Festa del Torrone e del Croccantino di San Marco dei Cavoti: X ediz. fra storia e tradizione
Dieci anni e li dimostra tutti. Nata nel 2000, sotto i buoni auspici d’inizio del terzo millennio, la Festa del Torrone e del Croccantino di San Marco dei Cavoti si è nutrita dell’entusiasmo dei cittadini e dei visitatori, ed è cresciuta tanto che, ormai al decimo anniversario, festeggia il compleanno fra l’interesse del pubblico e di testate giornalistiche cartacee e online. Adagiata sulle verdi colline del Sannio Beneventano, in un paesaggio che anche nei mesi invernali offre scorci suggestivi per vedute e colori, San Marco dei Cavoti ha saputo fare di un dolce di antica tradizione popolare una specialità oggi apprezzata in tutto il mondo. La storia del torrone è ormai nota ai più, e gli estimatori del Croccantino di San Marco sanno che fu Innocenzo Borrillo, nel 1891, a creare, rielaborando con originalità l’antica ricetta, il Croccantino Bacio. Mettendo a frutto l’esperienza maturata presso Caflish, la famosa pasticceria napoletana, Innocenzo Borrillo preparò una barretta di croccante impasto di nocciole, mandorle e zucchero, e la ricoprì di cioccolato fondente: erano nati i Baci, destinati a legare il nome di questo piccolo paese a un prodotto che molti, ancora oggi, tentano di imitare. Dire Croccantino è dire San Marco dei Cavoti: negli anni scorsi è stata infatti anche avviata la pratica per il riconoscimento del marchio IGP, che sancirebbe ufficialmente la territorialità del prodotto. Il primo ad apprezzare la creazione di Innocenzo e a farla propria fu Saverio Serio che, da apprendista pasticciere presso il laboratorio di Innocenzo, passò a produrre in proprio la nuova specialità, che chiamò il Preferito. Da allora, ben nove sono le dolciarie che, nel corso degli anni, continuano a produrre la deliziosa barretta croccante, che si è conquistata un posto nel mercato dolciario nazionale ed estero. Ciascuna dolciaria ha perfezionato la ricetta con l’aggiunta di diversi aromi ed essenze, presentando gustose varianti al caffé, gianduia, noce, liquore strega, limone, arancia, frutti di bosco, e ancora si lavora per offrire agli estimatori nuovi sapori, sempre nel rispetto della ricetta di base originale. In questo fermento creativo, la storica bouvette di innocenzo è ancora dove il Cavaliere la inaugurò, nella centrale via Roma, che nei giorni della festa si anima con gli stand dedicati al torrone, mentre le strade e le piazze limitrofe ospitano stand di prodotti tipici locali e meridionali in genere, articoli di artigianato e quant’altro concorre a creare la magica atmosfera natalizia. Spettacoli folkloristici, concerti bandistici, artisti di strada, visite guidate, menù del territorio: i visitatori non hanno che da scegliere l’intrattenimento preferito, mentre lentamente percorrono le vie del centro storico alla scoperta di antiche storie che conservano intatto il loro fascino. Una festa dove ciascuno, adulti, bambini, famiglie, amanti della natura e appassionati cultori della storia meridionale, può trovare quanto risponde ai propri interessi e trascorrere momenti di relax destinati a rimanere fra i ricordi più belli.