Salernitana: “A Bassano vittoria dell’umiltà e sconfitta della presunzione”
Maurizio Grillo
Amara sconfitta per la Salernitana che esce sconfitta per 2-0 dal “Mercante” di Bassano del Grappa. Per oltre un tempo in superiorità numerica, la squadra granata non ha saputo approfittare dell’uomo in più ed è riuscita anche nell’impresa di perdere, per colpa anche di alcune scelte non proprio azzeccate di mister Breda. Hanno destato non poca perplessità le decisioni assunte dal trainer granata: aver lasciato i quattro difensori in linea con gli avversari in inferiorità numerica e con una sola punta in avanti ci è sembrato un po’ troppo eccessivo, l’ingresso tardivo in campo di Falzerano, il migliore dei suoi per grinta e volontà messa in campo, e la mancata uscita dal terreno di gioco di uno Szatmari evanescente ed anche irritante nelle sue giocate ha acuito i rimpianti per una sconfitta che si poteva tranquillamente evitare. Il primo tempo inizia con una fase di studio di entrambe le squadre, interrotta al 16′ da una percussione in area di Guariniello che impegna Polito alla smanacciata in angolo. Dopo 4′ risponde la Salernitana con Merino che tira a lato da fuori area dopo aver duettato alla tre quarti con Szatmari. Il match inizia ad accendersi ed al 23′ il Bassano va vicinissimo al vantaggio: Lorenzini riceve dall’onnipresente La Grotteria, autore di una prestazione maiuscola, e centra la traversa dal limite dell’area. Il pericolo corso sembra scuotere la Salernitana che nella replica di 60 secondi più tardi sfiora la segnatura con Szatmari che calcia fuori un rigore in movimento offertogli da Litteri in scarico a rimorchio. Si registrano poi un paio di ammonizioni importanti: Basso vede sventolarsi il giallo tra le fila dei veneti, mentre Ragusa viene ammonita per un entrata non ortodossa ai danni di un avversario e salterà il prossimo incontro per squalifica. Si verifica al 41′: Del Giovane di Albano Laziale assegna una punizione al Bassano e Basso si mette a fare le veci della giacchetta nera contando i passi per la predisposizione della barriera granata. L’arbitro applica il regolamento alla lettera ed espelle l’ingenuo terzino dei veneti per doppia ammonizione. Sulla successiva punizione, battuta a distanza di 3′ dal fallo, il Bassano passa in vantaggio con Mateos, abile a depositare in rete un tiro sporco di Porchia da posizione dubbia al centro dell’area. Finisce il primo tempo ed i granata sono sotto 1-0. Nella ripresa la Salernitana esce dal campo ed il Bassano raddoppia dopo soli 8′ con Guariniello, avellinese di nascita, già castigatore del Napoli al S.Paolo con la maglia del Chieti, che si fionda su una respinta corta di Peccarisi e fa secco Polito, non esente da colpe nella circostanza, con un forte tiro di sinistro in contro balzo. Il 2-0 è una mazzata di non poco conto per i granata che, seppur in superiorità numerica, non riusciranno mai a farsi vedere dalle parti del bravo portiere di casa Grillo, molto attento tra i pali e nelle uscite alte. Il Bassano fa il compitino, chiudendosi a riccio nella propria metà campo, a nulla serve il tanto impegno profuso in campo dal nuovo entrato Falzerano, né tantomeno l’ingresso sul rettangolo di gioco di Montalto, all’esordio in maglia granata, giova alla manovra della Salernitana. La partita si trascina, così stancamente verso la fine che vede la vittoria del 2-0 dei veneti sulla Salernitana, apparsa fin troppo molle e anche molto sorpresa dalla foga agonistica e dalla corsa a tutto campo dei calciatori del Bassano, in particolare di Guariniello, indiavolato quest’oggi, che quando ha dinanzi una squadra campana non perdona. Un plauso va a mister Jaconi, molto bravo nella preparazione della partita dei suoi e capace di saper trasmettere le giuste motivazioni alla sua truppa. La folta rappresentanza di tifosi granata giunti a Bassano al seguito della squadra torna a casa delusa e dispiaciuta, ma i tifosi e la squadra in primis non dovranno commettere lo sbaglio di abbattersi troppo dopo questa sconfitta.La squadra è comunque ancora in vetta alla graduatoria, seppur in condominio con il sorprendente Sorrento, e lo stop di oggi dovrà servire da insegnamento per il proseguo del campionato, con il calendario che mette di fronte i granata alle squadre più accreditate, assieme a lei, per il balzo di categoria. Cremonese fuori, Verona in casa: le due partite della verità. Deluso a fine gara Breda non accampa scuse: “In questo torneo nessuno di regala nulla – dichiara il tecnico – Abbiamo tentato qualcosa nel primo tempo, ma non siamo stati bravi negli episodi e non abbiamo avuto forza di reagire. Dobbiamo fare tesoro di questa esperienza e capire che bisogna sudare le proverbiali sette camicie se si vuole vincere“. L’arbitro è stato un po’ casalingo: “Il direttore di gara è stato tra i migliori in campo, non dobbiamo assolutamente attaccarci a queste cose“. C’è stato, secondo lei, un problema psicologico ad attanagliare la squadra? “No, finora siamo andato bene, siamo primi in classifica, sappiamo solo che dobbiamo lavorare ed essere sempre concentrati“. Nel secondo tempo non avete un po’ esagerato con le palle lunghe? “Non siamo stati bravi ad adattarci alla lettura della partita – continua Breda – Sono venute meno le nostre giocate di fronte agli spazi che si chiudevano e non siamo riusciti a trovare alternative, magari agendo sulle corsie laterali”. Si è sentita la mancanza di uno come Fava in avanti? “Litteri è un buon giocatore, siamo stati solo poco convincenti in attacco. Non trovavamo spazi e la manovra ne ha risentito, diventando troppo lenta. Si incontrano diverse difficoltà quando devi recuperare e ti trovi di fronte 10 giocatori a toglierti spazio. Abbiamo tirato poco“.