Perché SETA e Consorzio per il servizio di raccolta a Cava de’ Tirreni

  Nella sua replica a conclusione del dibattito consiliare sulla partecipazione all’asta per la COFIMA, lo scorso 11 novembre, e ieri nella conferenza stampa tenutasi presso la Sala Consiliare del Comune di Cava de’ Tirreni, è stata rilevata da parte del Sindaco Marco Galdi come la presenza di due società che svolgono il servizio di raccolta a Cava, il Consorzio e la Seta, costituisca una difficoltà, per cui se oggi soffre di una cattiva gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, ciò sarebbe da imputare alla precedente Amministrazione, che ha affidato una parte del servizio al Consorzio SA1. A tale proposito, lasciando da parte l’osservazione che questa stessa organizzazione garantiva servizi efficienti durante il mandato di Gravagnuolo, ricordiamo al Sindaco che la SETA è una società mista pubblico-privati, che annovera nella sua compagine un socio privato (GESENU) non selezionato ad evidenza pubblica. Verso la SETA dunque, stanti le leggi vigenti, già solo per questo motivo, non sarebbe stato possibile, procedere ad alcun affidamento di servizi, ulteriori rispetto a quelli che già svolgeva in base alla convenzione vigente e solo fino alla sua scadenza. La Legge 5 luglio 2007, n. 87 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 11 maggio 2007, n. 61, recante interventi straordinari per superare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania e per garantire l’esercizio dei propri poteri agli enti ordinariamente competenti”, inoltre, all’ art. 4., che qui di seguito riportiamo, obbliga a passare tutte le competenze ai Consorzi, anche qualora un Comune si avvalesse di una società pubblica al 100% <>. Va ancora ricordato che l’Amministrazione Gravagnuolo ha trovato nel 2006 una situazione disastrosa nella raccolta dei rifiuti, con una città priva di sito di stoccaggio provvisorio, senza isola ecologica e con la raccolta differenziata ferma al 14. Questa era l’eredità lasciatagli dall’Amministrazione di centro-destra. Con grandi sforzi la stessa Amministrazione Gravagnuolo ha incrementato la raccolta differenziata portandola in soli tre anni a più del 65% di media annua (ultimo mese 69%!), raggiungendo tale obbiettivo con costi contenuti e comportando un costo minore per lo smaltimento all’ intera collettività. Ciò non toglie che la richiesta del Sindaco di Cava, Marco Galdi, unitamente al Sindaco di Nocera Superiore, Gaetano Montalbano, ed al Sindaco di Sant’ Egidio del Monte Albino, Nunzio Carpentieri, al Consorzio di Bacino Sa 1 di tener fuori i loro territori dallo sciopero dei dipendenti dovuto al mancato pagamento della mensilità, in quanto i tre Comuni sopra menzionati sono gli unici ad essere in regola con i pagamenti, ci appare quanto meno comprensibile e da sostenere. Salvo che ciò richiede una concertazione con le Organizzazioni Sindacali, non un ordine rivolto Commissario Liquidatore del Consorzio Bacino Sa1, avv. Fabio Siani.