Salerno: Pillola Ru, la risposta della Giovane Italia
In seguito alle recenti pressioni sul manager Attilio Bianchi di adottare anche all’ospedale di Salerno la pillola Ru486, i militanti della Giovane Italia di Salerno, insieme a Rosario Peduto, sollecitano la politica ad intervenire sulla questione inviando una lettera agli eletti salernitani nella quale si chiede di aderire all’appello “per il diritto alla vita e contro l’utilizzo della pillola Ru486”.I promotori della lettera – Rosario Peduto, consigliere circoscrizionale del PdL; Antonio Mola, presidente provinciale vicario di Giovane Italia Salerno; Luigi Di Martino, presidente provinciale di Movimento Studentesco Nazionale e Pietro Crescenzo, direttore di Vox Populi – in una nota condivisa, dichiarano: «Oltre i dubbi sulla pericolosità della Ru486, per noi non del tutto fugati dall’Aifa, quello che più ci preoccupa è il messaggio culturale che ne consegue: piuttosto di occuparci di come favorire la vita, si cerca di impedirla nella maniera più redditizia, comoda e indolore possibile. La politica non può permettere che l’aborto da legale diventi banale. L’aborto con la Ru486, infatti, può essere praticato entro 49 giorni dall’ultima mestruazione mentre l’aborto chirurgico può essere praticato entro 90 giorni. Tenendo conto che ci si accorge della gravidanza al più presto dopo i primi trenta giorni dall’ultima mestruazione e la richiesta va fatta, per legge, una settimana prima dell’aborto, la Ru486 lascia solo 10 giorni per riflettere. La politica deve prendersi le proprie responsabilità su temi importanti come questo ed affermare, con coraggio e senza timore, che ci sono valori e principi non negoziabili e irrinunciabili e uno di questi è il valore della vita. Questa è l’occasione per rilanciare il tema del diritto alla vita durante il periodo natalizio e conoscere le posizioni dei politici salernitani in merito perché, chi lo riterrà opportuno, dovrà esporsi e chiarire il proprio pensiero pubblicamente e sui giornali».La lettera si conclude con l’invito a dimostrare la vicinanza all’iniziativa controfirmando l’appello ed inviandolo agli organi di informazione più conosciuti del territorio. I politici ai quali è stata inviata la lettera-appello sono: Parlamentari salernitani – presso le sedi di Camera e Senato – Sen. Alfonso Andria, Sen. Franco Cardiello, Sen. Giuseppe Esposito, Sen. Vincenzo Fasano, Sen. Antonio Paravia, On. Fulvio Bonavitacola, On. Mara Carfagna, On. Edmondo Cirielli (in qualità anche di presidente della Provincia di Salerno), On. Antonio Cuomo, On. Tino Iannuzzi, On. Mario Pepe, On. Gerardo Soglia, On. Pasquale Vessa. Al presidente della Regione Campania, On. Stefano Caldoro, e ai consiglieri regionali della Provincia di Salerno presso la sede del consiglio regionale, ovvero: Baldi, Barbirotti, Cobellis, Fortunato, Longo, Paolino, Petrone, Pica, Valiante A. e Valiante G.; Al Presidente della Provincia, all’intera Giunta provinciale, ed ai consiglieri provinciali di Salerno – Cammarota, De Fazio, Savastano, Coscia, Memoli – presso Palazzo Sant’Agostino; al Sindaco di Salerno, On. Vincenzo De Luca, all’intera Giunta Comunale ed a tutti i consiglieri comunali presso Palazzo di Città