Crisi fiscale ed occupazione
Italia al sesto posto in Europa per peso dell’imposizione fiscale sul Pil: un milione e 50.000 famiglie in “povertà alimentare”, con un divario tra Nord e Sud. Oltre 760.000 posti persi per la crisi: licenziamenti, mobilità ed interruzione contratti o per chiusura d’ attività. A questa platea quanti, pur occupati, lavorano a regime ridotto. Il disagio delle famiglie, incide anche sull’aspetto psicologico di quanti, vedono tarpati i propri sogni. Demotivati tanti adolescenti anche per gli studi, che non sempre vengono scelti secondo le proprie attitudini. Il disagio economico, allenta le risorse alimentari settimanali. Sempre più corsa ai supermercati, a caccia di offerte migliori sugli alimentari quotidiani. Scorte di provviste settimanali, con premialità su più prodotti, concorrenziali per ulteriori sconti. La famiglia italiana, all’ombra d’un apparente benessere economico, registra malumori ed ansie per un futuro occupazionale, che non rivela punte ottimistiche. Ma, come si può intuire, il costo dell’ingresso nell’Unione…ha il suo prezzo!