Vita di Missione: incontro con quelli che chiedono tangenti
Forse qualcuno pensa che le cose pericolose,quando si viaggio sul lago,siano gli ippopotami o i coccodrilli, o magari il vento forte e le tempeste. Ci spiace deluderlo,ma sono altre realtà a due gambe che hanno come scopo di mettere a dura prova la pazienza delle persone. Quando tu,pescatore, dopo una notte di duro lavoro con i tuoi amici, ritorni a riva, sei accolto da diversi individui. Infatti chiamarle persone è dare loro troppa importanza. Sono vestite di verde e hanno tra le mani delle mitragliette. Altri invece,hanno già pronto un blocchetto di carta e la penna per scrivere. Sono gli esattori delle tasse e i militari. Appena metti piede sulla riva,eccoli volare verso di te come uno sciame di mosche. Qualcuno comincia a chiederti dove hai il permesso di pesca, se l’hai pagato. Dove è la ricevuta delle tasse che devi pagare al capo villaggio e così via…Invece i militari, più sbrigativi, ti portano un sacco e ti dicono di riempirlo. Devono eseguire gli ordini del colonnello che ha fame e che deve dare da mangiare ai suoi amici. Se tu ti rifiuti,allora cominciano i problemi. Usano tutte le maniere per convincerti. Non ti conviene troppo rifiutare. Dovrai dare un buon 20-30% di quello che hai pescato a questi “squali” e non dimenticarti di ringraziarli,perché ti hanno aiutato. Altrimenti avresti faticato troppo a spostare le cassette,piene di pesce. Capita a tutti ed è difficile fare capire a questi individui che non possono approfittare del sudore degli altri per i propri interessi personali. Ma di fronte a una mitraglietta o alla prospettiva di pagare ancora, i coraggiosi si sprecano. Questi individui hanno tanti argomenti per convincerti. Non paghi subito? Verranno la sera a casa tua e si prenderanno quello che hai rifiutato. Se poi vai a denunciarli, ti rideranno in faccia. Sono tutti d’accordo. E’ la legge del più forte. Cosa rimane da fare? Mettersi insieme tutti e lottare per un mondo migliore, sapendo che qualcuno dovrà sempre pagare per tutti. Noi non possiamo tacere,ma insieme cerchiamo di dare dignità a quelli che lavorano per fare vivere la propria famiglia.