Vita di Missione: viaggio in battellino sul Lago Tanganika

Padre Oliviero Ferro

Nel nostro viaggio sul lago, facciamo sosta in un luogo pieno di storia. E’ la vecchia missione del lago,fondata dai Padri Bianchi. Ora è nascosta in mezzo al verde. E’ stata distrutta durante la rivoluzione del 1964 e 1967. Accostiamo a riva. E subito vediamo delle statue del Sacro Cuore e della Madonna, che sono state portate via dalla chiesetta. Quello che colpisce è il vedere che la parte posteriore della testa è rotta. Mi viene spiegato che i ribelli pensavano che i “bianchi” avessero nascosto i soldi nelle statue. Ci ricordiamo che quando si mette la prima pietra di una chiesa o di altri luoghi importanti,venivano sepolte anche delle monete del tempo. Così pure è successo che hanno distrutto un monumento della prima guerra mondiale del 1917 sempre  per il medesimo motivo. Stavano anche per smontare un ponte che collegava un villaggio. Ma per fortuna tutta la popolazione è uscita arrabbiata e armata e ha cacciato via i militari. Ci fa tristezza vedere tutto questo. I missionari erano arrivati in queste zone, perché scacciati da un luogo precedente. Infatti, dice la storia, avevano messo il veleno nella loro piantagione, per impedire ai maiali di distruggere le coltivazioni. Sembra che la gente ha mangiato la carne di maiale e qualcuno ci ha lasciato la vita. Allora sono dovuti fuggire precipitosamente e sono arrivati in questo luogo. Oltre a costruire la chiesa e la casa dei missionari, avevano iniziato anche delle scuole e dei laboratori per insegnare diversi mestieri. Ma non hanno durato molto. In questa zona paludosa, frequentata dai coccodrilli, c’era la malattia del sonno e diversi missionari furono colpiti. Qualcuno morì. E la missione venne abbandonata. Poi la ribellione ha fatto il resto. Ora rimangono solo dei ruderi, muti testimoni del sacrificio di chi ci ha preceduto.