Eboli: Nuovo Psi, ai minori vietato sognare
Dopo aver soppresso il servizio “Adotta un nonno” ed aver azzerato le politiche sociali ebolitane, accantonando quasi gli interventi di assistenza, recupero e prevenzione della devianza e del disagio, l’amministrazione ha inferto un duro colpo ai minori tribunalizzati.. Un luogo sicuro, accogliente per decine di minori strappati a situazioni familiari tutt’altro che rosee. Questo era “Piccoli Tesori”, la struttura residenziale aperta ad Eboli dalla Cooperativa Sociale Spes Unica di padre Ezio Miceli e gestita da Francesco Cozzolino. Una struttura che ospitava bambini tribunalizzati ai quali garantiva assistenza in ogni suo aspetto. Ma il Comune di Eboli, ancora una volta, non ha soldi per mantenerla, non ha soldi per prendersi cura dei bambini, per continuare a dire loro che un mondo migliore esiste. Le cassa sono vuote, e Palazzo di città taglia sui minori a rischio. Il Nuovo Psi manifesta solidarietà nei confronti della Spes Unica e, soprattutto, rabbia per quanto accaduto: si tratta di minori che provengono da esperienze più o meno traumatiche; di piccoli, del nostro futuro, ai quali si tagliano le gambe e tarpano le ali. Siamo all’ennesimo fallimenti, il più drammatico. Incapacità gestionale economico – finanziaria, insensibilità ed inettitudine nei confronti di una scelta delle PRIORITA’ da perseguire. Una struttura per minori tribunalizzati chiude, un’altra struttura rischia il collasso (la casa famiglia “La Casa di Anka”, che attualmente ospita 7 minori): l’amministrazione Melchionda resta indifferente.