Salerno: Società Partecipate, ma quanto ci costano!!

 Aldo Bianchini

Le società municipali e i consorzi intercomunali quanto costano al contribuente, cioè a tutti noi? La bella cifra di 1.243.962,00 euro all’anno, questo è l’ammontare degli appannaggi distribuiti e spalmati sulle sedici società miste gestite direttamente dal Comune di Salerno. E’ giusto sperperare questo immenso patrimonio di danaro pubblico che solo negli ultimi dieci anni ha toccato la ragguardevole cifra di 11milioni di euro, senza considerare gli incarichi a gettone che non sono facilmente quantificabili? La risposta non è facile, anche perché nel merito tutti i cittadini/elettori hanno una convinzione propria che spesso si connota di colorazione politica. Ci troviamo di fronte ad 82 incarichi (44 a stipendio diretto, 12 a gettone e 26 senza compenso) che dovrebbero essere conferiti a personaggi qualificati, capaci e trasparenti (manager!!) e che spesso, molto spesso, finiscono per essere attribuiti soltanto per ungere personaggi ben noti e per coprire caselle politiche territoriali al fine del mantenimento di una sorta di cappa oppressiva sull’intero corpo elettorale. Insomma i veri o presunti manager delle società partecipate nostrane sono tutti, comunque, utilizzati dal potere politico imperante per gestire questa o quella situazione nell’ottica dell’unico obiettivo di più ampi consensi elettorali. La funzionalità delle società, la loro azione sul territorio, la loro effettiva mission sono cose che contano davvero poco di fronte alla possibilità di assegnare posti di lavoro a persone selezionate sotto il profilo dell’assoluta fedeltà politica e affidabilità caratteriale, senza tenere assolutamente conto delle leggi sul collocamento e sul naturale buon senso che ogni amministratore dovrebbe avere quando va a toccare direttamente la vita delle persone.  Tra i 44 incarichi a stipendio diretto si muovono personaggi di chiaro stampo da prima repubblica ma anche new-entry di sicuro affidamento personale e politico. Nell’elenco dei 12 incarichi a gettone compaiono anche ex sindaci, sindaci, rettori e imprenditori. In quello dei 26 incarichi senza compenso si confermano le scelte di carattere politico e correntizio a discapito della professionalità e managerialità. Addirittura 26 gli incarichi “senza compenso” che toccano personaggi che, però, hanno al loro attivo altri incarichi per compensi ancora più alti. Insomma, come a dire, nessuno si sacrifica per niente. C’è un aspetto che spesso viene sottovalutato quando si parla di incarichi senza compenso, è quello che riguarda il potere che questi personaggi cercano comunque di allargare e/o di conquistare utilizzando la parola “gratis” come se fossero loro a fare un piacere alla comunità. E questo potere è quello più subdolo e più pericoloso. Bisognerebbe rivedere tutto l’assetto e l’impianto delle sedici società gestite dal Comune e che qui, per chiarezza, indichiamo: Salerno Mobilità, CSTP, Salerno Sistemi, Centrale del Latte, Salerno Pulita, Salerno Energia, Salerno Solidale, ASIS reti e impianti, Ausino, Siis, Trasporti Marittimi, Asis servizi idrici, CST servizi informatici, Salerno Sviluppo, Parco Scientifico e Tecnologico, Salerno Interporto e Patto Territoriale Irno Picentino. Perché non creare un unico organismo, con un consiglio d’amministrazione semmai allargato anche ad una decina di componenti, capace di affrontare e risolvere una ripianificazione generale di tutte le attività che oggi sono affidate a ben sedici società con altrettanti consigli, presidente e incaricati vari. Di tanto se ne era parlato già qualche anno fa, poi non è stato fatto più nulla. Come sempre ha prevalso la politica, quella più degradata, quella che dispensa soltanto incarichi e prebende.

2 pensieri su “Salerno: Società Partecipate, ma quanto ci costano!!

  1. Caro Bianchini,il suo scritto è sacrosanto! Un’unica osservazione :
    le società partecipate sono una iattura per le tasche dei cittadini!
    Ma di tutti i cittadini, anche quelli della Provincia e dei comuni che non hanno lo stesso colore politico di Salerno.Sarà,perciò, auspicabile che il giusto zelo che il dott.Bianchini ha utilizzato per “fare le necessarie pulci” al comune di Salerno, venga applicato per analoghe inchieste per la Provincia ( che ad oggi è 10 posti indietro,rispetto al 2009,per qualità della vita!!) e per altri comuni con sindaci “a destra”.Darà ottima dimostrazione di onestà intellettuale.

  2. GRANDISSIMO BIANCHINI….. CREDO PERO’ CHE ABBIA OMESSO SOLO UNA COSA….. “SALERNO ENERGIA E’ COMPOSTA DA BEN TRE SOCIETA’ CON TRE PRESIDENTI E TRE DIRETTIVI!” CHE SCHIFO !

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