Uomo-cartello, nuova professione
di Rita Occidente Lupo
E la foga partenopea, non lesina inventiva: dalle cinture salvavita, su tshirt bianche, agli ombrelli usa e getta, con le prime gocce autunnali. Napul’è mille culure, cantava Pino Daniele, testimonial di una città che dall’eruzione vesuviana, a Bellavista e fino ai giorni nostri, non s’è spersonalizzata. Dai vicoli colorati, di bucato perennemente agonizzante, alle grida degli scugnizzi tra i Quartieri Spagnoli. Di tutto, di più: dalle breccioline dello spicconato Muro di Berlino, souvenir per turisti ai piedi del gigante vesuviano, ai nastri azzurri, dei mondiali coll’argentino Maradona. L’uomo cartello, l’ultima conquista mattacchiona. Made, sempre il Paese del Sole, con la sua voglia di cantare a squarciagola, non solo al chiar di luna di Marechiaro. In barba alla segnaletica di troppo, per una cartellonistica che affina sempre ulteriormente le tecniche design, l’invenzione del lavoro umano…personificato! Con tanto dì accessorio del caso. Per automobilisti disciplinati, a caccia del parcheggio di fortuna, abusivismo a braccia aperte. L’omino della strada, improvvisato cartello segnaletico, con tanto d’enorme P sul davanti della maglietta e di braccia agitanti a mo’ d’indicatore, al centro dell’asfalto metropolitano. Parking-man, l’ uomo del parcheggio, così battezzato il disoccupato, inventore d’un nuovo lavoro. Per lui, la flessibile lingua italiana, che ben volentieri ospita da un bel pezzo forestierismi, prendendo a prestito anche frasi fatte e spot sottogamba. Sotto la P cubitale, freccia rossa direzionale dell’area di sosta in cui stazionare. L’originalità, non trascurata, non ha stupito più di tanto gli stessi partenopei, avvezzi alla perenne arte d’arrangiarsi. Alla costante capacità di sbarcare il lunario, alla giornata. Continuando a scorciare quella perenne Napoli di Bellavista, in cui il parco dell’amore, offre non solo alle coppiette un’oasi d’intimità, ma a tanti disoccupati, di trarre boccate…d’ossigeno economico, attrezzandosi all’uovo, per rendere confortevole anche l’autoveicolo più scomodo. Giornali, caffè e servizio di ristorazione, per un break al sapore dell’improvvisato! Ora, l’uomo-cartello, per dirla nell’idioma nazionale, una bravata che senza ferir alcuno, offre spunto per guardare con sano ottimismo alla durezza dei tempi, incentivando anche la libera fantasia nell’appellarsi a qualsiasi industria lavorativa, pur di guadagnare! Tempora mutantur…ma l’anima partenopea permane immutata nel suo genuino tirare ‘a campare dimostrando, se non altro, che quando il lavoro manca, lo s’inventa, pur di concedersi quei vezzi confortevoli, che la vita comunque offre!