Salerno: “Make a difference”per immigrati vittime della tratta

L’Assessore alle Politiche del Lavoro e Pari Opportunità, Anna Ferrazzano ha illustrato stamani le attività del progetto “Make a difference: nel segno della differenza” che, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, mira ad offrire agli immigrati che vivono nella nostra provincia e che sono vittime del fenomeno della tratta, la possibilità  di riscattarsi e di sottrarsi alle condizioni di sfruttamento lavorativo o sessuale. All’iniziativa hanno partecipato: il Questore di Salerno, Antonio De Iesu; Vincenzo Amendola, dirigente dell’Area Immigrazione della Prefettura di Salerno, nonché esponenti della Caritas Diocesana di Salerno e di Teggiano-Policastro, che sono tutti partners della Provincia in questo programma di assistenza, protezione ed integrazione sociale. Mentre ad illustrare le modalità attuative del progetto sono stati Angelo Casella, dirigente provinciale Pari opportunità e Maurizio Carbone, comandante della Polizia provinciale. “I dati Istat più recenti attestano che gli immigrati residenti nella provincia di Salerno al 1° gennaio 2009 sono 29.943, di cui 17.248 donne e 4.187 minori, e che inoltre il 50% di questi immigrati sono concentrati, oltre che nel comune capoluogo, nella Piana del Sele e nell’Agro Nocerino-Sarnese  – ha spiegato Anna Ferrazzano – I contesti di sfruttamento degli immigrati sono principalmente  prostituzione, sfruttamento minorile, caporalato e “badantato” ed il nostro obiettivo è quello di  riuscire ad inserire 14 utenti nel programma di  protezione sociale, mettendoli in condizione di uscire da forme di autentica schiavitù, che siano naturalmente accertate previamente dalle autorità che collaborano con noi”. Infatti la Provincia di Salerno, tramite la stretta collaborazione con la Questura e la Prefettura, porrà in essere meccanismi di primo contatto e stabilizzazione dei rapporti con potenziali vittime di tratta, in modo tale da favorire il sistema di accesso delle potenziali vittime ai programmi di assistenza e protezione sociale ed esaminare tempestivamente le istanze di protezione sociale, in particolare se riguardano donne e minori. A tal fine, il Comando della Polizia Provinciale ha messo a disposizione del progetto l’utilizzo di un’unità di strada per azioni di contatto della potenziale utenza. L’unità di strada è formata da un addetto della Polizia Provinciale, supportato da personale con esperienza socio-psicologica e da un esperto di assistenza e mediazione culturale. Gli immigrati saranno quindi presi in carico dai Punti di Ascolto – ne sono stati aperti due (uno presso Palazzo Sant’Agostino in via Roma 104 ed uno presso l’Ufficio Provinciale dei Servizi per l’Impiego in via Trento 102) – i quali attiveranno le procedure previste dalla normativa, per favorire il sistema di accesso delle potenziali vittime di sfruttamento ai fini prostitutivi e lavorativi al programma di assistenza e protezione sociale ex art. 18. Grazie inoltre all’ausilio delle Caritas, gli immigrati potranno essere sistemati presso alcune strutture di accoglienza e precisamente il  Centro di Prima accoglienza “Don Giovanni Pirone” e la struttura di accoglienza della Caritas diocesana di Teggiano, che rientrano nell’elenco delle strutture indicate dal Ministero dell’Interno come accreditate per l’accoglienza agli immigrati. La prima struttura è collegata in rete con la Caritas Diocesana di Salerno e ha messo a disposizione del progetto 7 posti per vittime di tratta ed altrettanti ne ha forniti la seconda struttura, afferente alla Caritas di Teggiano. Il primo passo, per gli immigrati che vogliono sfuggire alle mani delle organizzazioni che li sfruttano e spesso li tengono in condizione di autentica schiavitù, è dunque quello di rivolgersi ai due Punti di Ascolto della Provincia che possono offrire tutte le informazioni, il supporto e la consulenza, anche in merito all’accoglienza abitativa, all’assistenza psicologica, legale e medico-sanitaria, alla ricerca di lavoro. Analoghe informazioni sono disponibili telefonando gratuitamente all’800-526233 che è l’apposito numero verde attivato nell’ambito del Progetto. Si potrà così fruire della rete di aiuto, accoglienza ed assistenza garantita dal Progetto Make a difference.