Campania: Anav, dicembre nero per il trasporto locale

Nessuna certezza sulle conseguenze pratiche dei tagli ai trasporti previsti dalla Regione Campania già a partire dal mese in corso, né sulle ricadute che gli stessi tagli avranno sul versante occupazionale. E’ questo il quadro attuale del comparto che il presidente regionale dell’Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori, Simone Spinosa, denuncia con forza. «Lo scorso 12 novembre – dice Spinosa – l’associazione ha inviato una lettera di chiarimenti al presidente della Campania, Stefano Caldoro, agli assessori regionali ai Trasporti e al Bilancio, Sergio Vetrella e Gaetano Giancane, ai cinque presidenti delle Province, nonché alle segreterie regionali dei sindacati di categoria, per chiedere un incontro urgente e discutere sulle modifiche del piano regionale di riorganizzazione del settore trasporti. Nessuno ci ha degnato di risposta. Un atteggiamento quanto mai discutibile – continua Spinosa – se si considera che siamo entrati oramai nel dicembre caldo che tutti ci aspettavamo e che si è presentato già in tutta la sua gravità». In particolare, con la delibera di Giunta dello scorso 5 agosto, la Regione Campania ha disposto la cessazione di tutti i contratti di servizio ponte (scaduti per legge al 31 dicembre 2005), ma che continuano a regolare i rapporti tra Enti affidatari ed aziende. «Alcune Province – ha spiegato Spinosa – tra cui la Provincia di Salerno, hanno chiesto alle aziende, già dallo scorso mese di ottobre, di rimodulare i programmi di esercizio, compatibilmente con i tagli di spesa imposti dalla manovra economica del Governo. Qualcuno mi spieghi come le aziende possono programmare le attività se non conoscono ancora oggi la percentuale dei tagli che dovranno affrontare?». Al centro delle richieste dell’associazione che si riconosce nel sistema di Confindustria, la necessità di avere risposte in merito a sei punti fondamentali: alla determinazione delle risorse che la Regione intende destinare alla copertura dei costi di esercizio dei servizi erogati dalle aziende; alla nuova definizione dei servizi minimi, compatibili con le risorse a disposizione e le esigenze di mobilità dei cittadini; alle iniziative della Regione  in merito alla inevitabile diminuzione dei livelli occupazionali a cui le aziende saranno obbligate a causa dei tagli ai servizi e alle risorse disponibili; alle procedure di affidamento che la Regione si propone di attivare per le diverse tipologie di servizio; alla eventuale intenzione di procedere ad adeguamenti e modifiche del sistema tariffario in atto; alla determinazione delle politiche e delle risorse destinate ad investimenti per il rinnovo del parco rotabile. «Sono questioni fondamentali per garantire il futuro alle aziende locali di trasporto – aggiunge Spinosa – che, senza un preciso quadro di interventi e senza sapere ancora di quanto dovranno tagliare il proprio servizio, restano totalmente in balia degli eventi, senza nessuna certezza per il futuro». Una rappresentanza sindacale dei lavoratori delle aziende che rientrano nell’associazione sarà presente a Napoli domani mattina, 7 dicembre 2010, alle 10:00 al corteo che partirà Piazza Matteotti fino a Santa Lucia. La manifestazione, organizzata dalle segreterie regionali dei sindacati di categoria, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporti precederà solo di 48 ore le due giornate di sciopero generale del trasporto pubblico locale e delle attività ferroviarie di supporto, indetto per il 9 e 10 dicembre.