Salerno: Arma, 4 arresti legati al clan Matrone
Nella giornata di oggi 2 dicembre, i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Salerno hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 29 novembre u.s. dalla Sezione Riesame del Tribunale di Salerno nei confronti dei pregiudicati Salvatore Desiderio, Gianluca Tortora, Vincenzo Starita e Giuseppe Buonocore tutti di Scafati, per il reato di tentata estorsione aggravata dall’appartenenza ad associazione criminale di stampo camorristico. La misura scaturisce dall’accoglimento dell’appello proposto dalla Procura di Salerno diretta dal Proc. Franco Roberti che, sulla base degli esiti delle attività di indagine condotte dal Reparto Operativo, ha consentito di attribuire chiare ed inequivocabili responsabilità in ordine ad una serie di ulteriori tentate estorsioni, inizialmente non addebitate, in danno di imprese edili operanti nel territorio di Scafati ove, storicamente, il gruppo criminale esercita la sua influenza. Tutti i destinatari del provvedimento, cui si aggiunge anche il noto boss Francesco Matrone, tuttora latitante, in precedenza si erano resi responsabili di estorsioni perpetrate in danno di operatori economici della zona. Quanto alle metodiche per la commissione delle azioni delittuose di cui sopra, elementi del gruppo solitamente si presentavano sui cantieri presi di mira e con minacce gravi, avvalendosi della forza intimidatrice derivante dall’appartenenza ad un gruppo criminale di stampo camorristico, uno di essi quali, vantando uno stretto rapporto di parentela con il noto Matrone, formulavano pesanti richieste di denaro di carattere estorsivo. Gli elementi in possesso hanno consentito di dimostrare che i tempestivi arresti a suo tempo operati hanno di fatto impedito, oltreché la commissione di ulteriori delitti, anche la pianificata (dal gruppo) incursione all’interno di un cantiere ove avrebbero dovuto far uso di armi per “convincere” in via definitiva ed in maniera energica un imprenditore bersagliato a soggiacere alle richieste estorsive.