Baronissi: Vassallo sindaco pescatore e protagonista di battaglie per la legalità e per il rispetto dell’ambiente
Come ben sapete, lunedi 6 settembre, mentre Angelo, in tarda serata, stava rientrando presso la propria abitazione, in una stradina del paese gli è stato tesa l’imboscata. Un agguato che, secondo la dinamica con la quale si sono svolti i fatti, sembra, a dire degli investigatori, confermare la matrice di stile camorristico. Angelo aveva affrontato diverse battaglie per la legalità e per il rispetto dell’ambiente. Su quest’ultimo aspetto, da bravo amministratore pubblico, aveva investito tanto da fruttare alla località costiera cilentana riconoscimenti come le “bandiere blu”, oltre ad un notevole rilancio turistico dei luoghi. Repentinamente, a solo a 57 anni, gli è stata tolta la vita. Lascia i suoi cari, lascia un’ intera comunità, lascia i tanti amici e i tanti colleghi. Lascia tutti nello sgomento assoluto. Questi mostri ti hanno voluto riservare lo stesso trattamento che riservano ai loro affiliati, quando questi compiono uno sbaglio. Queste bestie credono che la tua morte abbia soppresso i tuoi pensieri, i tuoi ideali, come dire pensano di aver cancellato con un colpo di spugna tutto quanto di buono hai realizzato. Ebbene, questi mostri devono sapere che gli insegnamenti, che ci hai lasciato, continueranno a camminare sulle gambe di altre 10, 100, 1000 persone. Sono gli ideali di persone, nei quali alto è il senso della moralità e spiccato e il senso dell’etica politica. Noi crediamo fortemente che il bene prevarrà sempre sul male. Noi dobbiamo continuare nella stessa direzione, seguendo il solco che lui ha tracciato. Dobbiamo essere sentinelle, vigili delle nostre comunità a difesa della legalità e fautori del buon governo. Venerdì 10, la cerimonia funebre officiata dal Vescovo di Vallo della Lucania. Si è svolta sul porto di Acciaroli, nel luogo dove il “Sindaco pescatore” amava passare le sue giornate. Testimoni dell’evento migliaia e migliaia di persone commosse, tanto che anche il cielo ha pianto la Sua morte. Il Vescovo monsignor Favale, durante l’omelia, ha definito bestie colui o coloro che così barbaramente hanno crivellato il corpo di Angelo, il quale è entrato a far parte della schiera dei tanti martiri, ammazzati dalla criminalità organizzata. Caro Angelo, ti hanno voluto attribuire la colpa di essere stato estremamente attento al rispetto della legalità e agli ideali di libertà e di giustizia. Purtroppo, anche tu hai pagato con la vita. Hai trovato riposo eterno degnamente, accanto ad illustri personaggi che martiri di questo paese ne hanno segnato la storia. Ecco, caro Angelo, questa certezza è quella che ci conforta per tutto quanto ti hanno fatto ed è così che resterai sempre vivo nei nostri pensieri. Ed, infine, siamo in perfetta sintonia con la tua gente, che ha voluto ricordarti con una gigantografia dove appari in piedi su uno scoglio in mezzo al mare, con la scritta “Ora ci chiamiamo tutti Angelo Vassallo: sei e sarai sempre vivo in mezzo a noi”.
Antonio Rocco Capogruppo