Riceviamo e Pubblichiamo: “Io scado il 31/12/2010”

 Non è una scritta che campeggia su qualche confezione di yogurt, bensì ciò che rimbomba nella testa di 1800 persone che lavorano   da anni all’I.N.P.S:  un esercito  di precari che dal 2007 sono al servizio di un istituto pubblico senza però ricevere certezze e rassicurazioni circa il loro futuro di   dignitosi lavoratori.  Ragazzi e ragazze che vivono nell’incognita più assoluta : addirittura  i nomi sono spesso ignoti  e  con essi i loro volti  . Gli occhi si accendono di quel vuoto misto a paura quando improvvisa esplode la disperazione , consci di vedere incalzare la fatidica data  con rapidità   e soprattutto consapevoli di  risultare indifesi e incapaci di respingerla.   In questa visione il passo di entrare nell’automatismo della disperazione più acuta  è  decisamente  breve. L’esercito –ammutolito ma efficiente e efficace per il servizio che rende-   scandisce il tempo : il  count-down disposto dalla Legge di stabilità 2011 (ex finanziaria) è veramente  iniziato. Tra meno di un mese  il bollettino di guerra sul fronte della disoccupazione allunga il suo mesto elenco:  vi entreranno  1800 famiglie  che si troveranno  a affrontarsi una situazione che hanno tentato di arginare  con forza e decisione  ma chè non ha trovato riscontro e giudiziose soluzioni . Tutto normale   .. visti i tempi di crisi e soprattutto considerati i luoghi di sua spietata esecuzione: quell’Italia che si preoccupa più di “colombe e escort” che di trovare soluzioni e dare  legittima dignità ai suoi  concittadini garantendogli un futuro costellato di serenità e non di volontaria rassegnazione. Normale non è semplicemente far subire a queste “cose animate “ (leggi persone)  la dinamicità degli eventi senza reagire, di assistere impassibili all’evoluzione dei tempi e situazioni  che alla fine li rendono esausti  lasciando spazio alle sole  imprecazioni   di essere   nati in un luogo e in un momento  sbagliato. Normale non è proclamare l’ottimismo e riempire i programmi elettorali di promesse e programmi fini a se stessi  per poi  implicitamente “autorizzare” il lavoro nero, l’evasione fiscale, rendendo fertile il terreno della delinquenza e dell’accattonaggio. L’esercizio dei giovani precari dell’Inps  aspettavano  un atto di coraggio, una presa di coscienza da parte di tutte le parti sociali e istituzionali ,  anche se … leggendo l’art 9, comma 28 del decreto: le amministrazioni dello Stato dal 2011 possono avvalersi di personale a tempo determinato, convenzionato o con contratti di collaborazione continuata solo nel limite del 50% della spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009… la speranza allenta la sua morsa. Privare inoltre l’Istituto  di Previdenza del loro supporto   porterà ad una   quasi paralisi   di molti dei servizi garantita e apprezzati dall’utenza in questi mesi .  Risulterà sufficiente la garanzia di erogazione del solo trattamento di disoccupazione ? Sarebbe risultato  non solo  più   gradito ma sicuramente più giusto ipotecare il loro futuro    con una stabilizzazione   di quel  rapporto di lavoro  spettante di diritto…e costituzionalmente garantito.  Anche se … sono in tanti a invocare  la modifica della nostra carta costituzionale laddove è sancito che…” l’Italia è una repubblica  democratica fondata sul  lavoro  .. ormai precario” 

Rosaria Di Domenico ..   somministrata inps di Battipaglia (sa) che scade il  31.12.2010

 

 

6 pensieri su “Riceviamo e Pubblichiamo: “Io scado il 31/12/2010”

  1. Era un contratto a tempo determinato . Lo si sapeva al momento dell’adesione . Punto .

  2. Visto che ti sta a cuore la Carta Costituzionale, ti ticordo che c’è un articolo in cui si afferma che nella pubblica amministrazione si accede mediante concorso pubblico, e non tramite chiamata diretta, come è capitato agli interinali inps, tramite l’agenzia interinale Tempor (spesso grazie a chissà quale santo in paradiso vero? Vedi in Campania l’ex concorrente dell’Isola dei famosi assunta dalla Tempor come interinale Inps). Evitate per favore di accampare infondate pretese di stabilizzazione, mettetevi a studiare e se ne siete capaci superate un regolare concorso. Auguri.

  3. @Andrea….la ragazza che inviti a studiare è già laureata, non ha bisogno di tuoi ulteriori inviti allo studio!!!! Oltretutto qui nessuno parla di bypassare le costituzionali forme di assunzioni tramite concorso! Oltretutto il sistema di chiamata delle Agenzie per il LAvoro non è regolato dalla Costituzione, ma dalla 276/2003!!!Di conseguenza la Costituzione che tu tiri in ballo riguarda le assunzioni a tempo indeterminato, non gli incarichi a tempo determinato!!!! Se sei di diversa opinione rivolgiti alla Procure della Repubblica e segnala l’incostituzionalità della 276!!!!

  4. la vicenda dell’inps riferita non è nuova e non è una novità. in italia negli ultimi due/tre anni stiamo assistendo ad un lento, continuo ed inesorabile distruzione della qualità dei servizi pubblici. hanno iniziato con il bene più prezioso di uno stato modeeno “l’educazione”, licenziando di fatto migliaia di lavoratori docenti e personale ata. da un lato si dice che se le risorse scarseggiano bisogna razionalizzare, dall’altro pagano, ideologicamente e strumentalmente, servizi privati di pessima qualità ma di alto ritorno “politico/clientelare”. e qui il riferimento alla chiesa cattolica romana, alla sua politica dello struzzo, con la quale sostiene un governo corrotto moralmente ma che garantisce l’apparenza della salvaguardia di principi-dogmi. insomma come nella migliore tradizione cattolica romana prima con il fascismo, in cambio di patti lateranensi si scelse di con contrastare una dittatura sanguinosa, ed oggi con la più grande assunzione di massa (oltre 20.000 insegnanti di religione) senza concorso e un lascito annuale di alcune centinaia di milioni di euro per le scuole private in cambio di un sostegno al governo, alla faccia della gente che vive nella monezza o viene licenziata, senza speranza, dopo tanti anni di lavoro.
    antonio roscia dice bene, io privatizzerei tutto, e forse in un ottica del capitalismo esagerato questo potrebbe anche funzionare. ma vede, caro roscia, il problema è proprio questo e cioè che qui sulla terra non esiste questo riferimento e nemmeno questa esperienza. è una utopia pari al comunismo con l’aggiunta dell’ipocrisia di chi sostiene che il privato è bello, funziona è la società migliore sapendo di mentire spudoratamente. come ben saprà in italia piace il mercato libero di noiartri in tutti i settori. almeno mi dica un settore dove vi è libero mercato e le cosa vanno bene. inoltre, le porto l’esempio della sanità, è risaputo che nel mondo la sanità migliore e quella pubblica ed è anche quella che costa meno (basta guardare le classifiche dell’oms).
    ora ai “giovani” precari voglio dire non cadete nell’errore della guerra tra poveri e se pensate di avere dei diritti VE LI DOVETE PRENDERE e non vendevi al primo venditore di fumo che gira da quelle parti. uscite dal circuito clientelare e costruitevi un futuro con le vostre mani lottando per una causa giusta.

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