Sanza: educazione all’attività fisica ed alla corretta alimentazione

Lorenzo Peluso

Il diabete mellito di tipo 2 è caratterizzato da un duplice difetto che è responsabile dell’aumento della glicemia nel sangue: da una parte l’insulino-resistenza, dall’altra il deficit di secrezione di insulina. Questi due difetti possono coesistere oppure presentarsi separatamente e/o successivamente. L’insulino resistenza quindi, quale patologia tipica del diabetico obeso. È quanto emerso nell’incontro tenutosi nella giornata di domenica  presso l’aula conferenze del magnifico Monastero di Salemme, tra l’altro sede del Centro di Educazione Ambientale del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Medici, atleti, specialisti in diabetologia e pazienti a confronto nel seminario di studio sull’educazione all’attività fisica ed alla corretta alimentazione, promosso dall’amministrazione  comunale di Sanza in collaborazione con l’Associazione Diabetici Lucani e con l’Associazione Atleti Diabetici. L’incontro dibattito ha visto gli interventi di Ciro Giordano, medico nutrizionista, Alberto di Muria, farmacista esperto in omeopatia, Michele Consiglio, Presidente dell’Associazione Diabetici Lucani ed Ernesto Rossi, Coordinatore Nazionale del GAD. A fare gli onori di casa il Sindaco Antonio Peluso, e l’assessore alla cultura del comune, il dottor Giovanni Laveglia. I lavori introdotti dal referente locale dell’Associazione Atleti Diabetici, Pierantonio Fossella ha preso spunto dai recenti dati pubblicati dall’Osservatorio dell’Istituto Superiore di Sanità. Lo studio ha infatti messo in luce un quadro preoccupante in merito alla poca propensione all’attività fisica da parte delle popolazioni meridionali ed ancor più di quelle lucane. Una situazione gravissima che fa lanciare un vero e proprio allarme sociale. I dati pubblicati non lasciano dubbi:  il podio della pigrizia spetta proprio alla Basilicata dove il 47% della popolazione si può definire sedentaria, ovvero, non fa alcuna attività fisica nel tempo libero, ne’ svolge un lavoro pesante. Al secondo posto c’e’ l’Abruzzo con il 45% dei sedentari e quindi la Campania, poco distante, con il 43%. Uno stile di vita che peggiora con gli effetti di una cattiva alimentazione e che produce l’aumento dell’obesità. Una circostanza che è alla base di numerose patologie mediche tra cui il diabete mellito di tipo 2. Un allarme sociale che tra l’altro incide moltissimo sulla spesa sanitaria nazionale. Basti pensare che attualmente la spesa sanitaria in Italia  è in aumento per la gestione globale del paziente diabetico ed incide per il 6,5% della spesa globale, sia per le spese che derivano dalle ospedalizzazioni che per le spese ambulatoriali e spese per i farmaci.  “Ci sono aree di sanità pubblica che vanno migliorate – ha affermato il dott. Ernesto Rossi – risulta determinante infatti il ruolo dei medici di base che dovrebbero avere un quadro generale della vita dell’assistito, informandosi sulla sua attività fisica e monitorando nel tempo questo comportamento, al punto di arrivare a prescrivere l’attività fisica come cura a determinate patologie” ha concluso Rossi. Dai dati presentati, infine, emerge un certo tasso di auto-assoluzione tra i pigri: un quinto di loro infatti pensa che il movimento che fa tutti i giorni sia sufficiente a combattere il sovrappeso, quindi l’obesità, il diabete e le malattie cardiovascolari. Cattive abitudini ed una mancanza di informazioni per delle patologie che spesso sfociano anche in alcuni tipi di cancro (endometrio, colon retto e seno) che possono insorgere con la mancanza di movimento. La manifestazione inserita nel più ampio programma di sensibilizzazione promosso dall’amministrazione comunale di Sanza: “difendiamo la nostra salute” ha visto la presenza dei tecnici della casa farmaceutica Roche che hanno effettuato oltre cento screening glicemico, offerto gratuitamente ai partecipanti.