degli operatori del nostro nosocomio, che consente di individuare molteplici eccellenze, ben si concilia con il livello universitario dell’Azienda cui il nostro ospedale è destinato ad afferire come presidio. Ci aspettiamo a questo punto, al più breve, le decisioni definitive che saranno assunte dal commissario dell’Asl e dall’amministratore dell’Azienda Universitaria, cui si ribadisce la necessità che istituzionalmente l’Amministrazione comunale sia coinvolta”.