Roma: Esposito, Paravia, Fasano, Cardiello, Sarro, Coronella, De Feo, Sibilia, Speziale, Latronico, Bevilacqua, bilancio

Il Senato, in sede di discussione del disegno di legge AS 2464, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2011)“, premesso che: le  precipitazioni diffuse e persistenti dei giorni 8-10 novembre u.s. che hanno interessato il territorio della provincia di Salerno, hanno raggiunto livelli particolarmente alti, causando danni ingenti; l’evento è stato accompagnato da venti impetuosi e trombe d’aria che hanno causato altrettanti danni all’agricoltura in alcuni comuni del Cilento; i livelli idrometrici  registrati sui fiumi Calore, Sele, Tanagro e Sarno, in particolare tra il 9 e il 10 novembre, sono stati superiori a 700 cm, con punte di 830 cm sul fiume Calore nel comune di Albanella, rispetto alle quote di riferimento dello 0 idrometrico, e hanno determinato piene straordinarie ed esondazioni; l’evento, oltre che per le ondate di piena e le inondazioni a largo raggio su un territorio intensamente coltivato e antropizzato, si è caratterizzato per i fenomeni di dilavamento ed erosioni sulle superfici dei rilievi, con trasporto solido lungo valloni e torrenti; tale situazione ha determinato, in più comprensori della provincia di Salerno, perdita delle colture in atto, danneggiamenti e dissesti di miglioramenti fondiari e strutture aziendali; per quanto riguarda le infrastrutture si registrano danni consistenti soprattutto a carico delle strade poderali – con compromissione della transitabilità – e della funzionalità di opere di bonifica collettiva idraulica e delle opere di bonifica montana, con fenomeni di erosione e frane diffuse; numerose aziende agricole interessate dagli allagamenti hanno subìto danni sia di tipo strutturale alle pertinenze aziendali (stalle, fienili e magazzini), sia per la perdita diretta di prodotto (sementi, mangimi, attrezzature, animali e altro); molte colture cerealicole e foraggere risultano irreparabilmente compromesse; i danni oltre a riferirsi alle colture in atto e a quelle pronte per la raccolta, sono da scriversi in misura maggiore al dissesto delle sistemazioni agrarie, alla riduzione della fertilità dei suoli e alla perdita di scorte presenti, con pesanti conseguenze sui risultati economici della prossima stagione agraria; i territori interessati dall’evento sono: 1) nell’ambito del bacino del fiume Sarno, i comuni di Scafati, San Marzano sul Sarno, Angri, San Valentino Torio, Nocera Superiore, Nocera Inferiore, Roccapiemonte, Castel san Giorgio, Mercato San Severino; 2) nell’ambito del fiume Sele, i comuni di Eboli, Battipaglie, Capaccio, Altavilla Silentina, Serre, Albanella, Colliano, Buccino, Bellosguardo, Ottati, Laurino, Piaggine, Monteforte, Campora, Castel San Lorenzo, Roccadaspide, Sacco, Sicignano degli Alburni, Aquara, Postiglione, Controne, Sant’Angelo a Fasanella, Castelcivita; 3) nell’ambito del bacino del fiume Tanagro, i comuni di Montesano sulla Marcellana, Padula, Sala Consilina, Sassano, Atena Lucana, Sant’Arsenio, Polla, San Pietro sul Tanagro, San Rufo, Teggiano, Pertosa e Auletta; considerato che: le calamità alluvionali che hanno interessato la regione Calabria nei giorni 3 e 4 settembre, 17, 18 e 19 ottobre, 2 e 3 novembre hanno provocato ingenti danni sull’intero territorio, con particolare riferimento alla viabilità, alle abitazioni, alle attività commerciali, alle imprese agricole, agli allevamenti e alle coltivazioni; tale situazione rischia di provocare una ulteriore, importante crisi per il settore delle piccole e medie imprese ubicate nei territori delle province calabresi; la Calabria è una Regione ad elevato rischio idrogeologico, impegna il Governo ad adottare ogni opportuna iniziativa per attribuire le adeguate risorse finanziarie alle province della Regione Campania e della Regione Calabria colpite dagli eventi alluvionali,  sulla base di un elenco definito dei danni e di un’adeguata programmazione di interventi.