Eboli: Nuovo Psi, Multi (Senza) Servizi
Siamo sempre più preoccupati di quanto accade all’interno della Eboli Multiservizi Spa. Lo siamo in virtù del silenzio che circonda la gestione della società al quale si oppone l’evidente stato di difficoltà dei lavoratori e dei sindacati di riferimento. La situazione non ci convince. Il dubbio, poi, cresce nel momento in cui abbiamo fatto richiesta di un consiglio monotematico sul tema. Capiamo che ci sono altri conti da far quadrare, sappiamo che le vicissitudini interne ai partiti restano la principale preoccupazione per l’amministrazione. Tuttavia nessuna risposta è giunta dopo quella richiesta ufficiale. I mesi passano e Melchionda e Co. fanno gli gnorri. Noi non abbasseremo l’attenzione. Ne va del bene dei lavoratori, della società e soprattutto dei cittadini ebolitani che ad ora pagano (la Multiservizi è una Spa a socio unico: EBOLI) per nulla. Con la cessione dei parcheggi all’esterno e la messa in vendita del multipiano in piazza Scuola Medica Salernitana (il parcheggio dell’ospedale), neanche il servizio parcheggi è in capo alla società. Resta la manutenzione ordinaria ma non i mezzi per portarla a termine. Resta il servizio affissioni che dimezzerà i suoi incassi se il Comune, come ha annunciato, pagherà i fornitori con la pubblicità sui 6×3 che, quindi, diverrà gratuita. La conseguenza è zero incassi per la Multiservizi. Intanto una trentina di lavoratori assunti in passato ad un mese o tre mesi, attendono ancora risposte. Attendono di conoscere il proprio futuro. Per noi andrebbero regolarizzati, ma siamo coscienti delle difficoltà economiche che la società sta affrontando: ma anche NO. Chi mai ha visto i bilanci? Chi ha potuto capire con chiarezza quale fosse il piano industriale adottato in questo ultimo periodo? A noi non è giunto nulla. Non conosciamo le spese, gli impegni presi, l’ammontare di debiti ed il numero di creditori che ogni mattina bussano alle porte di una società ed un ente (il Comune) che stanno affamando la città. Un esempio su tutti è il pericolo che corre una delle storiche realtà del territorio, la ditta di trasporti Atec che rischia grosso a causa di arretrati ingenti non corrisposti dal Comune. E l’amministrazione? Fa spallucce, promette e allunga i tempi: in prospettiva di cosa? Siamo sull’orlo del dissesto. La spesa è incontrollata e la gestione non del tutto chiara. E prima che qualche scienziato salti su a colpevolizzare le passate amministrazioni, chiediamo NOI uno screening sui Peg di ogni assessore da quindici anni fa ad oggi. Bisogna capire dove sta il problema. E per farlo abbiamo bisogno di dati, non di parole vuote.