Ricordi di Missione: ritratti africani, Masongezi

Padre Oliviero Ferro

Da giovane, aveva avuto una vita avventurosa. Poi piano piano si è convertito, tanto da diventare uno dei responsabili (mwongozi) della missione di Baraka(Congo RD). Ma era il più simpatico. Conosceva tutto e forse qualche cosa anche di più della tradizione dei Babembe (la tribù della zona). Ogni giorno ti raccontava qualche cosa di nuovo. Era facile sentire da lui i proverbi in “lingua bembe”. Me ne ha insegnato qualcuno e anche come pronunciarli. Li ho utilizzati mele prediche. Mi salutava sempre col “Mwa bio è”(buon giorno). E poi mi raccontava un sacco di cose che succedevano nel villaggio. Mi dava anche i buoni consigli su come comportarmi, su quello che bisognava fare e quello che invece era meglio evitare. Insomma un grande maestro di inculturazione. Ma il momento in cui lasciava sfogo alla sua vitalità (pur avendo già una certa età) , era il giorno di festa. Al momento del ringraziamento, come alla fine della celebrazione, si cominciavano le danze tradizionali. Era lui il primo che cominciava “na swakkela,na swakkela,na ngekke” e via a danzare. Le donne erano le prime a entrare, poi gli uomini, poi tutti. Ci ho provato anch’io, ma ero un po’ legato. La festa andava avanti ed era lui il protagonista assoluto. Me lo ricordo ancora come se fosse in questo momento. Caro Masongezi, insegna agli angeli le tue danze. Vedrai che anche loro ti seguiranno.